3 | all against one

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Ariana's Point Of Views

«Beh ragazzi, ho saputo che abbiamo un nuovo compagno in questa classe, vi siete presentati a lui?» domandò il Professor Arthur.

La classe rispose di 'no' in coro, fui l'unica a non rispondere, non volevo presentarmi davanti a lui.

«Okay, iniziamo dalla prima fila. Vai pure, Ariana» il Professore mi fece un sorriso di incoraggiamento, essendo la sua alunna preferita della classe di Inglese sapeva che fossi timida.

«Er, io sono Ariana ma mi faccio chiamare Jess da tutti e ... ehm, ho sedici anni e niente, non ho altro da aggiungere» affermai, insicura di ogni singola parola.

Justin annuì e si passò a July, la mia compagna di banco fino a Dylan, l'ultimo dell'ultima fila.

Con tutte quelle presentazioni erano già passati tre lunghi quarti d'ora, il Professore utilizzò il restante per far capire a Justin dove fossimo arrivati con il programma.

Lui sembrava interessarsene poco, anzi, sembrava fregarsene come faceva con il resto delle cose.

Non lo conoscevo, odiavo etichettare le persone ed essere etichettata, ma quell'aria da cattivo ragazzo che aveva mi faceva capire un sacco di cose.

E poi il suo atteggiamento, pochi nella mia scuola se la tiravano come lui, io conoscevo il Justin forte.

Sapevo che le persone erano divise in due parti: come vuoi farti vedere e come sei realmente.

Nessuno si vuole far vedere debole, ed ecco che secondo me nemmeno lui era così alla mano.

I cattivi più cattivi sono i buoni che diventano cattivi.

Quella frase mi venne in mente, mi ispirava parecchio perchè ero certa che nascondesse qualcosa.

Che un fatto, un giorno o qualunque altra cosa lo avesse fatto diventare così menefreghista.

[...]

Io e Allyson stavamo facendo la fila nella mensa, dopo esserci fatte versare la zuppa Inglese e il pane nel vassoio, andammo a sederci in in tavolo da sole.

Mangiando e chiaccherando, ad avvicinarsi a noi fu proprio il ragazzo nuovo, automaticamente gli domandai il perché.

«Non posso? Se non vuoi, dimmelo pure, so che sei la sorella di Frankie, digli solo che lo farò vergognare»

Detto ciò, rimasi lì pietrificata, la gente iniziò a sedersi sul nostro tavolo e più che presto diventò il nuovo tavolo dei 'popolari'.

Era nuovo ed aveva già tutta quella popolarità, tutto grazie al Basket e all'essere fighi.

Perché sì, era un bel ragazzo, non esattamente la mia tipologia. Ma no, io non avevo una tipologia estetica.

Non mi sarei mai aspettata di iniziare a far parte di quel gruppetto, anche se non ero stata io ad iniziare a farne parte, ma erano stati gli altri ad aggiungersi al gruppo di me e Allyson.

[...]

Mi trovavo nella palestra della scuola, il Professore di Diritto era assente e non poteva fare il ripasso, così per evitare che alcuni alunni si lamentassero non avendo un mezzo di traporto per andare a casa ci avevano portato lì a guardare gli allenamenti.

Ad un certo punto vidi Justin, e poi mio fratello. «La palestra della mia scuola è occupata, quindi noi con il permesso della preside ci alleneremo qui. Non darmi fastidio o sai cosa ti accadrà» lo minacciò mio fratello.

Essendo seduta vicino alla panchina in prima fila potevo sentire e vedere tutto, Justin gli lanciò un occhiataccia minacciosa.

Ebbi paura per un secondo e dei brividi mi percossero la schiena, deglutii al solo pensiero che si prendessero a pugni.

La cosa positiva era che i miei genitori avrebbero badato un po' di più a lui, lo avrebbero rimproverato di continuo.

Si sarebbe sentito come mi sentivo io negli ultimi sedici anni, ed avevo sedici anni.

I ragazzi iniziarono a giocare, la mia scuola nella metà del campo e lo stesso la scuola avversaria.

Ma quando Justin superò la linea, vidi gli occhi di Frankie pieni di rabbia; il motivo era stupido, solo perché ci aveva fatto apposta.

Si avvicinò minaccioso a lui che stava ridendo, ebbe un colpo fortunato facendogli sanguinare il labbro.

Allyson mi trascinò al centro della palestra, per fermare Justin prima che uccidesse Frankie.

Ma Justin le disse di allontanarci, o ci saremo fatte del male. «Fa come ti pare Frankie, ma quando i nostri genitori se la prenderanno io non ti aiuterò» dissi e successivamente andai a sedermi.

[...]

Il Professore di Ginnastica entrò nella palestra, e quando vide la scena, corse a fermare tutto.

Justin era meno ferito, il sangue continuava ad uscire dal suo naso, con tutta la furia che provavo verso di Frankie sentivo bisogno di scusarmi.

«Ari, credo sia meglio se tu vada a medicarlo» disse Allyson, io? Io sarei dovuta andare a medicarlo?

Big Little Lies. ➳ JB & AGDove le storie prendono vita. Scoprilo ora