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Il divano di Ilaria é il luogo migliore al mondo per piangere! Palesemente comprata all'IKEA, quella nuvola rosa cipria ti fa sprofondare tra i suoi cuscini come se ti volesse inghiottire e sentirsi avvolti dalla sua morbidezza da conforto quasi quanto ingurgitare una intera vaschetta di Carte d'Or alla nocciola!
"Per quanto tempo hai intenzione di continuare così?" Ilaria mi osserva esasperata.
" Non lo so! Fino a quando non starò meglio!"
"Allora la cosa andrà per le lunghe! Mentre giochi alla piccola fiammiferaia io vado a mettere su un po'di caffè..."
" Sto già su di giri, se mi dai il caffè esplodo!"
" Ma chi ha detto che é per te!? Se devo sopportarti in queste condizioni pietose me ne servirà una cisterna per darmi la carica..."
" Sei una cinica bastarda!"
" Lo so, ma almeno ti do uno scossone, se andrai avanti a piangere cosí, morirai per disidratazione! Ma poi, mi chiedo io, che fai a fare certe scenate? É solo un ragazzo! Di tipi meglio di lui ne trovi a vagonate!"
" No che non ne trovo! Lui é diverso! Tu non lo conosci!"
" Ma piantala! Io lo conosco eccome! Non faccio che ripetertelo! É il classico puttaniere che ficca il gioiellino in ogni anfratto possibile e poi quando dal buco esce qualcosa va piangendo dalla stupida di turno per pararsi il deretano! "
" Ma che cazzo dici!? Tu non sai nulla! NULLA!" Ok, ora sono davvero una furia! Salto giú dal divano e mi piazzo avanti ad Ilaria.
"Cosa c'è da sapere?" Mi chiede lei con una calma serafica. " Si é scopato una puttanella, questa lo ha trovato di suo gradimento e se lo é voluto tenere, non si è messo con te perché non gliela davi, eri troppo impegnativa per lui e adesso cerca un aiutino dalla scemotta che gli é rimasta attaccata. Tutto qui..."
La sua é una visione disarmante, crudele, ma reale, anche se non completa... Ilaria vede solo una parte, non conosce i nostri trascorsi, da una parte non posso darle torto, Vittorio poteva evitare di portarsi a letto quella strega o, perlomeno, poteva fare più attenzione, dall'altra, invece, non posso fare a meno di pensare che il sesso per gli uomini é un desiderio base, quasi un istinto...Ed io non potevo soddisfare questo istinto, io non ero adeguata, le brave ragazze sono per le cose serie e non per una botta e via...Ed ecco che torniamo al concetto brava ragazza vs cattiva ragazza...Chi delle due é la cosa migliore? Entrambe hanno i pro ed i contro...Le brave ragazze sono la pace dei sensi di un uomo, il loro porto sicuro, le cattive non danno certezze, ma lo fanno star bene, gli infiammano l'anima, le good girl sono la loro roccia, le bad il loro svago, con la prima ti sistemi, con la seconda vivi...
" Sara...Fammi un favore, cerca di volerti più bene... Hai deciso che piú che amici non potete essere, allora segui questa via, non martoriarti il cuore alla ricerca di spiegazioni o soluzioni...É andata così e basta! Tu lo potrai aiutare come lo aiuterebbe una qualsiasi amica...Lo devi a te stessa."
Ilaria mi abbraccia e di colpo la mia rabbia si dissolve, lo so che ha ragione, che é giusto che mi faccia una vita, ma é difficile, io e Vittorio ci conosciamo da sempre e il mio sentimento per lui é maturato nel tempo e solo il tempo, forse, potrebbe farlo appassire...

Sto facendo uno scaling, é l'ultimo paziente del giorno, il dottor Ettore é nella sua stanza e sta sistemando dei documenti, sono le 20.07 e ci siamo solo noi. Il paziente sta stoicamente soffrendo, non ha voluto l' anestesia, guardandolo mi viene in mente la mia situazione...C'é chi nella vita si accolla i propri problemi e quelli dei suoi cari senza fiatare e chi, come me, se lo fa, si compiange stile monaca di Monza incolpando il mondo delle proprie disgrazie, io vorrei un bell'anestetico endovena in questo istante! Se potessi mi anestetizzarei il cuore, anzi, me lo farei asportare...É come se fossi caduta in un buco e non vedessi l'uscita, vorrei proseguire la mia vita, ma qualcosa me lo impedisce, sono intrappolata nel buco e il buco é Vittorio!
Prendo la curette 11-12 per terzo sestante, guardo la lama e mi accorgo che non é affiliata...Quella curette sono io...Ho il potenziale per fare qualcosa della mia vita, ma mi manca la forza, non ho la lama pronta!

" Dottore, ho finito! Ho anche compilato la cartella del paziente." Mi affaccio nella stanza e guardo lo Schiavista mentre si arrabatta tra decine di plichi.
" Perfetto, puoi andare se vuoi..." É stanco, molto stanco, oggi era sommerso di pazienti ed ora gli tocca anche il lavoro di ufficio.
" Se vuole posso restare, se serve aiuto sono qui anche per questo." Il dottore solleva lo sguardo dalla scrivania e mi osserva allibito.
" Lo faresti davvero?"
" Certo!" Lavorare dovrebbe tenermi impegnata e non dovrei pensare alla guerra civile che si é scatenata nella mia vita!
" Siediti, resta con me e metti in ordine queste cartelle in ordine alfabetico." Mi scosta la sedia e mi fa segno di sedermi.
" Dottore..."
" Dimmi."
" Grazie..."
" Per cosa?"
" Per avermi fatta restare...Ho bisogno di lavorare e farlo con lei mi é davvero di aiuto."
Il dottore mi guarda e mi scosta una ciocca di capelli dal viso.
" Quando vuoi...Non so cosa ti sta succedendo, ma se posso ti aiuto volentieri..." Lo guardo con gli occhi pieni di lacrime, dopo tanto tempo mi sento al sicuro vicino a qualcuno, poggio la testa sulla sua spalla e chiudo gli occhi un istante, sento il dottore prendere il mio viso tra le mani e posare un bacio sulla mia fronte...
" Ora, però, bando alle ciance, lavoriamo." Mi da un buffetto sulla guancia e mi passa un plico di cartelle.

Quando finiamo é mezzanotte passata, il dottore mi da un passaggio a casa e mentre sto scendendo dall'auto mi sento trattenere da un braccio.
" Sara..." Il dottore stringe il mio polso in una stretta delicata, ma salda.
" Si?" Mi sento in imbarazzo, il viso mi brucia dall'imbarazzo.
" Ho giusto qualche anno più di te e quindi mi sento in dovere di darti un consiglio, qualunque cosa ti stia capitando, chiunque sia il responsabile, cerca di non perdere di vista il tuo obiettivo, l'amore può annebbiare, soprattutto se tormentato, ma se lo si perde una volta lo si può ritrovare, i propri sogni no, hai solo un'occasione per diventare chi vuoi essere. Tienilo a mente sempre!"
É uno schiaffo in pieno volto,  una doccia fredda di realtà! L'amore rende ciechi ed io, ora, ho paura di perdere di vista il mio obiettivo...
Sorrido al dottor Ettore e lo ringrazio per il passaggio, mi sento come una banderuola al vento e, forse, il dottore  é l'unico appiglio che ho.

My surgical life [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora