quarantotto

182 11 6
                                    

Mi guardo attorno e sento il sangue gelarmisi nelle arterie, c'è tanta gente, ce n'è davvero troppa, non credo di poterlo fare...
Inspiro ed espiro, cerco di calmarmi, ma non ci riesco, il cuore mi martella nel petto come un tamburo.
" Ehi! Nervosa?" Ilaria mi abbraccia alle spalle e sento il suo viso posarsi sulla mia spalla.
" Si...tu?"
" Non hai idea quanto!" Risponde.
" Non ci credo..." Sussurro.
" Nemmeno io...ci stiamo laureando..." Mi dice stringendomi sempre di più.
Ebbene sì, é arrivato il giorno tanto atteso, mi guardo attorno e vedo centinaia di persone arrivate qui per gioire con i propri cari per un traguardo fondamentale, Vittorio, Gaia e la bambina sono seduti accanto alla mia famiglia, Gloria naturalmente non poteva mancare ed é arrivata armata di macchina fotografica, Erica si é posizionata in terza fila e sembra essere davvero su di giri, ci sono tutti, anche lo Schiavista a modo suo... stamattina mi ha fatto recapitare un mazzo di rose da capogiro con un biglietto che mi ha fatto venire i brividi...

" Avrei voluto essere lí, avrei voluto vederti spiccare il volo, avrei voluto essere al tuo fianco, ma le mie azioni me lo hanno impedito, avrei voluto una vita intera per vederti diventare una grande odontoiatra, ma non me lo sono concesso, ma sappi che non avrai mai bisogno di me per essere eccezionale, perché tu eccezionale già lo sei e ovunque sarò, ovunque sarai, io osserverò sempre con orgoglio i grandissimi risultati che raggiungerai e che ti posso assicurare saranno innumerevoli.
Per sempre tuo
Ettore."

Quando l'ho letto due lacrimucce non hanno potuto fare a meno di sfuggire al mio controllo, ma si sa che oggi le lacrime non devono essere di rimpianto o tristezza, ma solo di felicità.
Mi siedo al mio posto e cerco con lo sguardo i due unici assenti della situazione, Luca e Serena stanno tardando e ho paura che non facciano in tempo, oggi Seri ha un esame...
Aspetto, aspetto con il cuore che mi batte senza sosta, non sopporto più questa attesa, ma mentre osservo lo schermo del proiettore ancora spento due mani ruvide che profumano, o almeno per me profumano, di solvente per vernici mi coprono gli occhi.
" Allora? Pronta?" La sua voce mi arriva al cuore e mi da un po' di pace, Luca mi libera la vista e appena mi giro vedo con immenso sollievo che al suo fianco c'è Serena.
" Vai e stendili tutti!" Squittisce la piccola Donizetti con entusiasmo.
Annuisco e mi siedo giusto in tempo per vedere la commissione entrare e sedersi ai propri posti, ci siamo, é l'inizio e la fine di tutto, inspiro e osservo il prof Donizetti farmi un cenno di saluto dal palco, si comincia...

Appena sento il mio nome tutto si ferma, tutto sparisce, tutto tranne me! Sono pronta! Salgo sul palco pronta a discutere la mia tesi.

************************************
Sono davanti alla porta del suo ufficio da più di mezz'ora, so di essere in anticipo, ma ero così nervoso che non ce l'ho fatta a restare a casa.
Guardo l'orologio e mi rendo conto che a momenti sarà qui, mi hanno detto che é estremamente puntuale, dopo tutto a lezione non ha mai fatto un secondo di ritardo, sento una voce in lontananza, é la sua, mi volto e vedo che sta parlando al telefono, la sua sola presenza mi mette in soggezione, sto per chiedere ad un mostro sacro del reparto di farmi da mentore.
" Si, si, Luca, non ti preoccupare, non farò tardi, stasera finisco in sala operatoria non più tardi Delle otto, prendo i bambini da tua madre e arrivo. Buona giornata, ti amo anche io..." La vedo sorridere e chiudere la telefonata, é stupenda, é regale, é la professoressa Brama Sara!
Resto come un pollo a guardarla mentre apre la porta dello studio e sparirvi dentro, devo solo trovare il coraggio di bussare e parlarle, ho finito gli esami e ho bisogno di fare pratica prima della laurea, ho bisogno che sia LEI ad insegnarmi.
Mi alzo dalla sedia su cui stavo aspettando e mi avvicino.
Uno.
Due.
Tre.
Busso!
" Avanti..." La sua voce calda mi invita ad entrare.
"B-buon giorno..." Balbetto con la bocca secca per l'emozione.
"Buongiorno..." La prof mi sorride cordialmente da dietro la scrivania. " Come posso aiutarti?" Mi chiede.
" Ehm... ecco io...s-sono...Andrea Livrieri....del sesto anno...n-non so se si ricorda di me...ho...ho fatto l'esame di Parodonto con lei..."
" Effettivamente il tuo viso non mi è nuovo..." Dice continuando a sorridere.
" Ecco...io volevo chiederle se...se potesse seguirmi...in un tirocinio extra...ho f-finito gli esami...e così vorrei imparare da lei..."
La Brama mi osserva con curiosità e fissando i suoi occhi nei miei dice: "Andrea, io insegno a chi vuole imparare, a chi lo vuole davvero, se vieni con me non si gioca, si lavora e si fa sul serio, ci stai?"
La guardo un attimo intimorito, so che non sarà una passeggiata ma è per il mio futuro, per la mia professione, per me stesso!
" Ci sto!" Le dico tutto d'un fiato.
" Perfetto, da domani sarai il mio personalissimo schiavetto." E detto ciò mi fa l'occhiolino.
" G-grazie..." Le rispondo arrossendo come un adolescente fessacchiotto.
" Sai, Andrea, sto avendo un dejavu, diversi anni fa ero esattamente al tuo posto, due uffici piú in là e con tante aspettative per il futuro, non è stato facile per niente, soprattutto in alcuni momenti, ma il lavoro, l'impegno e la dedizione sono stati i miei più validi alleati...alla fine tutto é andato bene..." La professoressa Brama si avvicina alla finestra e guarda fuori con un sorriso appena accennato sulle labbra.
"Si..." Sussurra. "Se ci metti passione, prima o poi tutto andrà bene..."

FINE

My surgical life [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora