Erano passati esattamente tre giorni dall'ultima volta che avevo parlato con Zayn, oltre questo, fingevo anche che lui non esistesse, lo ignoravo.
Ero crudele, ma lui lo era stato di più.Zayn usciva ogni notte per andare a lavoro, o quello che era, ma per quanto fossi stata arrabbiata con lui, non riuscivo a non restare sveglia per assicurarmi che lui tornasse a casa sano e salvo.
Lo aspettavo seduta in cima alle scale, lo osservavo per vedere che andasse tutto bene e poi tornavo in camera silenziosamente facendo attenzione che lui non potesse ne vedermi ne sentirmi.Lui era stanco di questa situazione ed anch'io ma non avrei ceduto, perché ero realmente delusa da lui, e volevo che imparasse la lezione.
Non poteva trattarmi così,come se fossi il suo cane addomesticato, senza badare ai miei sentimenti.Ogni notte quando ero già rientrata in camera lui saliva le scale, mi lasciava un bacio sulla fronte e se ne andava a dormire.
Da una parte mi dispiaceva trattarlo così, ma dall'altra parte pensavo che se l'era andata a cercare.Andammo avanti così per una settimana intera, poi all'ottavo giorno di silenzio lui scattò.
Gli passai di fianco ignorandolo per prendere un bicchiere di acqua, come ormai ogni mattina da una settimana. A differenza delle altre mattine però non mi lasciò semplicemente andare, al contrario mi prese per un braccio si alzò di scatto e mi fece scontrare contro il suo petto.
I suoi occhi erano neri come la pece, circondò la mia vita con entrambe le braccia stringendomi così forte da non lasciarmi neanche lo spazio per respirare.
Provai a liberarmi, ancora senza dire una parola, ma ogni volta che mi muovevo lui stringeva più forte la presa."Adesso basta dolcezza" mi disse a bassa voce, ma abbastanza alta da trasmettere l'astio che provavo verso quella situazione.
"Se vuoi che ti lasci andare, dovrai dirmelo dolcezza, non ho intenzione di lasciarti senza aver sentito quella tua fastidiosa vocina chiedermelo" spiegò ironicamente. Aveva un espressione cattiva, ma convincevo me stessa che l'aveva messa su solo per darmi il tormento e farmi parlare.Io voltai il viso dall'altra parte, stargli così vicino, soprattutto dopo otto giorni, mi faceva uno strano effetto.
Sinceramente, volevo solo baciarlo e fare altro, ma c'era anche l'altra parte che non era riuscita a perdonarlo e voleva solo stagli lontana ancora un po'.Lui mi strinse di più dopo il mio gesto, dopo il mio ennesimo rifiuto, mi stringeva così forte che non riuscivo a fare un respiro completo, ma non mi lamentai e non gli dissi nulla.
"Faith, non farmi uscire di testa per la miseria, dì qualcosa" disse questa volta con un accenno di disperazione. Doveva far male non ricevere l'attenzione dalla persone che ami, ma lo era di più riportare a galla dei ricordi, dei dolori, solo con una stupida frase.
Doveva ringraziarmi che avevo scelto la via del silenzio.
Avrei avuto tante cose da dirgli, ed al momento non me ne veniva neanche una di gentile.Sbruffò dopo che restammo in quella posizione per diversi minuti. Mi allontanò da se una spinta per niente delicata e diede un pugno sul tavolo.
"Possibile che tu debba essere così infantile cazzo. Non ti sopporto quando fai queste stronzate"Urlò stringendosi i capelli in un pugno e tirandoli indietro.
"Se non ti piaccio allora puoi anche lasciarmi, stavo benissimo prima che arrivassi tu" mentì, non avevo neanche una vita prima di lui, figuriamoci se avessi saputo cosa significava essere felice.
Lui cacciò un verso di esasperazione e questa volta diede un pugno al muro.
"Si infatti dovrei non ha alcun senso stare con qualcuno di così, così..." Disse senza trovare le parole, ma non importava che aggettivo voleva darmi, ero già ferita.
"Così teatrale, drammatica un cazzo di casino vivente" disse sprucidamente."Pensi di essere l'unica che ha avuto un passato di merda? Pensi che lo abbia fatto apposta a dire quella cosa?" Mi chiese avvicinandosi a me ma io indietreggia per riflesso e lui piegò la testa di lato osservandomi.
"Sul serio? Sul serio?" Mi urlò contro di nuovo, fece una risata ironica poi torno di nuovo serio e prese a mordicchiarsi il labbro. In un attimo si girò e diede un altro pugno al muro, questa volta lascio una piccolissima crepa nel muro, che si sporcò anche del sangue che Zayn stava perdendo.
"Non so come cazzo possa essere innamorato di una così" confessò dandomi le spalle.
Delle piccole lacrime presero a scendere dai miei occhi." Non ubbidisci, lasci che altri ragazzi ti tocchino, non mi parli per giorni, non mi guardi neanche in faccia per giorni, mi istighi a lasciarti, mi rifiuti, non riesci a perdonare una sciocchezza, che senso ha allora continuare a cercare di farmi amare." Chiese lui, stava parlando più con se stesso che con me.
"Infatti ,proprio nessuno, pensi sia facile stare con te?
Non so mai che reazione avrai, non so neanche a quale parte di te credere. Sei dolce, poi sei un bastardo, ma cosa vuoi da me?
Per te sarà anche stata solo una sciocchezza detta così. Con leggerezza, senza pensarci, ma non lo è stata per me, io non l'ho presa allo stesso modo, e pensavo tu capissi il perché, ma a quanto pare mi sbagliavo"Gli dissi tra le lacrime incrociando le braccia, guardai fuori dalla finestra, mentre lui si passò le mani in faccia, stremato.Si girò verso di me.
"Devi sempre fare un dramma di tutto non é così. È questa la verità no, tu godi nel sentirti sempre la vittima, ti piace il fatto di avere un passato doloroso, così puoi raccontarlo è fare la vittima no? Devi sempre essere al centro dell'attenzione, non è così?" Mi chiese spuntando quelle parole velenose. Era così cattivo.Lo guardai scioccata con gli occhi strapieni di lacrime. Mi tremavano le mani, oltre per le lacrime, anche per la voglia di prenderlo a schiaffi.
"Ma cosa dici, ti senti quando parli, pensi almeno a quello che dici prima di dirlo?"gli dissi sotto voce. Lo poteva sentire dal mio tono quanto fossi ferita.Lui sembrò riprendersi come se fosse stato fuori controllo per tutto il tempo e si stesse rendendo conto di quello che era appena accaduto.
Era la stessa cosa che aveva fatto anche quella sera, ma se questo era Zayn, quello che faceva lo stronzo e se ne rendeva conto solo a danno fatto, allora non credo che questo Zayn potrà mai piacermi, non credo potrei mai davvero amarlo."Faith" disse pentito. Era troppo tardi, di nuovo.
Gli passai di fianco correndo, aprii la porta e corsi fuori. In una decina di minuti ero già su un autobus, non sarei andata ne dai miei genitori né da Louis, ne sarei rimasta chiusa nella camera degli ospiti, non volevo ritrovarmelo tra i piedi. Volevo che mi stesse lontano in tutti i sensi, almeno finché non sarei riuscita a ricorda la ragione per cui amavo quell'uomo.-----
Siamo quasi a 30 capitoli. 😍
Non pensavo di raggiungerli mai e non pensavo che qualcuno le leggesse.
Vi adoro e grZie per leggere la mia storia.
Scusate gli errori.
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Marry you? ||Zayn Malik
Fiksi PenggemarFaith Morgana Williams. Una brava ragazza promessa ad un cattivo ragazzo. Zayn Jawaad Malik. Il cattivo ragazzo. Bipolare, innamorato pazzo di lei. Un matrimonio combinato. Due vite unite da un debito mai saldato.