Arrivai a casa e mi buttai sul letto. Non uscivano lacrime dai miei occhi,mi ero praticamente annullata,non riuscivo a provare emozioni,era come se fossi caduta in un dormiveglia,non provavo NIENTE.
Avevo il cuore spezzato,un nodo in gola che non voleva proprio sciogliersi. Ripensai a tutto e mi venne una rabbia dallo stomaco,non ci credevo,ero stata una cogliona,come al solito del resto,a fidarsi delle persone ci perdi solo. Mi alzai dal letto,non riuscivo a calmarmi,dovevo rompere qualcosa o sarei scoppiata. Mi misi a urlare,finalmente un emozione usciva,ma non era tristezza,era rabbia,disperazione,frustrazione. Aprii un cassetto,gli tirai un calcio sul centro e questo si spezzò in 2 come un grissino,poi buttai per terra decine di piatti sempre urlando insulti e piangendo,già,finalmente le lacrime erano venute fuori e il nodo in gola era libero di sfogarsi,piangevo come una bambina ma urlavo come una pazza,mi si spaccò un vaso tra le dita che cominciarono a sanguinare, questa cosa mi fece incazzare ancora di più. Cominciai a prendere a pugni il muro,fino a quando le nocche da rosse cominciarono a sanguinare anche loro. Mi buttai in ginocchio sfinita... non avevo più la forza neanche di alzarmi. Continuai a piangere in silenzio,ogni tanto qualche singhiozzo riecheggiava in casa,il mio gattino mi fissava con aria preoccupata e il mio cane mi leccava le lacrime che scendevano piano.
Sentii la porta aprirsi,mia madre annunciò il suo arrivo,ma appena varcò la soglia della porta vide tutto il casino che avevo combinato.
"Ma che cazzo è successo??? Jenni stai bene??!!!!!! Chi cazzo è entrato,chiamo la polizia!!"
"...mamma"
Dissi fra i singhiozzi,lei finalmente mi vide in cucina,mi prese la testa fra le mani e mi baciò la fronte piangendo.
"Che è successo Jenni? Sei stata tu?"
Feci cenno di si con la testa.
"O mio Dio Jenni,come mai?"
Le spiegai tutto,mi sfogai e mi rimisi a piangere. Mia mamma fu molto comprensiva,mi feci la doccia e lei mi asciugò i capelli come quando ero piccola,mi stava calmando e ci stava riuscendo. Andai a letto e una lacrima mi rigò la guancia,i tagli delle mani non facevano tanto male rispetto al cuore. Mia mamma le aveva medicate e aveva tolto i pezzi di vetro rimasti,le ero molto grata per questo. Finalmente mi addormentai mentre calde lacrime mi attraversavano il viso. Mi aveva distrutto.Ehy gente!! Ecco il nuovo capitolo,è un po' corto lo so,continuò quando avrà raggiunto le 12 visualizzazioni❤️ vi ringrazio come sempre del sostegno,spero veramente che questa storia vi stia piacendo! Scrivetemi nei commenti cosa ne pensate😘 su su,non fate i/le pigri/e😂❤️
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Dolcemente Stronza
General FictionLa sua vita. La voglia di cambiare. Un passato difficile. Un presente peggiore. Il mio nome è jennifer,lo odio... è il tipico nome di una ragazza timida,non considerata. Tutto il contrario di quello che sono, cioè una stronza con un pessimo caratter...