Come avevo promesso a KiraKaulitz_Biersack ecco qui il capitolo, grazie per le foto 😘
Tarzana, Los Angeles, California - 9 Maggio 2005 - 09:40 P.M.
Mi passai le mani sugli occhi stanchi per l'ennesima volta, sospirando e mettendo via il libro di fiabe per bambini, tanto Angel era ormai bello che addormentato da un pezzo e anche se non capiva assolutamente nulla di ciò che gli leggevo, lo faceva addormentare sereno il sentire la mia voce che leggeva quelle cose assurde. Mi alzai cautamente dalla poltroncina e dopo aver recuperato il baby monitor poggiato sul fasciatoio lì accanto, uscì silenziosamente dalla camera, lasciando accesi solo il carillon sopra la sua culletta e la luce notturna che proiettava fasci di luce che a loro volta andavano a trasformarsi in stelline azzurre e bianche che vagavano per il soffitto grazie al filtro presente sulla lampada; raggiunsi Georg sul tetto passando attraverso la finestra della mansarda e mi sedetti al suo fianco, sopra ad una coperta che aveva sistemato sulle tegole bagnate dal temporale di quel pomeriggio, mentre questi fumava una sigaretta, come era solito fare di nascosto dai genitori, sollevai lo sguardo al cielo divenuto sereno e pieno di stelle, accettando poi tacitamente la paglia che il castano mi offrì: non avevo mai fumato prima, ma dato lo stress accumulato in quei giorni, avevo bisogno di un qualcosa che mi aiutasse a rilassare i nervi.
Restammo in silenzio per lungo tempo, entrambi persi ognuno nei propri pensieri, ed esalando un respiro che andò a colorarsi a causa del fumo della sigaretta, posi quella domanda che per tutto il giorno, da quando avevo trovato il moro nel suo bagno, non aveva abbandonato la mia mente "Come sta?" sussurrai, rendendomi conto da solo di come la mia voce uscì fuori solo in un rauco sussurro; con la coda dell'occhio vidi il ragazzo al mio fianco sospirare e stringersi nelle spalle "Sta bene, tutto sommato sei arrivato in tempo... se solo ne avesse parlato con qualcuno non saremmo arrivati a questo, Tom, ormai eravamo tutti convinti che fosse tutto finito tempo fa... ma credo che ciò che nasce tondo non può trasformarsi improvvisamente quadrato, per quanto ci si provi o ci si illuda di esserci riusciti" disse mentre entrambi apprezzavamo la calma della sera "Perché nessuno me ne aveva mai parlato? Insomma se avessi saputo sarei stato più attento..." "Esattamente per questo Tom, saresti stato più attento, lo avresti trattato coi guanti, e a lui non piace che lo so tratti in modo differente a causa di questa cosa" sospirai annuendo e spensi la sigaretta ormai finita prima di spostare il mio sguardo su di lui "Quando tornerà a casa?" chiesi temendo la risposta "Già domani, volevano tenerlo questa notte solo per tenerlo in osservazione, tutto sommato sta bene, quindi stai tranquillo e non lasciare che questa cosa ti spaventi più del dovuto: se Bill torna a tenere tutto ciò sotto controllo è gestibile anche grazie ai medicinali" mi rassicurò sorridendomi per tranquillizzarmi "Va bene, grazie Gé" dissi prima di rientrare e dirigermi verso il salotto dove trovai Simone intenta ad osservare un vecchio video che riprendeva l'intera famiglia qualche tempo prima mentre si divertivano come solo una famiglia di musicisti potrebbe, perché in quella casa tutti sapevano suonare uno strumento: Gordon suonava la chitarra, Simone il piano, Georg il basso, Gustav la batteria e Bill... inizialmente credevo che non fosse in grado di suonare alcuno strumento, sapevo che Simone aveva cercato di insegnargli a suonare il pianoforte, ma che furono tentativi fallimentari, ma con quel video che la donna stava guardando, dovetti ricredermi perchè lo strumento che Bill sapeva suonare era il più bello e spettacolare che avessi mai sentito in vita mia: la sua voce; infatti nella saletta prove che Gordon aveva allestito nel seminterrato, quella famiglia stava provando una canzone per la quale il moro aveva insistito tanto, essendo una delle sue preferite, e nel sentire quelle parole mi sentì come se le stesse cantando a me, nonostante all'epoca della realizzazione di quel video, nessuno di noi due era al corrente dell'esistenza dell'altro, ma rimasi comunque inchiodato al muro alle mie spalle, con il respiro corto mentre Bill cantava guardando dritto nell'obbiettivo della telecamera
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Life
FanfictionQuanto la vita può cambiare, evolversi, stravolgersi, renderti uno spettatore inerme in grado solo di andare avanti nonostante i mille mutamenti?