[ d u e ]

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2.

Lascio la borsa su una sedia e decido di andare a leggere il foglietto, lasciato da Lisa. Ci sono scritte un paio di regole che Sooyun deve seguire e gli orari per mangiare. Poso il foglio bianco sul tavolo e decido di andare in camera della bimba. Busso dolcemente alla porta bianca con un motivo fiorato e aspetto che questa venga aperta da lei:

«Vattene via...» urla stropicciandosi gli occhi marroni

«Perchè non mi vuoi?» chiedo curiosa

«Perchè sei cattiva.» afferma nei singhiozzi.
Mi avvicino sempre di più e l'abbraccio, facendola sentire protetta. Il suo vestitino rosa antico viene bagnato dalle lacrime. Si asciuga le lacrime e mi sorride. Si scusa per come si è comportata e io le accarezzo il viso.

Si alza da terra, mi prende la mano e mi porta in salotto.

«Vuoi guardare i cartoni insieme a me?» chiede a voce bassa

«Ma certo.» le sorrido

Ci avviciniamo al divano e ci sediamo; accendo la televisione e grida appena vede un cartone. È il suo preferito da quello che ho capito. Inizia a ridere ogni volta che qualcuno cade o fa una faccia buffa e non posso fare a meno di ridere anche io.
La piccolina che fino a poco tempo fa aveva gli occhi rossi per le lacrime, si è trasformata in una bambina vivace e sorridente: ha pure due fossette sulle guance. Mi ricorda un po' me. Da piccola facevo sempre i capricci, ma appena vedevo qualcosa di divertente, iniziavo a ridere e non la smettevo più.
Guardo l'orario e noto che si sta avvicinando l'orario di pranzo; in effetti il mio stomaco non fa altro che lamentarsi per la fame.
Lascio Sooyun sul divano e vado in cucina per iniziare a cucinare qualcosa. Una corsetta mi fa sobbalzare:

«Babysitter io ho fame.» afferma

«Chiamami Hyane.»

«Va bene Hya.» ride
Mi piace il soprannome che mi ha appena dato.

«Sto iniziando a cucinare comunque.» rispondo alla domanda fatta in precedenza

«Posso aiutarti?»

Voglio rispondere di no, perché potrebbe farsi male, ma i suoi occhioni sono irresistibili e quindi annuisco.
Si dirige verso un cassetto e lo apre tirando fuori un piccolo grembiule e un cappello da cuoco. Si avvicina verso il lavabo e si lava le mani. Finito di lavarsi le mani inizia a guardarmi, aspettando un comando per cucinare.

«Ti piacciono le uova?» chiedo

«Le adoro! Possiamo farle strapazzate?» risponde

«Va bene. Prendi due uova dal frigo e inizia a romperle.»

Si avvicina al frigo e si mette sulla punta dei piedi per prendere la confezione grigia. Chiude il frigo con il piede e sta attenta a dove cammina, appoggia le uova sul tavolo e avvicina la sedia al bancone, vicino alla cucina. Dopodiché prende le uova e inizia a romperle delicatamente. Io inizio a cucinare la pasta e aspetto che sia pronta. Finito tutto prepariamo la tavola e ci sediamo a mangiare.

«Che buona!» afferma ad alta voce

«Ti piace?» chiedo mentre mangia velocemente il piatto di pasta

«Dove hai imparato a cucinare così bene?»

La mia mente si sposta in Giappone: la mia vecchia casa, la mia famiglia, la me piccola che aveva sempre voluto cucinare e mia madre che sorrideva appena mi vedeva in cucina. Poi un giorno si decise e mi fece cucinare la pasta. Un vero disastro: bruciai la pentola e la pasta. Piansi tutto il giorno per non esserci riuscita, ma mia madre mi rassicurò che ce l'averei fatta.

«Hya?» Sooyun mi guarda con un espressione preoccupata

«È stata mia madre.» sorrido

«Allora la tua mamma deve essere una cuoca.» fa una voce stupita

Qualcuno bussa alla porta.

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Ecco il secondo capitolo ❤

DANGER  ☾Min Yoongi [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora