[ v e n t i d u e ]

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22.

Le grida e le risate delle persone già ubriache si fanno sentire. Sono ancora sobria e sento ancora il mio dolore. Chiamo la ragazza, che si chiama Nozomi, per darmi il decimo bicchiere di alcool. Prima di portarlo alla bocca, qualcosa mi ferma e giro la testa.
<<Ora basta.>>
<<Y-yoongi?>> dico sbalordita
<<Hai bevuto abbastanza.>>
<<Lasciami stare.>> Dico cercando di togliere il mio braccio dalla sua presa, ma lui è troppo forte e mi porta fuori dal locale.
<<Yoongi smettila. Cosa ci fai qui? Mi vuoi ricordare che sono una bugiarda e una ragazza facile?>> Grido con tutta la voce che ho
<<Smettila Hyane.>> Risponde lui.
Sono venuta qui per riflettere e capire cosa mi stesse succedendo, ma è andato tutto all'aria perché il signor papà-ti licenzio è venuto qui in Giappone per dirmi di smettere di bere?
Non sono una bambina.
Mi allontano da lui, ma vengo fermata dal polso. Mi giro e mi trovo a pochi centimetri dal suo viso. Il ricordo di quella sera mi viene in mente subito, quando lui si era ubriacato ed io ero ad aiutarlo. Ora è il contrario; be' non sono ubriaca, ma lo sono quasi.
<<Ti accompagno a casa.>> Dice
Non voglio tornare a casa per andare in camera e piangere...
<<N-no.>> Rispondo
<<Hyane, ti prego.>> Afferma.
Scoppio in lacrime e mi accascio a terra, lui si siede accanto a me per capire la situazione.
<<Che è successo?>>
Non dico nulla, ma lo abbraccio e mi sento protetta. L'odore di menta e di lavanda mi fanno sentire meglio e non voglio staccarmi da quell'abbraccio. Ci stacchiamo e mi guarda negli occhi, per poi asciugare una lacrima con il pollice. Mi prende per mano e mi accompagna davanti ad una moto, mi porge il casco e mi dice di salire sul veicolo. Faccio come dice e improvvisamente l'aria si fa strada tra i miei capelli e sulle mie guance bagnate dalle lacrime salate.
Arriviamo davanti ad una casa e parcheggia la moto vicino al garage. Scendo e tolgo il casco dalla testa:
<<Dove siamo?>> Chiedo
<<Ti ricordi quando ti dissi che mio padre aveva acquistato un ristorante qui?>>
<<Si.>> Affermo
<<Si è trasferito qui e sono venuto a trovare la mia famiglia per Natale.>> Spiega
<<Non mi sembra il caso di entrare e farmi vedere in queste condizioni...>> Dico
<<Tranquilla, sono in viaggio per il lavoro di mia madre. Arrivano domani sera.>>
Annuisco ed entriamo nell'edificio illuminato dalla luci esterne. Mi fa sedere sul divano e tolgo la giacca. Lui va in cucina lasciandomi da sola nel salotto, poi torna con dell'acqua.

<<Posso farti una domanda?>> Chiedo
<<Si.>> Risponde bevendo l'acqua
<<Perché ti comporti in modo gentile adesso?>> Chiedo
Resta prima in silenzio, poi si decide e apre bocca.
<<Sono stato un coglione, scusami.>> appoggia i gomiti sulle gambe e si prende la testa fra le mani
<<Ho sbagliato a parlare di Micha...>> Ammetto anche io
<<Diciamo che abbiamo sbagliato entrambi.>>
<<Tu però sei stato uno stronzo.>> Rido
Questa situazione mi piace. Quando andiamo d'accordo senza litigare, ma lo sta facendo solo perché sono quasi ubriaca. Sono sicura che domani tornerà uno stronzo come prima.

<<Perché non vuoi tornare a casa?>> Chiede
<<...>> Non rispondo
<<Tutto okay?>> Chiede
<<Non voglio parlarne...>> Dico
<<Se vuoi parlare io sono qui.>>
Annuisco guardando il bicchiere vuoto.

DANGER  ☾Min Yoongi [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora