14.
Per tutto il tragitto mi limito ad annuire mentre lui parla di alcuni aneddoti.
Appena arriviamo a casa scendiamo entrambi e ci fermiamo verso la porta:
«Vuoi entrare?» chiedo
«In realtà dovrei tornare a lavoro.»
«Tranquillo.» dico
«Sicura di stare bene?» chiede nuovamente
Non rispondo, ma mi fiondo tra le sue braccia iniziando a piangere.
«Sono una stupida...» dico sul suo petto
«Per cosa?» chiede accarezzando i miei capelli
«Lisa mi ha usata dal primo momento. Voleva mettermi nei guai già dall'inizio.» affermo tra un singhiozzo e l'altro. Poi mi accorgo che sto macchiando la maglietta di Jungkook con le mie lacrime mischiate al trucco.
«Scusami...» dico abbassando lo sguardo
Prende il mento con due dita e alza la testa per far incrociare i nostri occhi, poi mi trovo le sue labbra sulle mie. È una sensazione piacevole, ma so che non è quello che voglio in questo momento e mi allontano subito.
«Scusa.» afferma imbarazzato
«Tranquillo, è solo che oggi non è una bella giornata.» rido per diminuire l'imbarazzo e sembra funzionare
Prima di entrare a casa do un bacio veloce sulle sue labbra rosee. Non so cosa mi sia accaduto, ma era come se dovessi farlo...
Saluto Jungkook ed entro a casa. Continuo a toccare le labbra ripensando a quel momento con lui. Voglio davvero questo? Voglio il ragazzo dai capelli marroni che mi è stato affianco per tutto questo tempo? O lo considero solo un amico?
Non so cosa pensare in questo momento. Troppe domande frullano nella mia testa, alcune anche senza senso.
Entro nella doccia e l'acqua calda percorre ogni centimetro del mio corpo. Mi ricopro di sapone per cercare di togliere il mio malumore, ma non serve a molto.
Finalmente avevo legato con Yoongi e adesso mi considera una bugiarda che ha aggredito Lisa? Non posso crederci. Quella ragazza riesce a fare il lavaggio del cervello con pochi strumenti. Esco dalla doccia e mi avvolgo un grande asciugamano attorno al mio corpo. Vado in camera e mi cambio, mentre i gattini sono già sul letto a dormire tranquillamente. Appena vestita mi butto sul letto cercando di non svegliare Dodo e Uriel. Spengo la luce e mi addormento lasciando da parte i problemi.Il mio telefono non smette di vibrare e ancora assonnata rispondo senza vedere chi fosse:
«Pronto?» chiedo sbadigliando
«Hyane ti ho svegliato?» la voce di Momo mi fa svegliare
«Ehi Momo. Tranquilla, sono già in piedi.» mento
«Ti va di fare colazione insieme? Oggi è il mio giorno libero.» chiede
«Si!» rispondo
Dopo tutto quello che è successo ieri una distrazione mi serve.
Scendo dal letto, dopo aver fissato l'appuntamento con Momo, e inzio a prepararmi e in poco tempo sono pronta per uscire e iniziare una giornata nuova e senza problemi. Prima di uscire noto che non trovo la sciarpa e subito mi ricordo che l'ho dimenticata sul divano a casa di Yoongi. Anche se non voglio mi avvio verso casa sua, nella speranza che non ci sia nessuno. Arrivata davanti alla porta ci metto qualche minuto prima di bussare, ma dopo svariati tentativi mi decido e aspetto ansiosa che qualcuno mi apra.Come previsto la porta si apre e resto confusa. Il ragazzo che qualche giorno fa avevo incontrato insieme a Yoongi appare sull'uscio della porta. Mi sorride e dietro di lui c'è Sooyun con un biscotto a forma di coniglio in mano:
«Hya!» viene ad abbracciarmi
«Vi conoscete?» chiede il ragazzo
«Sono la sua babysitter.» rispondo
«Yoongi non mi aveva detto che c'era già una babysitter.» si gratta la testa
«Cosa?» chiedo
«Ora io mi prendo cura di lei.» afferma
Non posso crederci. Mi ha davvero licenziato anche in questo lavoro? Senza dirmi niente.
Scaccio via i pensieri perché oggi è una bellissima giornata.
«Sono passata perché ho dimenticato la mia sciarpa.» spiego
«Vado a prenderla.» mi sorride nuovamente
«Comunque sono Jimin.» dice prima di andarsene
«Io sono Hyane.»
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DANGER ☾Min Yoongi [COMPLETA]
FanfictionHyane Lee è una ragazza che ha lasciato la famiglia nella sua città natale: Osaka. Si ritrova a Seoul con solo due gattini che le fanno compagnia. Non ha nessuno che conosce e ha bisogno di un lavoro; trovato quello che cercava, capisce pian piano c...