13.
«Cosa ci fa Sooyun qui?» mi giro verso la voce e noto Yoongi che è fermo sull'uscio della porta.
«Posso spiegarti.» affermo quasi intimorita
«Kookie, per favore potresti tenere occupata Sooyun per qualche minuto?» chiede cortesemente Yoongi
«Certamente.»
Il ragazzo si abbassa all'altezza della bambina, che stringe ancora la mia mano. La saluta con la mano:
«Ciao piccola, vuoi giocare con me?» chiede sorridendo
«Si signor coniglio!» ride Sooyun
«Perchè coniglio?» si aggiunge anche lui alla risata
«Perchè assomigli ad un coniglio.» sorride la bambina.
Mi lascia la mano e va ad abbracciare Jungkook, per poi allontanarsi.
Yoongi mi fa segno di seguirlo e faccio come dice; arriviamo nell'ufficio di quest'ultimo e mi fa sedere su una delle sedie poste davanti alla scrivania.
Lui al contrario non si siede, ma resta a guardare la finestra prima di girarsi a guardarmi.
«Mio padre aveva questo bar e questa pizzeria, poi è andata in eredità a me quando lui si è comprato un ristorante in Giappone.» si ferma chiudendo gli occhi
«Ho promesso che sarebbe stato uno dei migliori bar e delle migliori pizzerie di Seoul, ma dopo oggi non posso permettere che accada il contrario.»Resto in silenzio per non essere scortese o peggiorare la situazione, ma vorrei gridare, con tutta la voce che ho, della sua ragazza e di quanto è bugiarda. Lui si limita a guardare la neve sull'asfalto, dalla finestra, mentre io guardo i quadri appesi al muro o alcuni concorsi vinti dal padre.
«Ho preso questa decisione: sarai solo la nostra babysitter quando ci sarà il bisogno.» conclude il suo discorso
«Aspetta Yoongi, posso spiegarti.»
«È quello che voglio sapere prima che lasci l'edificio e torni a casa.»
Sento gli occhi pizzicarmi e il naso bruciare come non mai, ma non devo piangere.«Stamattina Lisa mi ha chiamato dicendo che aveva bisogno di una mano con Sooyun, ma le ho spiegato che sarei andata via prima del solito orario di lavoro che faccio per venire qui. Lei mi ha rassicurato che sarebbe tornata per le sette, ma non è tornata.» abbasso lo sguardo
«Sai inventare le scuse.» ride lui
«Scuse? Di cosa parli?» chiedo stranita
«Lisa mi ha chiamato dicendo che quando lei è arrivata a casa tu l'hai spintonata dicendo che saresti venuta qui con Sooyun per metterla in cattiva luce.» inizia a gridare
«Cosa? Nemmeno un bambino crederebbe ad una bugia del genere. Perché poi avrei dovuto comportarmi così?»
Resto spiazzata dalla furbizia di Lisa.
Cosa le ho fatto di male?
«Hyane era disperata al telefono. Non credo sia una scusa.» chiude gli occhi
«Le credi veramente?» chiedo alzandomi
«È la mia ragazza. Stiamo insieme da una vita e non si è mai comportata così con tutte le babysitter che abbiamo avuto. Ora se non ti dispiace torna a casa.» affermaResto ferma un altro po', sperando che sia tutto uno scherzo, ma non è così. Mi avvio alla porta e prima di aprirla mi giro con le lacrime che mi rigano il volto:
«Sono sicura che Micha non avrebbe voluto tutto questo...»
Lui si gira di scatto e resta paralizzato a guardarmi, poi i suoi occhi si riempiono di rabbia e tristezza tutto d'un tratto.
«Come fai a sapere di lei?» chiede
«Ci vediamo Yoongi.» esco dalla stanza e sento alcuni rumori all'interno, ma sono troppo triste per tornare dentro e parlare e chiarire.
Mi avvicino a Jungkook e Sooyun che giocano a sasso, carta e forbice e ridono.
«Sooyun andiamo a casa.» dico nascondendo gli occhi rossi di lacrime
«Ti accompagno.» dice Jungkook
«Non serve.» sorrido anche se vorrei scoppiare in un pianto.
«Insisto.» prende Sooyun in braccio e poi mi fa segno di seguirlo.Arriviamo verso la sua macchina e saliamo. Accende il motore e iniziamo a muoverci per la città immersa nel buio con solo le luci soffuse dei lampioni. Arriviamo a casa di Sooyun e chiedo gentilmente a Jungkook se può riportarla a casa.
Dal finestrino noto la scenata di Lisa appena vede la bambina e fa un finto pianto. Che stronza!
Jungkook torna in macchina e vede che sono più silenziosa del solito:
«Hyane, va tutto bene?»
«Si, tranquillo.» sorrido
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DANGER ☾Min Yoongi [COMPLETA]
FanfictionHyane Lee è una ragazza che ha lasciato la famiglia nella sua città natale: Osaka. Si ritrova a Seoul con solo due gattini che le fanno compagnia. Non ha nessuno che conosce e ha bisogno di un lavoro; trovato quello che cercava, capisce pian piano c...