Whispering

3.1K 113 2
                                        


L'espressione 'Grazie a Dio è venerdì' esisteva per un buon motivo e settimane come quella che aveva appena passato ne erano il perfetto esempio. Grazie al cielo non c'erano party da Brad che incombevano all'orizzonte per rovesciare di nuovo l'ordine dell'universo, e Camila stava sperando che quel weekend avrebbe rimesso tutto a posto. Doveva solo finire il suo compito di letteratura con Lauren ed era certa che poi avrebbero potuto riprendere ad ignorarsi l'un l'altra. Il rinnovato scoppio di animosità di Lauren, che era stato scatenato dal loro sfortunato bacio, sembrava finalmente essersi esaurito. E di certo il piccolo problema di Camila sarebbe svanito una volta che non si fosse più trovata costantemente in presenza dell'altra ragazza.

Quando arrivò al proprio armadietto, non fu sorpresa di trovare Austin là ad aspettarla, con espressione appropriatamente contrita. Dopotutto era proprio tipico suo esplodere e poi sentirsi in colpa una volta che si era calmato.

"Ehi, Camila, possiamo parlare?" chiese, infilando le mani nelle tasche della sua giacca da atleta, e puntando un piede contro il muro mentre ci si appoggiava.

"Certo, Austin," lo incoraggiò con un sorriso.

"Odio davvero litigare con te," ammise lui, abbassando lo sguardo sul pavimento. Camila mise il proprio raccoglitore ad anelli nell'armadietto e posò una mano sul braccio del ragazzo.

"Non piace nemmeno a me."

Austin guardò la sua mano e fece un sorriso un po' infantile.

"E il motivo era pure stupido."

"Sì, è vero."

"Quindi possiamo dimenticarcene, giusto? Voglio dire, ti perdono senz'altro."

Lei annuì, "Io...aspetta. Tu perdoni me?"

Lui si strinse nelle spalle, "Be' sì. Stavi di nuovo cercando di controllarmi."

Camila lasciò cadere la mano, la chiuse a pugno e raddrizzò la schiena.

"Austin, hai saltato le lezioni, disprezzando completamente l'importanza della tua educazione."

"Era solo un'ora," obbiettò lui, "ed è la mia educazione eccetera."

"Ma tu," Camila tacque, guardandolo negli occhi e accorgendosi che stavano per finire intrappolati di nuovo nella stessa vecchia discussione, e quella mattina non aveva l'energia per farlo.

"No, non voglio più litigare. Anch'io ti perdono."

"Forte," sorrise Austin, tirando fuori le mani dalle tasche per poterla abbracciare, poi si chinò per posarle un bacio leggero sulle labbra.

"Allora, ti va di uscire, stasera? C'è questo nuovo film d'azione che mi piacerebbe davvero vedere."

"Scusa, Austin. Stasera Camila è impegnata con me," lo interruppe Ally con un sorriso presuntuoso, apparendo improvvisamente alle spalle del suo fratellastro.

"Davvero?"

"Davvero?"

Austin lasciò andare Camila, e Ally si spostò nello spazio vuoto accanto a lei per passarle un braccio sulla spalla.

"Davvero. Mercoledì mi hai promesso che avrei potuto portarti a fare shopping," cantò l'ultima parola con una luce empia nello sguardo.

Camila deglutì. Era stata un po' emotiva mercoledì sera, e la promessa di un pomeriggio di shopping con Ally le era sembrata una bella idea. Erano uscite assieme solo una volta, in precedenza, e anche se non era stato il disastro che si era aspettata, aveva senz'altro messo alla prova la loro amicizia. Lei non voleva rinunciare alle gonne e ai maglioni, e Ally non voleva smettere di tentare di renderla più alla moda. Erano riuscite a trovare un compromesso su alcune bluse e gonne dalla linea semplice, e lei l'aveva perfino convinta a comprare un paio di blue jeans che la valorizzavano in tutti i punti giusti. Li aveva addirittura messi per andare scuola il giorno precedente—certo, Ally era stata costretta a fare leva sul suo amore per lo show, convincendola a vestirsi in modo appropriato per la sua performance, ma erano rimasti sorpresi entrambi quando aveva deciso di tenerli addosso tutto il giorno.

This KissDove le storie prendono vita. Scoprilo ora