The First Sign of the Apocalypse

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"Lauren, potresti aiutarmi con questa cerniera?"

Camila stava facendo timidamente capolino fuori dal suo camerino, con una mano aggrappata alla porta semiaperta per tenerla ferma mentre ci si nascondeva dietro.

Lauren si era già tolta i jeans e aveva indossato di nuovo vestito e cardigan, e si guardò in giro in cerca di Mercedes, o anche di Ally, ma entrambe sembravano essere sparite.

"Io...ah, certo," acconsentì riluttante, entrando nella stanzetta e chiudendosi la porta alle spalle. Fece del proprio meglio per non fissare troppo apertamente Camila in quel miniabito nero, o per non notare il modo in cui la stoffa si modellava sui suoi seni, abbracciava la sua vita sottile, fluiva sui suoi fianchi e accarezzava la parte superiore delle sue cosce.

Lauren capiva perché Ally avesse insistito così tanto perché lo provasse—era come se quel vestito fosse stato fatto apposta per il corpo di Camila.

Camila si voltò e scostò i suoi folti capelli scuri, rivelando un collo sottile e due spalle lisce e perfette. Lauren tese una mano, esitante, afferrò il tiretto e diede uno strattone verso l'alto per chiudere i pochi centimetri che mancavano.

"Ti tremano le mani, Lauren," osservò Camila mentre si voltava lentamente per guardarla in viso.

"Sei nervosa?"

"Cosa? No!" abbaiò Lauren, indietreggiando di riflesso. Camila alzò lo sguardo su di lei con decisione, studiandola attentamente per un lungo, teso momento, prima di fare un passo avanti con un sorriso d'intesa che le incurvava le labbra.

"Penso di sì. Penso che sia io a renderti nervosa. Ho visto il modo in cui mi guardavi."

"Te lo stai immaginando," negò Lauren con veemenza mentre il panico per essere stata scoperta la dilaniava dall'interno, e i suoi occhi continuavano a tradirla fissando la bocca di Camila.

"Non riesco nemmeno a sopportare di starti vicino," insistette debolmente.

"Mi è sembrato che fossi a tuo agio la settimana scorsa quando mi hai baciata," le fece notare Camila in tono inespressivo.

No! Non doveva dire quella cosa! Dirla la rendeva reale.

"Non l'ho fatto! Sei stata tu a baciare me," protestò Lauren mentre faceva un altro passo indietro e la sua schiena andava a sbattere contro il muro del camerino.

"E mi è piaciuto," ammise Camila a bassa voce, abbassando timidamente lo sguardo mentre il suo corpo minuto intrappolava Lauren con la sua prossimità.

"Non riesco a smettere di pensarci."

Incontrò di nuovo lo sguardo di Lauren e confessò, "Voglio baciarti di nuovo."

Lauren guardò impotente in quegli occhi scuri e profondi.

"Davvero?"

"Tu no? Non sei curiosa di scoprire se la seconda volta sarà fantastica come la prima?"

Era così vicina, e quella bocca tentatrice distava solo pochi centimetri. Lauren abbassò la testa senza rendersene conto.

"Oh, Dio, sì," esalò senza pensare, e le sue parole si persero contro le labbra di Camila mentre si chiudevano sulle sue.

Proprio com'era già accaduto, Lauren si sciolse nel bacio, intossicata dal sapore e dalle sensazioni che le dava la bocca di Camila. Accarezzò con la lingua il labbro inferiore dell'altra ragazza, implorando per entrare, e non fu rifiutata. Afferrò con una mano la testa di Camila, affondando le dita nei suoi folti capelli castani, posando l'altra alla base della sua schiena, sfiorando con le punte delle dita quei glutei perfetti e attirandola a sé.

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