Capitolo 31:"Una verita' "

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Sono le 11.30, ho studiato tutta mattina, e ora mi preparo per la mia sorpresa ho deciso, andrò a trovare Jerome.

Attraverso il cortile, e mi dirigo sotto il portico, fortunatamente il cancellino che delimita la proprietà privata è aperto, lo sorpasso salgo la scala e mi trovo una porta davanti. Non esito suono, dopo un attimo Jerome apre; il mio cuore accelera i battiti, resto quasi ipnotizzata dal suo sorriso, mentre lo stupore gli si dipinge in viso e resta quasi senza parole.

"Ciaooo che ci fai tu qui?"

"Sorpresaaa!"

"Accomodati"

Si sposta per farmi entrare...

"Vieni andiamo in salotto!"

"Wow è grandissima casa tua..."

"La parola attico non ti dice nulla?"

"Oh sì, ma un conto è immaginarselo, un conto è vederlo con i propri occhi. Comunque, sono venuta per stare con te e non per fare i raggi X a casa tua. Come stai? Mi sei mancato!"

"Grazie piccola! Vieni qui, fatti abbracciare"

Lo raggiungo con un po' troppo slancio, lo vedo vacillare e mi appresto a sostenerlo...

"Ehi piano! Sarà meglio sederci, guarda qui che coppietta scoppiata!"

"Smettila sciocco... non siamo scoppiati!"

"Ma siamo coppietta?"

"Mmmm, tu che mi dici?"

Non gli lascio il tempo di rispondere e mi avvento bisognosa sulle sue labbra. Lui non si sottrae, anzi si dimostra altrettanto bisognoso e rude poi aggiunge:

"Ho risposto alla tua domanda?"

"Direi ampiamente. Ora dimmi dov'è la cucina cosi che io possa cucinarci qualcosa di buono"

"Tu vieni a trovarmi per cucinare? Vuoi viziarmi?"

"Non distrarmi, la cercherò da sola, ho entrambe gambe e piedi sani... io"

"Simpaticona! Comunque è dietro questa porta"

"Ok!"

Dopo un attimo mi raggiunge...

"Oggi ti porto in Italia: spaghetti pomodoro e basilico, bocconcini di vitello in salsa prezzemolata e macedonia di frutta con gelato..."

"Wow grazie amore mio!"

"Hai vissuto ad insalatina e centrifughe tutta settimana o sbaglio?"

"Beh le buone abitudini bisogna mantenerle!"

"Jerome non attacca. Se vuoi farmi sentire in colpa sei lontano anni luce dal tuo obiettivo."

"Nooo, sono felice che tu sia qui e che voglia cucinare..."

"Non posso crederci... tu dubiti del risultato!?!"

"Mmmm"

"Jerome Kayne potrei lasciarti a pancia brontolante dopo questa affermazione sai?!?"

"Scherzavo, scherzavo, sei splendida quando sei concentrata!"

"Togli subito le mani da li, ho il coltello in mano e potrei essere mooolto pericolosa!"

"Addirittura!"

"Caro questa devi proprio faticare per fartela perdonare!"

"Scusami... mangio tutto promesso farò il bravo!"

"Meglio per te!"

Dopo quasi un'oretta ci sediamo a tavola....
Credetemi se vi dico che un grizzly affamato, al suo confronto, non vi farebbe paura: testa bassa sul piatto, finisce tutta la pasta, mentre io l'ho appena cominciata, tra un boccone e l'altro i complimenti:

"Ad un passo da te"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora