Capitolo 29: "CI manchiamo"

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Sono le 2.00 di notte e io continuo a rigirarmi nel letto, il gomito mi fa parecchio male, non c'è una posizione in cui il dolore mi dia tregua...
Decido di alzarmi per prendere del ghiaccio...

Arrivo in cucina, lo tolgo dal freezer, poi mi barluma l'insana idea... metto dell'acqua a bollire, credo che una dolce, calda ma soprattutto rilassante camomilla, sia quello di cui io possa aver bisogno.

Perché Robert tiene gli infusi cosi in alto? Non ci arrivo cavolo, prenderò la sedia, sarà più facile.

Mentre sto per prendere la scatola della camomilla, un forte starnuto, mi sbilancia, sto perdendo l'equilibrio e credo che all'orizzonte ci sia aria di capitombolo!

"Presa!"

"Ahia!!"

"Volevi romperti una gamba? A no...magari fare pendant con Jerome e quindi romperti una caviglia!"

"Grazie Ryan per il salvataggio e per risponderti... anche no! Non voglio fare pendant con nessuno, volevo solo farmi una camomilla!"

"Stai male? Non hai digerito.... aspetta un attimo.... signorina tu non hai nemmeno cenato ieri! Quindi la camomilla a che ti serve?"

"Vorrei rilassarmi un po', non riesco a prendere sonno!"

"Capisco... ti fa male il gomito?"

"Non eccessivamente!"

"Ally, lo stai tenendo sorretto ed immobile da quando ti ho fatto scendere dalla sedia, quindi?"

Sospiro, mi guardo le babbucce, infine punto il mio sguardo nel suo... cedo ancora io a questo strano gioco: il suo azzurro ghiaccio sembra leggermi dentro come mai nessuno è riuscito a fare: vedo la serietà con cui mi scruta, vedo il disappunto, vedo la preoccupazione...

"Si mi fa male, l'antidolorifico ha finito il suo effetto da qualche ora!"

"Perché non mi hai chiamato?"

"Perché è notte fonda e tu tra qualche ora dovrai essere in piedi per lavorare!"

"Lo sai che il poco sonno non rappresenta un problema per me!"

"Si... certo, ma non volevo disturbarti per questa stupidaggine"

"Tu non ce la fai proprio a sbattertene delle tue seghe mentali e a chiedere aiuto quando ti serve, vero?"

Resto in silenzio. Contrito e religioso silenzio.

"L'acqua bolle, dammi una tazza così ti verso la camomilla!" Mi dice.

"Mi fai compagnia?"

"Ook!"

"Eccoti un'altra tazza!"

Assaggio la camomilla oltre ad essere buonissima è caldissima, un brivido mi percorre lungo la schiena, il mio gesto non passa inosservato, mentre con la mano sana cerco di massaggiarmi per scaldarmi un poco.

"Vuoi che salga a prenderti la vestaglia?"

"No, vorrei solo poter godere della tua compagnia, cosi come facevamo prima..."

"Già ne abbiamo passate di notti in camera a chiacchierare. Mi mancano, so per certo che ci manchiamo."

Coooosa? Ferma. Stop. Ha detto che gli mancano, CI manchiamo.... ecco mi hai appena riportata in paradiso, a
e io qui... con te ci starei all'infinito.

Poi continua:

"Ma ognuno di noi ha la sua vita, ha fatto le sue scelte, giuste o sbagliate comunque sono da portare avanti!"

"Ad un passo da te"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora