Purtroppo per Ryley, la sera stessa trovò il mini market chiuso. Le uniche luci erano quelle al neon dell'insegna e quelle dei banchi frigo visibili dalla vetrina.
Il ragazzo, piuttosto deluso, tirò fuori la piccola agenda su cui annotava pensieri e brevi poesie e approfittò della sventurata situazione per annotarsi gli orari del market.
Ora sicuramente non avrebbe più rischiato di trovare il negozio chiuso. Sorrise soddisfatto mentre chiudeva l'agenda, però mentre la riponeva in tasca per poco non gli venne un infarto.
Il rumore di una pesante porta che sbatteva risuonò nell'ombrosa serata ed al ragazzo si gelò il sangue quando realizzo che proveniva dal vicolo adiacente al negozio.
Precisiamo, a lui non sembrava per niente il rumore di una porta. Il rumore sembrava quello di uno sparo e Ryley si perse ad immaginare i peggiori scenari mentre, tremante, si avvicinava al vicolo buio.Si affacciò nel vicolo sperando di non trovare scene troppo agghiaccianti e tirò un sospiro di sollievo quando scoprì che era semplicemente ShouGi che usciva dalla porta sul retro del market.
Lo guardò mentre buttava due grandi sacchi neri nel sudicio e ridacchiò notando la sua faccia disgustata mentre si puliva le mani.
Poi, mentre lo guardava cercare nel mazzo di chiavi quella che potesse riaprire la porta, gli balenò un'idea in testa.
ShouGi intanto stava maledicendo tutti i santi e sopratutto il suo capo. Il suo datore di lavoro aveva insistito perchè gli fosse dato un pesante mazzo di chiavi per aprire anche le più inutili serrature e adesso lui si perdeva in un bicchier d'acqua tutte le volte che doveva trovarne una in particolare.
Comunque non dovette cercare a lungo perchè, dopo aver provato nemmeno due chiavi, il mazzo volò a terra.
Il motivo?
Qualcuno gli era arrivato alle spalle e lo aveva spinto contro la porta. Ovviamente la prima ipotesi che gli venne in mente fu di un tentativo di aggressione, furto, o peggio ancora , stupro. In un attimo gli tornarono in mente le poche lezioni di difesa personale che aveva preso da piccolo e presto fu il ragazzo alle sue spalle a trovarsi sbattuto contro la porta.
Ryley, intanto, si sentiva dolorante e frastornato. Si era avvicinato con l'intento di far scivolare nella tasca del commesso un fogliettino con niente più che il suo numero scritto sopra, ma aveva fatto male i calcoli e una volta arrivato alle spalle del ragazzo era inciampato sul gradino difronte alla porta e gli era finito inevitabilmente addosso.
Di certo non si aspettava di essere sbattuto contrò una porta nemmeno un minuto dopo l'incidente, quando lui aveva già preparato le scuse.
La faccia di ShouGi quando riconobbe l'altro ragazzo era una maschera di durezza e disgusto.
"Ancora tu? Cosa pensavi di fare?"
Praticamente gli urlò addosso spingendo l'altro per le spalle.
Ryley si sentì mancare il fiato, era già la seconda volta che batteva la schiena contro l'acciaio freddo della porta e già alla prima gli si era mozzato il respiro. Non riusciva a capacitarsi di come un tale mingherlino potesse avere tanta potenza.
"Non..non volevo fare niente, sono solo inciampato."
Cercava di parlare alla meglio, ma l'altro non gli dava tregua. Quando venne spinto per la terza volta si decise a ricambiare la spinta per allontanare il corvino.
"Volevo solo darti questo."
E gli porse il foglio stropicciato che ancora stringeva in pugno ed aspettò una qualunque reazione dell'altro che ancora lo guardava stringendo i denti.
Dopo un paio di minuti, ShouGi si decise ad allungare la mano per prendere il foglietto. Era ancora diffidente, ma il ragazzino sembrava più innocuo e spaventato di lui.
Quando aprì la carta stropicciata, sempre guardando di sottecchi l'altro e quando notò il numero di telefono scritto in blu, una maschera di stupore gli si dipinse in volto.
Ryley approfittò della situazione per alzarsi da contro la porta e provare a fare qualche passo.
"È il mio numero."
Fu solo un mormorio, ma ShouGi lo sentì benissimo. Tuttavia non fece nemmeno in tempo a realizzare il significato della cosa, che notò il braccio sanguinante dell'altro.
Infilò velocemente il pezzetto di carta nella tasca della felpa e prima che l'altro si allontanasse troppo, tirò fuori un cerotto.
Nonostante la pessima pronuncia del suo nome provò comunque a ringraziarlo e l'altro, ora con la sua solita espressione neutra, lo corresse prima di recuperare il mazzo di chiavi e sbloccare la porta.
"Si pronuncia Sha-Ghi"
Il suo nome era l'insieme di suoni più belli che avesse mai sentito.
Edited 050118
STAI LEGGENDO
If Boys Love Boys
RomanceDove Ryley è un studente universitario della facoltà di lettere e nel mini market vicino casa, un ragazzo freddo di nome ShouGi fa troppi turni per i suoi gusti. ------------------------------------------------------------- •Wattys2018 Longlist• Edi...