Capitolo Dodicesimo: Chupa Chups

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Se Ryley fosse stato in grado di pensare lucidamente o anche solo di ragionare correttamente quella mattina molto probabilmente non avrebbe avuto il coraggio di farsi vedere al mini market, ma il suo cervello quando aveva attraversato le porte scorrevoli era ancora una cortina di fumo intorpidita dal sonno e dai postumi della sbronza della sera prima e l'unica cosa che si ricordava è che in casa non c'era nemmeno un goccio di caffè.

Per questo fu quasi uno shock quando vedendo ShouGi sistemare gli scaffali mentre succhiava un Chupa Chups iniziarono a delucidarsi gli eventi della sera prima.

Inutile dire che arrossì così tanto che per un attimo credette di aver preso fuoco.

"Cos- cosa stai facendo?"
Il corpo di Ryley sul tessuto morbido del letto sembrava  finalmente rilassarsi dopo aver ballato per ore. Ballato e bevuto.
"Ah! Sta zitto ragazzino, so che lo vuoi"
Ci fu un tintinnio di cintura e in un attimo Ryley si ritrovò in boxer a godere della piacevole aria fresca.
"Dio mio, avrei dovuto farlo molto prima"
E detto questo l'altro ragazzo si inginocchiò tra le gambe di Ryley.

Ryley non poté far altro che nascondersi dietro uno scaffale e sperare che l'altro non lo vedesse, insomma, per lui non era roba da tutti i giorni trovarsi in una situazione così imbarazzante.

Ovviamente ShouGi non si lasciò sfuggire il movimento alla sua destra e fu piacevolmente sorpreso quando voltandosi vide il brunetto tra uno scaffale e l'altro. Sinceramente era piuttosto sicuro che non l'avrebbe visto quel giorno, dopo quello che era successo la sera prima, ma se davvero era lì allora perché non divertirsi un po'?

Tornò a sistemare lo scaffale facendo finta di niente ma prestando sicuramente molta più attenzione al Chupa Chups tra le proprie labbra.

Era ormai da due minuti che le labbra del corvino si muovevano lungo l'interno coscia di Ryley lasciando piccoli morsi e scie di brividi e Ryley non era sicuro se fosse l'alcool o il fatto che aveva in un certo modo sperato che quello accadesse milioni di volte, ma praticamente non riusciva più a tenerselo nelle mutande.

Quando afferrò i capelli del corvino all'ennesimo morso quasi si sorprese di quanto potesse essere appagante sentir genere qualcuno.
"Sei impaziente, ragazzino"
e se prima la volontà di Ryley era messa a dura prova, ora che aveva sentito il sussurro roco dell'altro davvero non poteva più trattenersi.
Senza perdere tempo avvicinò la il viso dell'altro al proprio inguine stringendo la presa sui capelli.
Un altro gemito del genere e sicuramente non sarebbe stato più così calmo.
" Sì, piuttosto impaziente, quindi ti dispiacerebbe sbrigarti?"
"Agli ordini"
e anche le sue mutande raggiunsero i pantaloni sul pavimento.

Ryley intanto stava ancora combattendo contro se stesso, l'istinto gli urlava di scappare a gambe levate. Ovviamente cambiò idea non appena notò ciò che l'altro stava facendo al povero dolciume.

Ryley spostò lo sguardo ad una tale velocità che per poco non finì con la testa contro uno scaffale. Se lo stava immaginando, vero? Doveva essere per forza influenzato da ciò che aveva appena ricordato dalla sera prima.

Tuttavia ne fu un po' meno sicuro quando tornando con lo sguardo verso l'altro lo trovò intento a guardarlo con un sorrisetto del tutto compiaciuto stampato sulle labbra rosee.

ShouGi sentiva una sorta di potere al momento. Sapeva bene che Ryley se ne sarebbe ricordato, anche perché avevano ancora qualcosa in sospeso.

Quando Ryley avvertì il calore delle labbra di ShouGi avvolgerlo quasi non riuscì a trattenere i fianchi dallo spingersi più in profondità nella sua bocca.
Era da un po' che non si trovava in una situazione del genere e di certo l'alcool e il fatto che tra tutte le persone proprio quella di cui era perdutamente innamorato fosse a fargli riaccendere quel tipo di emozioni di certo non aiutavano.
Sentì la propria forza venire meno quando, dopo un po' che la lingua dell'altro aveva iniziato ad accarezzarlo, quello gemette a contatto con la sua pelle all'ennesima stretta di capelli.
Era ormai appurato che quello fosse uno dei punti deboli del corvino e di certo Ryley ne avrebbe fatto tesoro.
Fu quando l'altro iniziò ad accarezzargli l'interno coscia nel mentre che continuava con il suo splendido temporeggiare lento sulla sua lunghezza che Ryley davvero non riuscì più a trattenersi.
Tenne stretta la presa sui capelli dell'altro ragazzo e prese a spingersi all'interno della sua gola. Ryley non si sentiva così bene da troppo tempo, era una sensazione tiepida e avvolgente.
E quando dopo un po' di tempo abbassò lo sguardo, trovando lo sguardo lucido dell'altro, toccò il culmine. Un altro paio di spinte e si lasciò andare con la schiena contro il letto morbido. Gli occhi chiusi e la mente annebbiata, ma notevolmente più rilassato. Passarono due secondi prima che l'altro ragazzo si stendesse su di lui per arrivare con le labbra al suo orecchio.
"Per stavolta lascio fare, ma mi devi un pompino, Ryley"
Un veloce schiocco di la labbra sulla sua guancia e una porta che si chiudeva.

Dopo ancora un paio di occhiate di sottecchi, ShouGi decise di avvicinarsi all'altro facendo il giro dello scaffale.

Ryley perse per un attimo di vista ShouGi, troppo concentrato sui ricordi della sera prima e sul cercare di non farsi venire un'erezione nel centro del mini market.

Infatti rimase piuttosto scioccato quando due braccia lo avvolsero da dietro e un Chupa Chups venne portato davanti al suo sguardo.

"Un regalo dalla casa, non scordarti che mi devi ancora qualcosa, ragazzino"

E dopo che Ryley ebbe afferrato il dolciume, l'altro si allontanò, lasciando a Ryley via libera per correre dritto a casa a farsi una bella doccia fredda.

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