Capitolo Ventiduesimo: Uniforme

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Passarono un paio di giorni

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Passarono un paio di giorni.

Ryley era di rientro dall'ultimo corso di quella giornata e in dirittura d'arrivo per il mini market in cui ShouGi lavorava.

La sera dell'incidente, alla fine, aveva trovato il coraggio di chiamare i propri genitori che, come ipotizzato da ShouGi, erano già stati notificati dell'accaduto ed aspettavano solo una sua chiamata.

La madre era terribilmente preoccupata ed il padre era arrabbiato più per i mobili che per altro, meno di quanto Ryley si aspettava comunque.

Dopo una lunga conversazione, avevano concordato che Ryley avrebbe continuato a frequentare l'università in quel paese, siccome sembrava aver già trovato una nuova sistemazione, ma avrebbe pagato di tasca propria ogni centesimo per le riparazioni dell'appartamento.

Motivo per cui, ShouGi, aveva poi passato più di trenta minuti al telefono con il proprio capo, cercando di far assumere Ryley come commesso sottopagato del mini market.

A Ryley comunque, come lavoro non dispiaceva affatto. Dopotutto era piuttosto sicuro che avrebbe comunque passato la maggior parte del proprio tempo all'interno del negozio e poi, gli orari di lavoro si incastravano perfettamente tra gli orari dei suoi corsi e quella era proprio un'occasione d'oro.

Certo, quando alla sera tornava nell'appartamento di ShouGi, praticamente crollava dalla fatica, ma almeno in qualche tempo, sarebbe sicuramente riuscito a pagare i lavori di ristrutturazione e si sentiva sinceramente sollevato all'idea.

Ryley, però, sentiva di non meritare tutta quella generosità da parte di ShouGi. Dopotutto, negli ultimi giorni, Ryley non aveva fatto altro che mangiare a scrocco dal frigo del corvino, occupare spazio in casa sua e far abbassare il suo stipendio in modo che potessero essere assunti nuovi dipendenti.

Insomma, Ryley si sentiva un po' un parassita e non aveva esitato a confessare il proprio pensiero a ShouGi. Ovviamente il corvino l'aveva subito rassicurato dicendo che non fosse per niente un peso e che in realtà ci guadagnava anche lui ad averlo attorno, ma non aveva cambiato i pensieri del castano.

ShouGi, vide il castano entrare pensieroso, giusto in tempo per il suo turno.

"Hey, Ryley! Come sono andati i corsi?"

Ryley decise di rimandare le proprie seghe mentali ad un'altra volta, non appena vide il corvino avvicinarsi a lui con una busta per le mani.

"Tutto bene. Impegnativi come al solito"

ShouGi gli riservò un piccolo sorriso, mentre gli porgeva la sua nuova uniforme.

"È arrivata oggi, spero sia della taglia giusta"

Ryley afferrò la busta e rivolse a ShouGi un piccolo sorriso stanco, prima di avviarsi verso la zona personale per cambiarsi.

"Sarò di ritorno in un attimo"

"Sì, non metterci troppo, nano!"

Ryley si girò, giusto per riservare una linguaggio al più alto, poi continuò il proprio cammino verso il retro.

ShouGi era decisamente di buon umore. La presenza di Ryley sul posto di lavoro, non solo diminuiva la grande mole di incarichi e faccende che gravavano solo sulle spalle di ShouGi, ma lo rendeva nettamente più rilassato.

Vederlo aggirarsi tra gli scaffali, indossare una sua vecchia uniforme, tornare a casa insieme a fine turno, tutte piccole cose che negli ultimi giorni avevano dato alla testa a ShouGi.

Ma la cosa che più adorava del castano, era che, nonostante quanto si fossero spinti oltre con la loro relazione fisica, il  rapporto tra i due non era diventato imbarazzante, né niente del genere.

Nonostante non avessero parlato e nemmeno accennato l'argomento, il legame tra i due sembrava solo essersi irrobustito.

ShouGi, finalmente, sentiva di contare qualcosa per qualcuno ...

...E Ryley era più che felice di contare qualcosa per la persona di cui era totalmente innamorato.

Ormai, stare intorno al corvino era un'abitudine e vedere che al più alto non dispiaceva la sua compagnia, non aveva fatto altro che incrementare la sua voglia di stargli accanto.

Ryley era così felice di aver avuto l'opportunità di avvicinarsi a ShouGi...

...e ShouGi avrebbe potuto dire la stessa cosa riguardo Ryley.

L'unica cosa che mancava, era un nome per quel legame.
Un paio di parole che potessero rendere ufficiale il loro affetto reciproco.
Ma per tutto ciò, convenivano entrambi senza neanche saperlo, era decisamente troppo presto.

"Uff.. magari un giorno"

Sospirò Ryley passando la maglia nuova di zecca della sua uniforme oltre la propria testa, infilandola.

"Magari.. prima o poi"

Sospirò ShouGi al bancone, mentre ancora discuteva con se stesso di quando si potesse iniziare a non parlare più di solo affetto,

ma di amore.

If Boys Love BoysDove le storie prendono vita. Scoprilo ora