Capitolo Quindicesimo: Twix

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Ryley si sentì chiamare non appena messo piede all'interno della vasta aula. Tomas lo raggiunse sorridente, accompagnato dal tipo con i capelli blu.

"Hey, Ryley! Ci chiedevamo se stasera ti andrebbe di venire al cinema con noi e il resto del gruppo"

Ryley valutò l'opzione, dopotutto aveva legato molto con il gruppetto di Tomas  e gli sarebbe piaciuto passare del tempo insieme a loro, ma d'altra parte uscire con loro significava non poter passare dal mini market ad aiutare ShouGi e Ryley dovette ammettere che, nonostante la fatica provata quella mattina, era davvero curioso di saper se avrebbe ricevuto ancora quel tipo di ricompensa.

"Mi piacerebbe, ma ho già un impegno. Mi dispiace"

"Non preoccuparti, sarà per la prossima volta"

Ryley passò il resto dei corsi pensando al veloce sfioramento di labbra avvenuto col corvino e l'orologio sembrò scorrere in uno schiocco di dita.

Quando Ryley raggiunse per la seconda volta il market quel giorno, ShouGi non perse tempo e subito gli passò un grosso carello delle pulizie e una scopa incitandolo a spazzare e lavare il pavimento mentre lui si sarebbe occupato del magazzino e della spazzatura.

Ryley partì dalla porta d'ingresso e inziò a spazzare armato di scopa e paletta, il carrello sempre al seguito. Quando si avvicinava ad uno scaffale particolarmente disordinato perdeva anche un paio di minuti per metterlo in ordine.

Intanto ShouGi organizzava le merci e spostava i nuovi scatoloni carichi a destra e a manca, ricordandosi sempre di contare ogni stock.

Decise di darsi un attimo di respiro solo dopo un'oretta, iniziando a chiedersi a che punto fosse arrivato l'altro ragazzo. ShouGi era ormai alla fine del magazzino, il suo compito quasi del tutto svolto e sperava vivamente che il ragazzino bruno dall'altra parte del negozio avesse finito, perché davvero non vedeva l'ora di andare a riposare sul proprio letto e in più, se vogliamo dirla tutta, gli piaceva l'idea di quel piacevole momento che sarebbe sopraggiunto con la fine del suo turno.

Motivato dall'idea di Ryley, ShouGi stava quasi per rimettersi a lavoro, ma sentì la suoneria del proprio telefono provenire da dove l'aveva lasciato, sul bancone.

Ryley aveva appena finito di passare il mocio e stava appoggiando tutto nell'apposito contenitore sul carrello quando suonò il telefono.

Parole in una lingua sconosciuta riempirono l'ambiente e Ryley si trovò a raggiungere velocemente il bancone per afferrare il cellulare prima che smettesse di suonare. Sullo schermo svettava il nome "Nicolas", ma Ryley non si perse più di tanto e si affrettò a raggiungere la porta che dava sul magazzino.

Proprio mentre stava per posare la mano sul maniglione della porta, quella si aprì rivelando ShouGi.

"Grazie"

Dopo aver letto il nome sullo schermo, ShouGi rispose all'amico.

"Dimmi, Nic"

"Senti, ShouGi. Per caso sei ancora a lavoro?"

La voce di Nicolas suonava debole, come se facesse fatica a parlare.

"Sì, ma ho quasi finito. Va tutto bene?"

Nicolas tossì prima di rispondere.

"Insomma. Credo di aver trascurato un po' troppo il raffreddore e adesso sono a letto con la febbre a 39°"

In tutto ciò Ryley continuò ad osservare ShouGi, incuriosito dalle sole risposte del corvino.

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