If Boys Love Boys

Capitolo Ottavo: Fazzoletti

Due o tre giorni più tardi Ryley si sentiva come rinato. Si era completamente ristabilito, o almeno, aveva ancora un lieve raffreddore, ma niente di preoccupante o che lo tenesse chiuso in casa.

Anzi, ora che ci pensava meglio gli servivano proprio due o tre pacchi di fazzoletti in più. Infilò la giacca, una sciarpa che gli copriva il volto fianco al naso e si avviò al mini market di mattina presto.

ShouGi intanto stava aprendo il market, aveva appena tirato fuori le chiavi per tirare su la saracinesca, ma ovviamente non riusciva a trovare quella giusta.

"Buongiorno"

Il tono di Ryley era addolcito dalle visione del corvino che si sfregava le mani sulle braccia scoperte dalla divisa e cercava freneticamente le chiavi giuste.

ShouGi si voltò e per la prima volta si sentì più sereno alla vista del castano. Non che l'avesse riconosciuto subito, era coperto praticamente dalla testa ai piedi, ma le gote rosse e all'apparenza soffici e quegli occhi grandi erano inconfondibili.

Probabilmente il fatto che lui avesse riconosciuto questi piccoli dettagli dipendeva da come il castano si presentasse ogni giorno al mini market anche più volte in una sola giornata, effettivamente ShouGi aveva sentito la sua assenza nei giorni precedenti.
Quando non c'era l'altro attorno non capitavano guai, vero, ma le sue giornate erano molto meno interessanti.

Si sentì anche più leggero, dopotutto un po' di preoccupazione era normale, il bruno gli era svenuto tra le braccia per via della febbre.

Comunque ShouGi si limitò a rispondere con un tono piuttosto scorbutico.

"Buongiorno.."

Poi, con le chiavi tra le mani gelate e rosse che facevano fatica a muoversi per il freddo, tornò a cercare la chiave giusta.

Si appuntò mentalmente di ribadire al suo capo come lo staff necessitasse di divise invernali, a maniche lunghe magari.

Inutile dire che Ryley trovò tutto fin troppo adorabile, i capelli spettinati, le guance e il naso rossi e quella nuvoletta di vapore che usciva dalla bocca dell'altro.

Fu in quel momento che ShouGi si sentì avvolgere da un confortevole calore. L'altro ragazzo gli aveva sfilatole chiavi dalle mani e le sue protette da dei guanti non facevano fatica a rigirare il mazzo.

ShouGi realizzò che addosso doveva avere il giaccone dell'altro ragazzo visto che quello indossava solo una felpa extralarge.

Senza lamentarsi come solitamente avrebbe fatto, approfittò della gentilezza dell'altro e godette del calore tanto agognato infilando anche le mani nelle tasche dopo essersi sistemato meglio la giacca.

In pochi minuti Ryley trovò la chiave ed aiutò l'altro a tirare la saracinesca prima di seguirlo all'interno del negozio.

Mentre aspettava che ShouGi accendesse tutte le luci si fiondò nel reparto igiene semi buio e recuperò una striscia di pacchi di fazzoletti. In seguito si avviò alla cassa.

ShouGi intanto, dopo aver acceso le luci, si premurò di attivare il riscaldamento e solo dopo che l'altro ragazzo rimase a fissarlo dopo aver pagato realizzò di avere ancora addosso la sua giacca.

"Uh, giusto. Tieni"

Si sfilò la giacca e la porse all'altro.

"Dovresti tenerla, stasera alla chiusura farà ancora più freddo enne avrai bisogno. Puoi restituirmela domani"

Ryley sorrise tanto che quasi gli facevano male le guance quando, dopo un attimo di riflessione, il corvino rinfilò il giaccone.

Ryley salutò e si avviò all'uscita pensando a quanto vedere i suoi vestiti addosso all'altro gli facesse desiderare di poterlo coccolare.

ShouGi intanto chiuse la cerniera della giacca. Il calore lo avvolse come in un abbraccio e quel soffice odore di vaniglia impregnato nell'abito dopotutto non gli dispiaceva affatto.