Capitolo Diciottesimo: Hamburger

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ShouGi e Ryley si trovavano nel parcheggio di un blocco di appartamenti.
ShouGi, non era nemmeno sceso dalla macchina e già iniziava a figurarsi come potesse essere l'appartamento dell'altro ragazzo.

Basandosi sullo stile di Ryley, che ShouGi avrebbe catalogato a metà tra il vintage e il grunge, con i suoi jeans blu scoloriti e le maglie a stampa anni '70, ShouGi nutriva grandi aspettative.

Forse un'abitazione dai toni caldi, con qualche pianta qua e là. ShouGi riusciva ad immaginare Ryley mentre si prendeva cura di loro ogni giorno e per qualche ragione, l'immagine di Ryley che con un sorriso annaffia le piante, creava un dolce calore nel suo petto.

Quando si fermarono davanti alla porta color panna, con affisso il numero ventitré in ottone, ShouGi ormai non vedeva l'ora di entrare nello spazio privato di Ryley.

"Uhm, perdonami il disordine, ma ho passato gli ultimi giorni a studiare per un esame e adesso ci sono appunti ovunque"

Ryley sorrise imbarazzato prima di girare la chiave nella toppa ed aprire la porta.

Davanti agli occhi di ShouGi si aprì un modesto ambiente dalle pareti arancio, un divano beige era posto al centro della stanza, angolato verso la portafinestra che collegava la stanza ad un piccolo balconcino.

Alla destra invece, un'isola in legno separava lo spazio dedicato al salotto, dalla cucina.

ShouGi non era nemmeno entrato, ma già l'amava. Il suo appartamento in confronto sembrava un triste antro buio.

Ryley mosse i primi passi all'interno dell'appartamento , sfilandosi giubbotto e scarpe poco più avanti, vicino ad un attaccapanni.

"Entra pure e se non ti dispiace, potresti lasciare le scarpe all'ingresso?"

ShouGi annuì e guardò Ryley avviarsi verso la cucina, prima di entrare a sua volta nell'appartamento.

"Puoi aspettare sul divano, non ho una televisione, mi dispiace, ma almeno puoi riposarti un po'"

ShouGi diede ascolto alle parole dell'altro ragazzo e si avviò verso il divano, trovando il tavolino da caffè davanti ad esso completamente ricoperto di fogli.

Una piccola pila di libri alla sinistra del tavolino stesso e qualche quaderno adagiato sul tappeto marrone di cui ShouGi percepiva la morbidezza sotto i piedi.

ShouGi evitò agilmente di calpestare il materiale di studio del padrone di casa e si sedette sul comodo divano.
Solo in quel momento la stanchezza di quella giornata prese possesso del suo corpo.

La giornata era stata, nel complesso, molto faticosa; troppi clienti, l'infortunio alla spalla che l'aveva rallentato notevolmente e per migliorare la situazione, colui che doveva aiutarlo durante la chiusura si era addormentato come un bambino nel magazzino.

ShouGi si concesse in fine di chiudere gli occhi per qualche minuto e lasciare che i muscoli si rilassassero tra sui cuscini del divano.

Intanto Ryley stava decidendo tra hamburger surgelati e verdure da saltare in padella, perché come molte altre volte, il suo frigo era quasi completamente vuoto.

Alla fine scelse gli hamburger e pensò anche di chiedere se all'altro piacessero, ma quando si girò verso di lui e lo trovò con gli occhi chiusi e la testa appoggiata allo schienale del divano, decise che lasciarlo riposare sarebbe stata la scelta migliore. Almeno per il momento..

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