Capitolo Undicesimo: Birra

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La seconda volta che Raley entrò nel mini market quel giorno era accompagnato da un suo compagno di corso.

Ryley aveva passato tutto il tempo in università perso nei suoi pensieri riguardo cosa avrebbe potuto mangiare quella sera.

Un modo carino per dire che aveva pensato tutto il tempo a cosa comprare al market quella sera per vedere ShouGi.

Rimase piuttosto sorpreso quando alla fine del corso un ragazzo moro richiamò la sua attenzione.

Non ci aveva mai veramente parlato se non per qualche chiacchiera di cortesia, ma quando il ragazzo lo invitò ad una festa nel dormitorio dell'Università, non poté che accettare.

Insomma, in qualche modo doveva staccare un po' la spina, ma sopratutto, nonostante frequentasse l'università da un po' non era mai stato invitato ad una di quelle famose feste e le persone sembravano divertirsi parecchio a quegli eventi.

Ovviamente quando gli venne chiesto un posto in cui comprare alcool e schifezze varie a poco prezzo non aveva potuto fare a meno di consigliare il market in cui lavorava ShouGi.

E fun proprio per questo motivo che ShouGi vide Ryley entrare a braccetto con un altro ragazzo quel pomeriggio.

Il ragazzo girava attorno a Ryley chiedendo informazioni su dove trovare ciò di cui aveva bisogno e capitava spesso che i due si ritrovassero a prendersi per un polso o con un braccio appoggiato sulla spalla dell'altro.

Non che a Ryley importasse, insomma, da quando aveva varcato le porte del mini market non aveva occhi che per ShouGi che, nella luce mite di quel pomeriggio, sembrava ancora più pallido e per qualche ragione tutto ciò affascinava Ryley in maniera inspiegabile.

Ormai Ryley non riusciva più nemmeno a ricordare quante volte aveva pensato che avrebbe potuto osservare ShouGi per sempre, ma di sicuro l'avrebbe trovato solo più bello ogni secondo che passava.

ShouGi intanto si ritrovò piuttosto interessato ai fugaci tocchi che lo sconosciuto riservava al brunetto.
Non che fosse geloso o altro, ma se davvero quel tipo aveva così tanto bisogno d'aiuto nel cercare ciò che gli serviva allora perché non chiedere direttamente al commesso a cinque metri da lui invece di disturbare il povero ragazzo?

Cioè, ShouGi non era proprio così tanto in vena di spostarsi dal suo posto comodo sotto il condizionatore per andare ad aiutare un tale personaggio, ma avanti! C'era davvero bisogno di toccarsi così tanto per fare la spesa insieme?

E poi chi era quel tipo? ShouGi era piuttosto sicuro di non averlo mai visto da quelle parti, sperava proprio che non fosse il ragazzo del più bassino, precisiamo, non perché fosse geloso o altro, ma perché chi vorrebbe mai stare con una persona così appiccicosa quando fuori fa così tanto caldo?

In più le palesi occhiate che Ryley gli stava riservando e tutto il suo modo di comportarsi in sua presenza gli facevano presupporre che il moretto fosse interessato a lui, o quanto meno a quel punto ShouGi sperava di non essersi immaginato tutto.

"Quindi hai preso tutto?"

"Credo di si"

Per un qualche motivo bene conosciuto Ryley fremeva per avvicinarsi alla cassa, anche se, nonostante oggi ShouGi sembrasse molto più bello, sembrava anche molto più di pessimo umore del solito.

Una volta alla cassa Ryley riuscì solo a incrociare per un secondo lo sguardo con quello di ShouGi prima che lui tornasse a guardare astiosamente da un'altra parte. Ryley si sentì quasi deluso, ma poi si ricordò che ogni suo minimo accenno in sua direzione era come oro.

Intanto il suo compagno gli raccontava tutto il programma della serata nonostante lui non stesse prestando attenzione.

ShouGi raggiunse il suo limite di sopportazione quando dopo che lo sconosciuto si rese conto di non aver il portafogli, Ryley pagò per lui meritandosi un grosso bacio schioccante sulla guancia.

"Così da quel che ho capito andate ad una festa ragazzi"

ShouGi ovviamente continuò a battere in cassa tutte le bottiglie di birra che gli passavano sotto il naso.

"Si, ma è solo per universitari e amici degli stessi"

Il fatto che a rispondere con quel tono arrogante fosse proprio lo sconosciuto rese ShouGi ancora più determinato.

"Allora è proprio una fortuna che io sia amico di Ryley!"

Magari lui e il brunetto non erano proprio "amici", ma hey, tutto a suo tempo.

Intano il cuore di Ryley andava all'impazzata. Davvero il corvino lo considerava suo amico?

"Oh, non sapevo vi conosceste.. Allora dovresti proprio venire, magari in cambio facci un po' di sconto"

E l'occhiolino che il moro fece a ShouGi rivoltò un po' lo stomaco di Ryley.

Anche ShouGi non si sentiva diversamente.

"Allora fammi sapere a che ora venire, Ryley"

Poi ShouGi afferrò la prima penna che trovò a tiro e in dieci secondi sullo scontrino era scritto il suo numero.

Quando Ryley lo prese e notò l'occhiolino di ShouGi si sentì come se avesse afferrato il Sacro Graal.

If Boys Love BoysDove le storie prendono vita. Scoprilo ora