Pietà

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ZOE
«Va via Caleb...»Non voglio che mi veda in questo stato,non voglio mostrarmi debole dinanzi a lui.

Non sono più la ragazzina svampita,non sono più la sua pedina.

«Voglio solo accompagnarti...»Leggo incertezza nel suo viso,ma non posso fidarmi ancora di lui.Un attimo prima è gentile,l'attimo dopo è cattivo.
«Zoe sono stato uno stupido..ma ti prego voglio farmi perdonare.»Faccio un segno diniego con la testa,vuole farsi perdonare?C'è una lunga lista che l'ho aspetta.Ma io non ho intenzione di accettare le sue scuse,lui non ha avuto pietà per me.

«No!Forse non ti è chiara una cosa.Io da te non voglio niente.Ti odio Caleb,non ti perdonerò mai!»
Ha la mascella tesa e i pugni chiusi,mi lancia un'occhiata e avanza nella mia direzione.

«Che cosa stai facendo?»Mi prende tra le braccia e mi trasporta fuori dal suo palazzo,le mie urla e i miei calci non sembrano scalfirlo

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«Che cosa stai facendo?»Mi prende tra le braccia e mi trasporta fuori dal suo palazzo,le mie urla e i miei calci non sembrano scalfirlo.

«Bastardo!»Mi allaccia la cintura e chiude la sicura della sua auto.«Sei una bambina...ecco cosa sei!»Sbotta accendendo la sua auto,sobbalzo spaventata.«Vaffanculo idiota!»Ringhio.

«Dillo di nuovo e ti ritroverai con la mia lingua in bocca.»Replica con voce seria.
Sorride ingranando la marcia,15 minuti dopo siamo sotto casa mia.
«Dove pensi di andare?»
«A casa mia?»Sbuffa uscendo dalla macchina​,apre la mia portiera e mi prende la mano.«Non la lascio!»Mi alzo di malavoglia,non lo sopporto!

«Tu non sali!»
«Zitta!»Mi prende per il gomito e mi trascina all'entrata del mio palazzo.«Caleb lasciami...mi stai facendo male..»Lascia la presa,massaggio il mio polso.«Mi dispi-ace..»

Non rispondo,mi sfiora la pelle con le mani,il mio cuore batte velocemente.«Lascia stare...»Sbotto entrando in ascensore.
Pochi minuti dopo sono davanti la porta del mio appartamento.«Hai finito il tuo lavoro!»
Come non detto,prende le chiavi ed apre la porta del mio appartamento.«Sei un cazzone!»Urlo.«Ti odio!»

Caleb non risponde ha lo sguardo puntato altrove.«Zitta gallina!»
Come mi ha chiamato?«Sei un cretino!»

«Guarda tu stessa.»Il mio appartamento è ridotto male,tutti i mobili sono rovinati,chi è stato?

«Oh mio Dio...»Caleb mi si para davanti.«Resta qui...»
Ritorna poco dopo con un espressione preoccupata.«Che succede?»
«Non puoi restare!»
«Perché?»Cerco di sorpassarlo ma me lo impedisce.

«Caleb fammi passare!»
«No Zoe per una buona volta...ascoltami!»
Gli rifilo una gomitata,entro nella mia camera da letto sulla spalliera c'è una scritta in rosso.

HAI LE ORE CONTATE PUTTANA!
Tremo dalla testa ai piedi,solo lui può averlo​ fatto.
«Cazzo hai testa dura!Ti avevo det-..»Caleb sospira,sfiora il mio viso..con dolcezza.Scoppio a piangere come una bambina,buffo no?L'uomo che mi ha strappato il cuore,ora mi sta consolando.

Buon pomeriggio a tutti =) cosa ne pensate?Un bacio Simona

CALEB Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora