Sotto lo stesso cielo

2.2K 138 6
                                    


Claudio

"La felicità è reale solo se condivisa"

Dopo aver pranzato sul pontile immerso nel blu del lago, Claudio decise di fare un giro nel centro storico per poi affrontare il viaggio verso casa. Avrebbe aperto il bar verso le 18.00, nonostante fosse domenica perché voleva distrarsi un po' facendo ciò che più amava.

Quella mattinata a Garda lo aveva turbato ma si era schiarito le idee: si era reso conto di non aver mai cercato altro nella sua vita oltre quello che si era sudato e guadagnato. Si sentiva soddisfatto di tutto ciò che aveva perché era cosi che si immaginava la sua vita da ragazzino, ma a 30 anni hai più tempo per pensare e arrivi alla conclusione che non è tutto. A 30 anni ti rendi conto che vorresti tornare a casa da lavoro e raccontare a qualcuno la tua giornata, lamentarti o dirti compiaciuto di come si è svolta. A 30 anni scopri che saresti pronto a sconvolgere la tua vita: senti proprio il bisogno di fare spazio nell'armadio, aggiungere un piatto a tavola, un altro cuscino sul letto, una tazzina per il caffè e una per il latte nella credenza, iniziare a pensare per due, condividere una pizza, una moka, un letto e addirittura la vita con un'altra persona. A 30 anni scopri semplicemente che ti manca l'Amore. Ma Claudio non l'aveva ancora trovato, o almeno non l'aveva mai cercato. Non aveva incontrato nessuno che gli facesse seriamente pensare tutto ciò, ma l'avrebbe aspettato, sapeva che prima o poi sarebbe arrivato.

Mario

Stazione di Verona Porta Nuova, ore 15.30

Finalmente a Verona! Io, Dafne e Marco siamo appena usciti dalla stazione e qui il tempo è una meraviglia. Per essere l'inizio di giugno si sta veramente bene. Chiamiamo un taxi che ci porterà all'indirizzo che Tomaso mi ha scritto: via Bosco Trite, Castiglione (VR), 37132, Villa Araldica.

Appena comunico l'indirizzo al tassista, esordisce dicendomi : -"Ah siete ospiti degli Araldica? Scusate se mi intrometto ma sono una famiglia molto nota a Verona."

-"Li conoscete?" rispondo io perplesso.

-"Ovviamente. Chi non li conosce. Sono una delle famiglie più facoltose del paese. Villa Araldica, dove siete diretti, è la loro".

Rimango alquanto interdetto per tutte quelle notizie insieme, ma sono deciso a saperne di più e quindi continuo ad estorcergli informazioni.

-"Noi siamo qui per Tomaso e Ginevra, siamo gli organizzatori del loro matrimonio".

-"Tomaso si sposa? Oh che bella notizia. E' un bravissimo ragazzone, lo conosco da quand'era piccolo. Nonostante le possibilità della sua famiglia è comunque diventato un grande uomo con i piedi piantati saldamente a terra."

-"Lo conoscete di persona?" riprendo a dirgli.

-"Certamente, è sempre a Verona. E' un grande imprenditore e il padre gli ha lasciato una gran bella eredità. Rimarrete stupiti da Villa Araldica".

Dopo un paio di sguardi stupiti con Dafne, il dialogo termina nonostante la mia crescente curiosità. Ma sono troppo stanco dal viaggio per continuare, tanto scoprirò tutto tra mezz'ora.

Il tassista attraversa un lungo viale alla fine del quale si erge un enorme cancello di ferro battuto. "Villa Araldica" è scritto a caratteri cubitali sulla destra. Siamo arrivati e non sto più nella pelle. Scendiamo dal taxi, paghiamo e vediamo il cancello aprirsi lentamente davanti a noi scoprendo così un giardino immenso che lascia intravedere una struttura di muratura di tufo infondo. E' tutto curato e in ordine. Attraversiamo il giardino increduli di dove ci siamo imbattuti e, una volta arrivati davanti alla villa, un ragazzo molto alto, moro ed elegante ci viene incontro e ci accoglie.

Tutto quello che pensavo potesse bastarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora