"e appoggiati a me che se ci dovesse andar male cadremo insieme, e insieme sapremo cadere"
21 agosto
Mario
Questa notte la sto passando a rigirarmi nel letto dopo aver constatato che sotto le mie carezze Claudio si è completamente addormentato. Fisso il suo petto alternare i suoi respiri mentre il suo braccio mi cinge forte la vita. E' come se volesse tenermi stretto, fermo sotto le sue grandi braccia per paura che io possa scappare. Sono sicuro che Claudio non vuole che io vada via. In questi giorni di ferie ha cercato in tutti i modi di distrarsi, di non fermarsi un attimo a pensare, è riuscito a organizzarmi cose folli soltanto per dimostrarmi quanto ci tiene a me e il suo messaggio è arrivato forte e chiaro. Ma non è questo il punto. So che sono importante per lui, gli credo quando mi dice che sono l'unico che gli fa mancare il respiro ma che lo riempie di battiti. Gli credo perché è impossibile non farlo: i suoi occhi parlano per lui anche quando non pronuncia una parola. Tantissime volte da quando lo conosco sono riuscito a capire che volesse dirmi qualcosa e a tratti sapevo anche cosa soltanto fissandogli quel mare verde smeraldo che si porta negli occhi. Gli occhi, si, ci hanno fregato dal primo sguardo. Possiamo cercare con tutte le forze di nasconderci, ma loro esprimono al meglio ciò che nemmeno noi sappiamo di volere. Non so quanto possa essere stato un bene non parlare della mia partenza, della nostra lontananza geografica, ma sicuramente ci ha fatto del bene in questi due mesi. Ma invece, sono sincero, stanotte mi sta distruggendo. Non ci siamo confrontati, non so Claudio cosa ne pensa, non so se vuole rinunciare alla nostra storia e se quindi questa è l'ultima notte che passo facendomi stringere dalle sue braccia o se vuole continuare nonostante quest'ostacolo che troppo presto si è messo sulla nostra strada. Preso da mille pensieri riesco finalmente a prendere sonno, ma dura molto poco. Sono circa le cinque del mattino quando Claudio toglie il suo braccio dal mio corpo e, come sempre, si alza e si appoggia alla finestra di quella che è oggi la nostra camera aspettando che il Sole sorga. Lo rilassa, lo fa sentire vivo, è un qualcosa che lo stacca dalla realtà, dai pensieri. E io resto a fissarlo ogni mattina da questo letto ed è la stessa cosa che faccio anche oggi, attento a non farmi vedere sveglio. Non voglio che si senta osservato, non voglio entrare in quest'appuntamento così intimo che ha con l'alba ogni giorno. Ho scoperto tante cose della vita di Claudio da quando lo conosco, ma conoscere le abitudini quotidiane come può essere restare a fissare un'alba è un qualcosa di tanto privato che soltanto chi l'ha visto dormire conosce e io mi sento privilegiato di essere a conoscenza di questo lato di Claudio, la parte romantica e malinconica e non esuberante ed eccentrica come lo è il resto della giornata. Perché sono convinto che di giorno puoi essere chi vuoi, puoi dimostrarti per come vuoi, ma è la notte che ti frega, è lì che vengono fuori i tuoi reali sentimenti, le tue emozioni. E oggi so per certo che conosco di Claudio la sua parte più intima, quella che ha voluto spontaneamente mostrarmi, quella che mi intenerisce e mi rende vulnerabile, quella che mi stringe il cuore e mi svuota lo stomaco. Voglio restare qui con te Claudio, ma non posso. La mia vita è iniziata a Roma, tutto di me è rimasto lì. Ma oggi lascerò un qualcosa di mio anche qui con te: il mio cuore e prima o poi dovrò venire a riprendermelo.
Claudio
Mi costringo a restare appoggiato a questa finestra ancora per un po'. Passo il mio sguardo dal cielo a Mario e non so cos'è più bello tra i due. Questo tempo è passato evitando discorsi che avrebbero fatto troppo male, ma il tempo non evita nessuno e il nostro è arrivato. Oggi Mario dovrà tornare a Roma e io non so come andare avanti qui. Ricomincia la mia routine tra il bar e casa, ma la cosa che più mi spaventa è non vedere più Mario al mio ritorno, non aprire l'armadio ed essere assalito dall'odore dei suoi vestiti, ritornare a fare di nuovo la doccia da solo e riscaldare da solo l'altra parte del letto. La cosa che più pesa è non sapere quando tutto ritorni alla normalità, quando Mario torni di nuovo qui, a far presenza tra queste mura, in questo letto, nella mia vita.
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Tutto quello che pensavo potesse bastarmi
FanficClaudio, una vita piena, apparentemente completa. Cos'è che gli manca? All'età di 30 anni si rende conto di non aver nessuno con il quale condividere le sue gioie e i suoi tormenti. Ha però delle responsabilità e per questo ha maledettamente paura d...