Occhi dentro occhi

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Claudio

"Perfect Wedding" di Mario Serpa, via del Corso, 000186 Roma.

Ho appena il tempo di assimilare le informazioni lette quando una voce mi risponde:

–"Pronto? Chi è che parla?"

Non so esattamente cosa dire, sono un po' stordito da quanto ho letto: Mario Serpa, Roma. E' un'agenzia gestita da un uomo e io non me lo aspettavo assolutamente. E poi Roma? Quella ragazza mi ha preso in giro? Com'è possibile che stiano qui se l'agenzia ha sede a Roma?

-"Ehm.. si ciao, sono Claudio. Non so se sei tu la ragazza che è venuta al mio bar oggi pomeriggio. Mi è stato lasciato questo biglietto da visita e mi è stato detto di richiamare."

-"Con chi hai parlato oggi pomeriggio? Non ero io." Mi risponde cortese la voce femminile molto diversa da quella che ho ascoltato al bar.

-"Non so il suo nome, ha appena voluto sapere il mio. Era una ragazza mora, mi ha parlato del matrimonio degli Araldica e mi ha offerto di parteciparvi come bartender visto che sono titolare di un bar in centro a Verona. Se non c'è fa niente però, magari richiamo.." Dico riluttante, quasi in imbarazzo perché non so veramente cosa dire.

-"Ahhh forse parli di Dafne. Eh si, è un caso perso, nemmeno il suo nome ti ha detto pensa un po'!" e scoppia a ridere. -"Ora te la passo, è qui con me."

-"Oh grazie, grazie mille e scusa per averti rubato del tempo." Dico veramente dispiaciuto.

-"Ma cosa, stai tranquillo. A presto spero"

Aspetto qualche secondo e la ragazza dagli occhi vispi finalmente si degna a rispondermi.

-"Claudio? Hai richiamato finalmente. Pensavo non avessi preso veramente in considerazione la mia proposta. Sono veramente felice. Cos'hai deciso? Si accettano solo risposte positive eh." E la sento sghignazzare.

E' impossibile stare arrabbiati almeno un po' con lei perché non mi ha detto neanche il suo nome per poterla cercare e quindi, sorridendo, prendo subito a rispondere: "Si, sono io. Almeno il tuo nome potevi dirmelo, sono passato da rincoglionito con la tua amica."

-"Stai tranquillo, Vale è innocua. Allora? Dai, sono curiosa. Cos'hai deciso? Verrai, vero?"

-"Va bene" dico arrendendomi perché so che non ho altra via d'uscita prima che questa ragazza mi ammazzi, o semplicemente perché, infondo, per qualche assurdo motivo, a quel matrimonio sento di dover esserci anch'io.

5 giugno, Verona

Il lunedì mattina è sempre un gran casino: mi sveglio alle 6, vado a correre una mezz'oretta, torno a casa, faccio la doccia e vado ad aprire il bar. Verso le 14 ho appuntamento con Dafne a Villa Araldica, quindi cerco di fare tutto il possibile per anticiparmi ed essere lì puntuale. La mattinata al lavoro passa tranquillamente tra cornetti e caffè fino a quando alle 13 chiudo e vado a farmi una doccia. Ho appena il tempo di mangiare un panino che subito mi metto in viaggio verso Castiglione. Non dista molto da qui, appena mezz'ora, ma negherei a me stesso dicendo che non sono un po' in ansia e al tempo stesso entusiasta di tutto ciò. Sento l'adrenalina salire sempre di più e una stretta allo stomaco che non ho mai provato prima: l'ansia mi sta divorando e non so nemmeno il perché. Dovrei essere tranquillo perché ho conosciuto Dafne e questa ragazza mi ispira veramente serenità, ma non so chi altro ci sarà e questo mi destabilizza molto. Mi costringo a rilassarmi altrimenti sarò costretto a fermarmi a causa del tremore che non mi spiego assolutamente, quindi metto su un po' di musica. Gli ultimi 10 minuti li passo convincendomi che andrà tutto bene.

Tutto quello che pensavo potesse bastarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora