Claudio
Qualche giorno fa sentii Dafne e ci accordammo per vederci nel pomeriggio a villa Araldica. E' passato più di un mese e non ho più notizie di Mario da quando girò le spalle e se ne andò lasciandomi a pochi passi dal mio bar. In tutto questo tempo ho cercato di comprenderlo e di giustificare il suo gesto e l'unica spiegazione possibile che mi sono dato è che ha voluto lasciare che io decidessi, che io facessi i conti con me stesso e con quello che provo. So che non teme che io non provi niente per lui, ma vuole che io me ne renda conto. Tutto questo tempo mi è servito per capire, per comprendere fino in fondo ciò che voglio, ciò che mi manca, accettare finalmente che tutto quello che pensavo potesse bastarmi in realtà è incompleto, manca la parte più importante in questo puzzle che è la mia vita, e l'ultimo pezzo è nascosto nel cuore di Mario, devo soltanto raggiungerlo e convincerlo a condividerlo con me. Ho voglia di sentirmi completo e lui è l'unica persona che può aiutarmi.
Sono agitato, trascorro il tempo in auto a tamburellare sul volante per non perdere il controllo. Arrivo in pochissimo tempo, parcheggio ed entro. Attraverso il giardino e vedo in lontananza Dafne che mi saluta con un gesto della mano. Mi invita ad entrare ed è la prima volta che vedo la villa all'interno. E' veramente poco esprimere con parole l'eleganza e il gusto che questa dimora rappresenta. E' quasi tutto preparato e non c'è mai stata così affollata da quando la frequento. C'è un'impresa di pulizie, il fioraio che è immerso tra fiori d'arancio, tulle e vasi bianchi enormi da preparare, Valentina che va avanti e indietro e Dafne che mentre mi parla appende le ultime lucine bianche agli alberi chiedendomi una mano.
-"Allora Cla', come stai?"
-"Sto bene, qui siete immersi nei preparativi. Sembrava un secolo e invece il tempo è volato e dopodomani finalmente tutto si svolgerà." Dico sorridendo, e il mio pensiero non può che andare a Mario, al suo buon gusto e al fatto che si è circondato di veri professionisti, gente che fa tutto ciò con amore e passione, che non si limita ad "accontentare" le persone ma che vuole renderle felici.
-"Eh si, sono stati mesi veramente complicati, certe volte sono stata tentata a tornamene a Roma, stare qualche giorno là in tranquillità, ma è il mio dovere e non posso tirarmi indietro soltanto perché è complicato." Mi dice sinceramente e incasso la frase, una verità che mi rimane dentro e decide di torturarmi per il resto del tempo che rimango lì, in attesa di capire dov'è Mario.
-"Hai ragione, non bisogna mai rinunciare a qualcosa soltanto perché richiede coraggio." Dico con fin troppa malinconia.
-"E' successo qualcosa Claudio? Ma che avete tutti ultimamente?" Mi dice stupita dalla mia reazione alla sua frase.
-"No niente." E mi affretto a cambiare discorso: -"Allora, perché sono qui? In cosa posso rendermi utile?"
-"Ah giusto, allora Mario mi ha detto di farti venire qua per decidere i drink e i cocktail da preparare, tutto ciò di cui hai bisogno giovedì. Avremmo deciso di mettere la tua postazione poco distante dal Dj, così la gente beve e balla. Niente di super alcolico, una via di mezzo. Tu te ne intendi ovviamente, quindi ci fidiamo di te." Dice sorridendomi, con quell'entusiasmo anche per le piccole cose che ultimamente invece io ho perso l'abitudine di avere.
-"E Mario? Dov'è? Perché non è qui?" chiedo soffermandomi soltanto sulla prima parte del suo discorso.
-"Mario ha avuto fretta stamattina di andare con Tomaso a scegliere i vini giù in cantina. Ha affidato a me questo compito, quindi dovrai dirmi tutto ciò che ti serve. Non sei contento che ci sia io a organizzarlo con te? O preferivi Mario?" Mi dice un po' delusa.
-"Ma no, è la stessa cosa. Ero curioso di sapere dov'era, tutto qui." Dico amaramente. Ho paura che non mi abbia voluto incontrare apposta. Forse ci è rimasto male perché non l'ho più chiamato da quel giorno? Ma come avrei potuto, non avevo la più pallida idea di cosa dirgli.. avevo bisogno di capire, di sentirmi pronto. E se ha deciso di rinunciarci?
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Tutto quello che pensavo potesse bastarmi
FanfictionClaudio, una vita piena, apparentemente completa. Cos'è che gli manca? All'età di 30 anni si rende conto di non aver nessuno con il quale condividere le sue gioie e i suoi tormenti. Ha però delle responsabilità e per questo ha maledettamente paura d...