"Emma... Mi dispiace." ancora, ancora, ancora.
Mi chiedevo per quanto tempo sarei riuscita a resitere.Era forse la decima volta, la ventesima, che ricapitava.
Beveva, tornava a casa, faceva lo stronzo, e fino a che non scoppiavo in lacrime non demordeva.E io mi abituai, cominciai a smettere di piangere, cominciai ad ignirarlo, eppure insisteva, fino a che in preda da una crisi di nervi non scoppiavo in lacrime.
"Mattia, Basta!" urlai spingendolo lontano da me.
Era passata una nottata intera dal nostro litigio ed io non avevo chiuso occhio.
Mi ero barricata in camera, in lacrime e mi ero svegliata la mattina con quella fottutissima nausea che ormai mi accompagnava quasi tutti i giorni."Sei sparito tutta notte! Dopo avermi ancora una volta devastata, hai preso e sei sparito. Ancora!" continuai, ormai in preda alla furia.
"Io ti amo!" urlò passandosi una mano sul viso."Mi ami eh? E questo? Questo chi te lo ha fatto, innamoratissimo e fedelissimo Mattia?!" urlai notando solo in quel momento una chiazza violacea sulla sua clavicola, che scoprii completamente con una mano, sentendo la rabbia montarmi dentro.
Sara mi stringe la mano e sorride, mentre, ormai in iperventilazione, non attendo altro che vedere il mio bambino.
"Emma, per quanto ancora dovrò riprenderla?" ancora una volta il solito rimprovero. Non ci posso far molto.
"Lei è troppo magra. Deve mangiar di piú e sforzarsi di meno. Ormai il feto è di quattro mesi, dovrebbe star piú attenta." mi mordo la lingua per star zitta e sospiro.Voglio fare questa dannata ecografia!
"Mi impegnerò di piú." affermo tentando di essere il piú convincente e meno scocciata possibile.
Infondo ha solo ragione."Direi di cominciare. Che dice? Il sesso lo vuole conoscere?" mi domanda spalmandomi quel fastidiosissimo gel congelato sul ventre.
"Sí." affermo non riuscendo a nascondere l'emozione nella voce.L'ecografo passa sul mio ventre e nel vedere il mio bambino mi emoziono ancora.
<Lo avresti mai detto che saresti diventata madre, di un uomo che non meriterebbe un briciolo del tuo amore? Lo avresti mai detto che saresti rimasta sola? Che avresti perso tutti i tuoi beni? Hai solo Sara, Emma! Solo lei e il tuo bambino.>
"Questo è il battito della sua femminuccia." mi annuncia la dottoressa e scoppio in lacrime.
Una bambina. Avrò una bellissima bambina.
Sara mi stringe la mano, gli occhi lucidi; mi chiedo a come sarebbe se Mattia fosse qui. Come sarebbe se Francesca fosse qui. Come sarebbe se mia madre fosse qui.Per un attimo la mano di Mattia stringe la mia, gli occhi sono pieni di lacrime, come i miei. Con una mano mi accareazza il viso, si morde le labbra, è felice almeno quanto me.
"Ti amo." mi bacia la fronte, portando subito dopo lo sguardo sul monitor.
L'amore della mia vita è felice di essere il padre di mio figlio, mi ama, nonostante tutto mi ama.Solo che questo non è vero.
Quella a stringermi al mano è Sara, il mio angelo custode.
Ed è felice, ha le lacrime agli occhi.
Le devo così tanto..."Ci vediamo tra un mese allora." mi sorride la dottoressa ed annuisco uscendo assieme a Sara.
"Come la chiamerai?" domanda eccitata.
"Non lo so. Però so chi voglio chiamare." affermo, Sara mi guarda qualche secondo, sorridendomi poi apprensiva.Mi manca, da morire. Ho sbagliato, sono sparita, mi sono comportata davvero male, ma sono così pentita.
So che ora sarebbe felice, felice per me. So che mi starebbe al fianco, mi sgriderebbe per il mio comportamento, ma non per quello nei suoi confronti, piuttosto per quello da cattiva 'mammaingravidatairresponsabile'.Mi tremano le mani e mi chiedo se le parole mi usciranno dalla bocca, che ora è così secca.
Ho bisogno d'acqua, non credo di avere il coraggio e la faccia tosta di fare quello che sto per fare.
Eppure glielo devo. Deve sapere che diventerò madre. Le devo troppo per non dirglielo e se vorrà potrà esserne partecipe, ma se non vorrà lo capirò.
Andiamo Emma.
"Pronto?" il cuore batte all'impazzata.
"Pronto?" ho sento così tanto la sua mancanza.
"Pronto?!" insiste, perché le parole non mi escono di bocca?
"Se è uno scherzo ho..." andiamo Emma, muoviti prima che ti attacchi in faccia!
"Sono io..." sussurro talmente piano che temo non potrà sentirmi.
"E-Emma?" la voce sembra farsi più flebile. Sta per piangere. Quanto mi odio per questo.
"Sono io." ripeto, come se non sapessi dire altro.
HEYY!
ECCOMI DOPO TANTISSIMO TEMPO.
SCUSATE IL RITARDO E IL CAPITOLO CORTO E BRUTTINO.
MI MANCAVANO LE IDEE E IL TEMPO. MI SCUSO TANTISSIMO.
SPERO DI POTER PUBBILCARE MOLTO PRESTO.
NE APPROFITTO PER RINGRAZIARVI DEI 20K SUPERATI. SONO DAVVERO MOLTO FELIVE ED ORGOGLIOSA❤
GRAZIE💕
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CHE SIA TU
FanfictionLo guardavo negli occhi e mi innamoravo ogni secondo di più. Sembrava così surreale averlo, poterlo vivere per davvero. Quanto avevo desiderato quel momento non si può spiegare. Ti ho urlato il mio amore in un mattino, guardandoti negli occhi. È sta...