"Sara, è normale che d'improvviso io abbia troppa voglia di cetriolini sott'aceto?" domando entrando in cucina, dove trovo una copia della mia ecografia attaccata al frigo con un magnete.
"Sì, anche io quando ero incinta avevo voglie assurde." mi sorride, tornando con lo sguardo su i fornelli.
"Dovevi essere davvero bella con il pancione..." dissi, abbassando piano lo sguardo verso la mia bimba.
"Tutte le mamme con il pancione sono bellissime. Il viso sembra sempre un po' stanco, e esteticamente parlando non abbiamo la pelle bella di prima ma è la luce negli occhi che ci rende meravigliose, quel pancione enorme..." si avvicina a me, spegnendo il fuoco.
"Tu invece Emma cara sei la mamma più bella e forte che io abbia mai visto." mi accarezza il viso, lasciandosi sfuggire una lacrima per via dell'emozione.
"Non ti meriti nessuna delle cose che ti sono successe..." sussurro, sentendo le lacrime salirmi in gola.
"Amore nemmeno tu le meriti, ma la vita è ingiusta. Ma ora io sto bene, soprattutto grazie a te e a questa bambina che mi riempite il cuore di gioia."-"Ma se ti deprimo ogni volta piangendo per Mattia!" ridacchio, lasciandomi sfuggire una lacrima. Dannati ormoni.
"Emma, tu sei più forte e vivace di quanto tu stessa possa immaginare, sei una donna meravigliosa e mi auguro che la tua famiglia diventi una famiglia, con l'amore della tua vita al tuo fianco." dice abbracciandomi e scoppiando in lacrime.
"Sara sei la donna migliore che conosca, ti devo tutto." ammetto, sentendo sulla mia pelle il suo cuore grande e puro.
Sara una volta è stata felice, era innamorata, si chiamava Riccardo, erano sposati da un' annetto e si erano fidanzati all'età di quindici anni.
Un amore eterno.
All'età di 25 anni si è sposata con lui e subito è rimasta incinta di una femminuccia, bionda come lei e con gli occhi azzurri del marito.
Hanno vissuto felici, una famiglia perfetta e poi nel giro di pochi istanti tutto è svanito.Un brutto incidente ha portato via a Sara sua figlia e suo marito, lasciandola superstite di una tragedia così grande.
"Oh mamma, andaimo a lavoro, qui stiamo allagando casa!" ride, seguita da me.
"Mannaggia alle tue tempeste ormonali Emma!"-"Bah, sei tu quella che è partita a piangere per prima!"-"Shhh!" mi zittisce lei ridendo.
"Sei pronta per una meravigliosa giornata di lavoro Emmi?"-"Non vedo l'ora!" ridacchio entrando dentro al supermercato.
Ho sempre pensato che chiamarlo supermercato fosse un'esagerazione. Ci lavoriamo io Sara e altre tre persone e la grandezza di questo posto è pari al vecchio salotto a casa dei miei.
"La mia cassiera plurilaureata in economia e marketing incinta è richiesta alla cassa numero tre, arrivano clienti!" mi sussurra in un orecchio, facendomi ridere.
"Vado, vado." sorrido, sbuffando un'attimo dopo: dovrò chiedere a Sara un'uniforme più grande, questa mi sta davvero stretta sul pancione.
"Oh piccola, chissà come sarai bella... Sarai forse come il tuo babbo? Almeno i suoi occhi, gioia, però li voglio!" ridacchio da sola, oggi stranamente di buon umore.
"Mi dispiace così tanto piccola mia, avrei voluto un futuro diverso per te..." sospiro, andando a posizionarmi dietro la cassa.
"E spiegami avevi intenzione di farla nascere senza dirmi nulla?!" sobbalzo, alzando lo sguardo e incontrando i suoi occhi pieni di rabbia.
"Non capisco di cosa tu stia parlando." azzardo, tentando di ignorare il mio cuore che tambura nel petto.
"Vuoi farmi credere di non essere incinta?" la sua voce è fredda, piena di rabbia.
"No, sono incinta Mattia." rispondo a muso duro, chiedendomi da dove abbia preso la forza di parlare.
"Che cazzo stai dicendo?!" urla, facendo accorrere Sara.
"Cosa sta succedendo?" domanda Sara mettendosi in mezzo.
"Che succede?" sento urlare una voce famigliare, Rebecca.
"Matti..." lo chiama lei, piano, sconcertata dalla sua rabbia.
"È incinta Rebecca. È incinta! Mentre io la cercavo come un dannato lei si divertiva a fare l'agente x in fuga. Ma che cazzo ti dice il cervello?!" continua su tutte le furie, io mi guardo attorno, attontita, non sapendo bene dove andare a sbattere la testa.
Sara mi guarda preoccupata, Rebecca sembra sconvolta e Mattia è arrabbiato, ferito.
"Emma, tesoro!" mi chiama Sara, affrettandosi nella mia direzione.
Mattia mi guarda pietrificato, chiamando il mio nome.
Fa improvvisamente freddo.
Heyyyy! Eccomi con un nuovo capitolo! Cosa succederà?! Come l'avrà presa Mattia? Ed Emma?
Volevo chiedervi solo di lasciare un commento al capitolo precedente e naturalmente anche a questo se vi va!
Lo so è un po'corto e non è un granché ma avevo bisogno della suspance hahah.A prestooo💕💋
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CHE SIA TU
FanfictionLo guardavo negli occhi e mi innamoravo ogni secondo di più. Sembrava così surreale averlo, poterlo vivere per davvero. Quanto avevo desiderato quel momento non si può spiegare. Ti ho urlato il mio amore in un mattino, guardandoti negli occhi. È sta...