Capitolo 34

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"Rebe, io sto sicuro che quella era Emma. La sua voce era quella. Altro che Marissa, Erika, Marika o come cazzo ha detto Francesca! Quella era Emma, ho sentito il suo profumo Rebecca!" oh merda.

Mattia è qua che sta parlando al cellulare sotto casa di Francesca, sono passati più di dieci minuti e ancora non si è spostato, cammina avanti e indietro impedendomi di spostarmi da dietro questo cassonetto, per paura che mi possa vedere.

<Su Mattia, muoviti che voglio andare a casa.>

"Io ti giuro che la trovo, fosse l'ultima cosa che faccio! Non ce so' stato mai così vicino e averla sentita dietro quella porta... Nun 'o so Rebe..." la sua voce mi è mancata così tanto e sapere che mi ha riconosciuta mi fa sentire... Meglio.

<Mi sei mancato, amore mio...>

"Si... No... Va bene... Sto qua vicino... Non lo so... Dai cinque minuti e sto la... Ciao teso'." e dopo un interminabile chiamata finalmente, si allontana salendo sulla sua auto, lasciandomi libera di correre dentro alla mia.

Che giornata... Sono passati cinque mesi e mi sembra solo più bello... Si è tinto i capelli come i miei ed è davvero bellissimo così.

Nonostante tutto mi è mancato come l'aria, e vederlo, sentire la sua voce... Mi tremano le gambe.

Per pochi istanti sono riuscita a guardargli quei bellissimi iridi verde-azzurro e come ogni volta mi sono persa nei suoi occhi profondi, come se nulla fosse successo.

Occhi profondi...

Ricordo di aver definito così i suoi occhi la prima volta circa un'anno fa.

Ero ubriaca fradicia quella sera e Mattia non era da meno, anzi, credo che in realtà lui di quella notte non ricordi assolutamente nulla.

Quella sera ci eravamo incontrati alla stessa discoteca e lui stava ballando, o meglio: era in procinto di accoppiarsi, con un ragazza mora, dai lunghi capelli, perfettamente lisciati e colorati sulle punte di turchese. Certo, scelta piuttosto audace, ma quella tinta era perfettamente in linea con i suoi occhi grandi e tondi dello stesso colore.

Era una ragazza davvero bella: il fisico era magro e perfettamente esaltato da un completino pantalone e maglietta, davvero piuttosto carino.

Le gambe lunghe si incrociavano a quelle di Mattia, che completamente ubriaco, affondava la testa tra i suoi capelli, contro il suo collo, lasciandovi baci caldi, aveva di voglia di sesso.

CHE SIA TUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora