"Rebe, io sto sicuro che quella era Emma. La sua voce era quella. Altro che Marissa, Erika, Marika o come cazzo ha detto Francesca! Quella era Emma, ho sentito il suo profumo Rebecca!" oh merda.
Mattia è qua che sta parlando al cellulare sotto casa di Francesca, sono passati più di dieci minuti e ancora non si è spostato, cammina avanti e indietro impedendomi di spostarmi da dietro questo cassonetto, per paura che mi possa vedere.
<Su Mattia, muoviti che voglio andare a casa.>
"Io ti giuro che la trovo, fosse l'ultima cosa che faccio! Non ce so' stato mai così vicino e averla sentita dietro quella porta... Nun 'o so Rebe..." la sua voce mi è mancata così tanto e sapere che mi ha riconosciuta mi fa sentire... Meglio.
<Mi sei mancato, amore mio...>
"Si... No... Va bene... Sto qua vicino... Non lo so... Dai cinque minuti e sto la... Ciao teso'." e dopo un interminabile chiamata finalmente, si allontana salendo sulla sua auto, lasciandomi libera di correre dentro alla mia.
Che giornata... Sono passati cinque mesi e mi sembra solo più bello... Si è tinto i capelli come i miei ed è davvero bellissimo così.
Nonostante tutto mi è mancato come l'aria, e vederlo, sentire la sua voce... Mi tremano le gambe.
Per pochi istanti sono riuscita a guardargli quei bellissimi iridi verde-azzurro e come ogni volta mi sono persa nei suoi occhi profondi, come se nulla fosse successo.
Occhi profondi...
Ricordo di aver definito così i suoi occhi la prima volta circa un'anno fa.
Ero ubriaca fradicia quella sera e Mattia non era da meno, anzi, credo che in realtà lui di quella notte non ricordi assolutamente nulla.
Quella sera ci eravamo incontrati alla stessa discoteca e lui stava ballando, o meglio: era in procinto di accoppiarsi, con un ragazza mora, dai lunghi capelli, perfettamente lisciati e colorati sulle punte di turchese. Certo, scelta piuttosto audace, ma quella tinta era perfettamente in linea con i suoi occhi grandi e tondi dello stesso colore.
Era una ragazza davvero bella: il fisico era magro e perfettamente esaltato da un completino pantalone e maglietta, davvero piuttosto carino.
Le gambe lunghe si incrociavano a quelle di Mattia, che completamente ubriaco, affondava la testa tra i suoi capelli, contro il suo collo, lasciandovi baci caldi, aveva di voglia di sesso.
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CHE SIA TU
FanfictionLo guardavo negli occhi e mi innamoravo ogni secondo di più. Sembrava così surreale averlo, poterlo vivere per davvero. Quanto avevo desiderato quel momento non si può spiegare. Ti ho urlato il mio amore in un mattino, guardandoti negli occhi. È sta...