8. Harry non cede

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Harry era seduto sul letto della sua stanza nel palazzo di Louis e i suoi occhi erano fissi nel vuoto e asciutti, dato che aveva versato tutte le lacrime possibili e immaginabili.

Si sentiva il cuore lacerato e distrutto e, soprattutto, si sentiva tradito.

Tradito, non tanto da Louis che aveva sì mentito, non si sa come a Zeus, ma che aveva rivelato solo il suo carattere subdolo e calcolatore.

Si sentiva tradito soprattutto da sua madre e da Persio che non gli avevano creduto.

Certo, c'erano le immagini nella mente di Louis, ma quelle si potevano creare forse apposta, ma lui non si capacitava che il suo fidanzato non gli avesse dato neppure la possibilità di spiegarsi.

Sua madre, poi, l'aveva abbandonato nelle mani di un mostro e lui avrebbe preferito morire piuttosto che stare in quel posto scuro e lugubre.

Venne distolto dai suoi pensieri dell'apparizione di una porta nel muro della stanza.

Essa si aprì e apparve uno dei ripugnanti servitori del dio degli Inferi che portava un vassoio con il cibo.

Senza dire una parola, forse perché non ne era capace, lasciò quanto aveva in mano sul tavolo e se ne andò.

Harry si alzò dal letto e si avvicinò al vassoio, perché, anche se non voleva ammetterlo, aveva fame.

Quando però vide i piatti, provò solo disgusto.

Tutti i cibi erano scuri e dall'aria quasi non commestibile e perfino l'acqua non appariva limpida come era quella che si trovava sull'Olimpo.

Harry, quindi, tenendosi la fame, si risedette sul letto e fissò il vuoto davanti a sè, dato che non c'era nemmeno una finestra attraverso cui guardare.

" Perché non mangi?"

Sapeva a chi apparteneva la voce, ma non si girò e non rispose.

" Comportandoti così, rendi solo le cose più difficili. Io potrei darti tutto quello che vuoi, se solo ti mostrassi un po' più gentile con me!"

Harry continuò a non rispondere e Louis si alterò come al solito.

Gli si sedette accanto e con rabbia gli voltò la testa tirandola per i capelli.

" Non sopporto le persone che mi ignorano, non le sopporto! Sai che potrei farti molto male? Vuoi che mi comporti con te con violenza?" urlò.

Harry lo fissò negli occhi quasi con sfida e non abbassò lo sguardo.

Louis allora lo gettò sul letto e sparì in una nuvola di fumo.

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