Louis apparve sull'Olimpo avvolto in una densa nebbia, in modo che nessuno si potesse accorgere della sua presenza.Si aggirò furtivamente per le strade, stando attento a non incappare in suo fratello Zeus, perché lui, nella sua infinita onnipotenza, avrebbe sicuramente individuato la sua figura.
Passò accanto alle dimore di molte divinità e alla fine raggiunse un fitto boschetto che si trovava accanto ad un limpido ruscello.
Sentì il rumore di varie persone che correvano e poi, in seguito, degli scoppi di risa.
Si avvicinò e notò un gruppo di ragazze, vestite con corte tuniche velate, che si lanciavano una palla.
Stava per andarsene quando i suoi occhi si posarono su una figura diversa dalle fanciulle, una figura maschile.
Si trattava di un giovane, non più vecchio di vent'anni, incredibilmente bello e affascinante.
Era alto, con un corpo longilineo e lunghe gambe ben tornite.
Una cascata di ricci del colore delle castagne gli cadeva sulle spalle e incorniciava un volto dalla bellezza perfetta.
In mezzo a tanto splendore spiccavano due fenomenali occhi verdi contornati da un folto ventaglio di ciglia scure.
Louis si disse che una creatura così bella doveva essere sicuramente figlia di una divinità, ma, essendo lui sempre lontano dall'Olimpo, ignorava le sue origini.
Lo osservò ancora a lungo e poi, con sommo piacere, notò che le ragazze che fino ad allora avevano giocato con lui lo salutarono e si tuffarono nel ruscello, svanendo subito in mezzo alla corrente.
Louis capì che si trattava di ninfe, di ninfe di fiume.
Il ragazzo sconosciuto, nel frattempo, rimasto solo, si sedette sull'erba del prato che si stendeva davanti al corso d'acqua e cominciò a raccogliere alcune margherite.
Le intrecciò fra loro e creò una coroncina che si pose in testa, in mezzo ai ricci.
Louis iniziò ad ardere di desiderio per il giovane sconosciuto e decise che doveva essere suo.
Sapeva benissimo che una creatura così solare non l'avrebbe mai seguito spontaneamente, così decise di usare i suoi poteri.
Puntò il proprio scettro verso il punto il cui il ragazzo era seduto e vi incanalò tutto il suo potere.
All'improvviso si aprì una voragine nella terra e il giovane venne inghiottito.
Il baratro si richiuse subito dopo senza lasciare alcuna traccia, Louis stirò le labbra in una specie di sorriso e scomparve.

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Ad Inferos...
FanfictionOcchi azzurri freddi e glaciali, viso affilato e mai sorridente, voce acuta e penetrante, questo era Louis, il dio dei morti, il dio degli Inferi. Abituato a convivere con urla e lamenti, assuefatto al dolore e alla sofferenza, avvezzo a punire e a...