Harry rimase da solo per molto tempo, accompagnato da forti dolori alla pancia.La cosa che però lo preoccupava di più era il fatto che non sentiva più muoversi il bambino.
Aveva freddo e sete e si sentiva solo e ormai senza alcuna speranza di salvezza.
Era stato uno stupido a fidarsi di Dolos, ma ormai non poteva più farci nulla...era condannato.
All'improvviso, infatti, sentì l'eco di voci gracchianti e il rumore inequivocabile di qualcuno che si stava avvicinando.
Nel giro di pochi minuti apparvero, dall'imboccatura di uno stretto corridoio, due figure alte e orripilanti.
Si trattava proprio delle famigerate Arpie...
I loro corpi erano quelli di grossi uccelli scuri, mentre il volto era di donna.
Avevano occhi spiritati ed emanavano un fetore quasi insopportabile.
Una di loro si accorse subito di Harry e, dopo aver chiamato la compagna, gli si avvicinò in modo sgraziato.
" Aello, sorella cara, guarda cosa abbiamo qui!" disse una con una voce stridula.
" Ocipele, non so se crederci o meno. Sembra un ragazzo, sano e soprattutto in carne!" rispose l'altra.
Aello gli toccò la pancia con una zampa e Harry si ritrasse contro il muro più che poté.
" È incinto! Io adoro la carne dei neonati! Questo poi non è ancora venuto al mondo, quindi sarà ancora più morbido e saporito!" gracchiò ghignando.
Il povero ragazzo avvolse le braccia intorno alla pancia e cercò di proteggerla in qualche modo.
" Crede che potrà salvarsi da noi!" risero le Arpie in modo sguaiato, dandosi colpi con le ali.
" Vi prego, abbiate pietà ..." cercò di convincerle Harry, ma non ottenne nulla se non delle parole poco lusinghiere da parte dei due mostri.
Allora, abbassò gli occhi, si accarezzò la pancia e sussurrò:
" Mi dispiace amore mio, mi dispiace...
Non sono stato capace di proteggerti, scusami...avrei tanto voluto vedere il tuo viso, tenerti in braccio e cullarti.
Non avere paura, ci sono io con te, ti prometto che non sentirai dolore, te lo prometto..."Aello alzò gli occhi al cielo esasperata, afferrò Harry per i capelli e lo strattonò verso di sè.
Sollevò un artiglio, glielo puntò alla gola, pronta a conficcare le sue unghie nella morbida pelle del collo, ma una voce la fece fermare.
" Staccati da lui immediatamente o ne pagherai le conseguenze..."
Harry riconobbe la figura di Louis e per il sollievo svenne.
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Ad Inferos...
FanfictionOcchi azzurri freddi e glaciali, viso affilato e mai sorridente, voce acuta e penetrante, questo era Louis, il dio dei morti, il dio degli Inferi. Abituato a convivere con urla e lamenti, assuefatto al dolore e alla sofferenza, avvezzo a punire e a...