Why do I stay?

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Quando non sai più qual è il tuo luogo, a chi appartieni, e sopratutto, chi sei, a chi ti rivolgi?

Quella sarebbe stata la mattina che avrebbe cambiato la mia vita perchè poche ore dopo il mio risveglio, mi sarei trasferita a New York con la mia "nuova famiglia".
Avevo scoperto dell'esistenza di mio padre, solo il mese prima, fino a quel momento mi era stato detto da mia madre, che ero stata il frutto di una relazione tra "adolescenti immaturi" e che quindi sarebbe stato inutile cercarlo perché lei aveva saputo che si era creato una nuova famiglia, in una nuova città, lontana da noi, ma la mia testardaggine, presente in tutto ciò che facevo nella vita, mi spinse a cercarlo ugualmente, contro il volere di mia madre.
Proprio per questo ho preferito cambiare aria e ad allontanarmi dalla mia città natale, Londra, quando il mio stesso padre, che ero riuscita a contattare tramite internet, dopo aver parlato a lungo mi aveva offerto di trasferirmi da lui per "recuperare un po' del tempo perso".
Queste furono le famose parole usate da lui.

Se ero spaventata? si.
Se sapevo cosa mi aspettava? assolutamente.
Andavo avanti alla cieca, volevo provare nuove emozioni, trovare nuovi amici e nuove passioni.
Volevo conoscere la famiglia di mio padre e il fratello che avevo scoperto di avere.
Volevo conoscere anche una nuova versione di me.
Tutto sarebbe cambiato, e all'inizio non sapevo che anche io l'avrei fatto.



Venni bruscamente svegliata dal rumore della sveglia che avevo impostato su telefono la sera prima.
Mi alzai dal letto sbuffando per l'assordante rumore e verificai l'orario, 5:00 A.M.
Avrei avuto il volo alle 7:30, per cui mi sarei dovuta sbrigare a sistemare le ultime cose e correre all'aeroporto.
Molte erano già pronte dalla sera prima.
L'ordine era il mio "punto forte"
Tutto intorno a me doveva avere il suo posto e doveva essere organizzato alla perfezione.

Mi alzai dal letto sbadigliando e alzai le braccia verso l'alto per stiracchiarmi.
Mi chiesi più volte per quale motivo non avessero ancora inventato una macchina del tempo che avrebbe potuto aiutare noi adolescenti a moltiplicare le poche ore di sonno che siamo soliti "soddisfare".

Siate sinceri, c'è veramente qualcuno che dorme almeno otto ore la notte?
Io non ci ho mai creduto.

Andai verso l'armadio e scelsi i vestiti che avrei indossato, una camicetta corta bianca senza maniche e dei jeans a vita alta della Levi's, i miei preferiti.
Mi avviai verso la porta e mi piegai per prendere le scarpe che avevo lasciato lì , la sera prima, le mie amate Converse bianche.
Amavo questo stile semplice da "ragazzina" anche se mi faceva sembrare molto più piccola di quanto in realtà non fossi.

Portai il tutto con me in bagno e dopo essermi lavata e vestita, mi truccai come ero solita fare, Ombretto marrone, mascara e tinta nude sulle labbra.
Non amavo mettere rossetti troppo forti, poiché le mie labbra erano già abbastanza grosse e non volevo risultare volgare.
Un po' di blush sulle guance ed ero finalmente pronta.
Non appesantivo neanche il viso con il trucco, poiché i miei lineamenti, come diceva sempre mia madre, ricordavano quelli di una bambina, e troppo trucco mi rendeva simile ai clown che si trovavano al circo.
Lasciai i capelli sciolti , erano abbastanza lunghi, neri e adoravo il modo in cui si creavano dei boccoli naturali sulle lunghezze.

Guardai la mia figura allo specchio, rimasi lì davanti per qualche secondo.
Mi sentivo strana. Stavo per lasciare tutto ciò che conoscevo e si dice che le persone, quando fanno questo genere di cose, dimenticano anche com'erano fatte prima di intraprendere un nuovo cammino.
Ma io no, volevo fissare ogni minima cosa nella mia testa, non volevo dimenticare la "vecchia" Kim, così alzavo lo sguardo dal mio viso al mio corpo.

Io sarei rimasta me stessa, sempre.

Presi le mie valige e le portai nella macchina di Jo, il compagno di mia madre.
Jo era una persona fantastica, si era da sempre preso cura di noi con tanto amore.
Avevo cinque anni quando lui e mia madre si sposarono.

One mississippi #WATTYS2020 [CORREZIONI IN CORSO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora