"Annie, vai subito in bagno e non uscire finchè non ti mando un messaggio,ok?se vede che sei con me..è la fine" Dissi a denti stretti, mentre Cole salutava dei ragazzi al bancone.Cosa diavolo ci faceva in quel posto,così lontano da casa?
All'improvviso capii che stavo esagerando, tutti quei segreti, tutti quei misteri.
Avevo già il casino di mia mamma a cui pensare, non mi ci voleva tutta quella pressione.
Cole si guardò intorno mentre spostava uno sgabello vicino al bancone, pregai che non ci vedesse e invece il suo sguardo si posò distrattamente su di me una prima volta, per poi guardare il resto dei tavoli, solo quando realizzò di avermi visto, tornò a guardarmi per accertarsi che fossi davvero io."E' troppo tardi" dissi a bassa voce mentre Cole rimetteva lo sgabello al suo posto e veniva verso di me.
"Troppo tardi?" Anastasia aggrottò le sopracciglia, si alzò con uno scatto e dando le spalle a Cole corse in bagno, mentre tirava su il cappuccio della sua felpa.
"Kim!"Cole parve sorpreso nel vedermi."con chi sei?..la tua amica ha bisogno di aiuto?" Cole poggiò una mano sulla sedia dove pochi secondi prima, era seduta Anastasia e indicò la porta del bagno.
NON L'AVEVA RICONOSCIUTA.
Il mio cuore era salito in gola, per qualche istante ebbi perfino il dubbio se stessi respirando o meno.Mi schiarii la voce." Cole, che ci fai qui? non era un'amica, era solo una ragazza che mi aveva chiesto una cosa..da.." tossii vagamente perché non sapevo cosa inventarmi" una cosa da donne, ecco.." il mio viso assunse un sorriso incerto, chi mi conosceva bene, avrebbe capito da un miglio di distanza quanto fosse falso quel sorriso.
"Beh io vengo sempre da queste parti, in questa zona ci sono molti negozi che vendono cose interessanti ..tu invece?Travis sa che sei venuta fin qui da sola?"
Scossi la testa e ricordai che non avevo ancora risposto al messaggio di Travis.
"No..non sapevo neanche io di dover arrivare fino a qui" accennai una risata."non so neanche se so tornare..che ne dici se mi fai strada tu?" domandai.Dovevo allontanarlo dal locale, altrimenti Anastasia avrebbe rischiato grosso, e indirettamente, anche io.
"Certo..però nella strada di ritorno devo fermarmi in un posto, ho in programma una delle mie stratosferiche feste..quindi devo prendere alcune cose in un negozio di musica qui vicino, ti dispiace?" Domandò lui.
"Certo che no!" Mi alzai dalla sedia sistemando la mia borsa a tracolla sulla spalla e con una mano presi il telefono."Io vado un secondo in bagno, ci metto due secondi, ok?" indicai la porta del bagno dietro di me.
Lui annuì e mi fece un cenno verso il bancone."Io vado a salutare i miei amici, quando esci mi trovi lì."
Annuii e velocizzai il passo fino al bagno.
"Anastasia?" una volta dentro, sussurrai a bassa voce il suo nome ,guardando le tre ante dei piccoli bagni pubblici.
Una delle porte si aprì e Anastasia uscì cauta da quest'ultima, stava piangendo.
"Kim..non volevo rivederlo così" Scosse la testa passandosi nervosamente le mani tra i capelli per metterli dietro le orecchie. "Dio, mi manca da morire.."
Sospirai guardandola, mi faceva tenerezza. "Annie..non te lo ripeterò un'altra volta, ti do una settimana, se entro una settimana non torni, io racconterò tutto a Travis." la avvertii.
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One mississippi #WATTYS2020 [CORREZIONI IN CORSO]
RomansaUn dolce nasino all'insù, delle labbra da far invidia e degli occhi da gatta verdi che ti rapiscono, Questa è Kimberly Evans, una diciannovenne incasinata pronta a rivoluzionare la sua vita. Dopo essersi ricongiunta al padre, dal quale si era separa...