AMICI O NEMICI?

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Risposi subito al messaggio di Anastasia, volevo incontrarla per chiederle di mettere fine a tutta quella recita, non volevo continuare a mentire su di lei nei confronti di Travis, sapevo quanto fosse sbagliato e pericoloso.

Brown continuava a strusciarsi nella mia gamba, era un amore.
Il pensiero di Travis mi aveva davvero sorpreso, il fatto che lui mi avesse regalato quel gattino, dimostrava che le mie non fossero solo parole per lui, contavano davvero qualcosa.
Non ero mai stata una di quelle ragazze alla quale dovevi regalare collane borse e orecchini per sorprenderla, mi bastava tanto amore, un posto segreto e un dolce gattino che giocava ai miei piedi, nonostante i problemi, avevo tutto.

"Hey Kim hai sentito Jenna?"Silvia entrò nel salotto mentre con un'asciugamano si tamponava i capelli bagnati."Sono arrivate le email dalla NYU"

Il mio cuore perse un battito, improvvisamente mi sentivo agitata.
"Siete entrate?" domandai mentre prendevo il mio telefono dalla tasca.

"Amber é andata via quindi non so se lei sia entrata o meno ma io, Jenna e Savannah ci siamo riuscite."Fece una pausa e con un gesto liquidò il discorso su di loro."Ma non parliamo di noi, controlla subito la casella della posta!" mi incalzò saltellando.
Era più emozionata di me.

Feci per aprire le email ma non ne ebbi il coraggio, non volevo ricevere un'altra delusione.

"Fallo tu" Dissi scuotendo la testa e allungando il telefono verso Silvia.

Lei alzò gli occhi al cielo ridendo e prese il telefono, le sua dita si muovevano sullo schermo e quando si fermarono, il sorriso che aveva in viso assunse una linea più dura. "Kim..mi dispiace" alzò il viso verso il mio e io sospirai sconfitta.

"Lo sapevo..non mi avrebbero mai presa" mi passai una mano fra i capelli.

"No.."Silvia assunse un sorriso e poi si piegò sulle ginocchia urlando emozionata. "Mi dispiace perchè tra pochissimi mesi sarai sormontata dallo studio, SEI DENTRO!"

"co..COSA?" esclami incredula e entrambe cominciammo a saltare dalla gioia.

"C'eri caduta" disse Silvia ridendo mentre mi prendeva in giro.

"Sei una stronza, mi hai fatto prendere un colpo! oddio non posso crederci.." scossi la testa incredula mentre ridevo.

"Io vado a chiamare mia mamma, tu cerca di non morire di infarto." Disse Silvia per poi sparire nell'altra stanza.

A quel punto la mia felicità si spezzò.

Il fatto che mi avessero accettata avrebbe voluto dire che sarei rimasta lontana da Londra per molto tempo, ma sopratutto lontana da mia madre.
Gli esami e le lezioni avrebbero preso la maggior parte del mio tempo e io non ero pronta a stare lontana da mia madre, dovevo sostenerla in tutti i modi possibili.
Così decisi di non dirle dell'ammissione, altrimenti mi avrebbe costretta ad accettare subito l'iscrizione, invece avrei dovuto pensare ad un modo per poterle stare vicino e magari frequentare anche i corsi della NYU.

Qualche ora dopo, avevo ricevuto un altro messaggio da Anastasia, dove mi aveva scritto l'orario e il posto dove ci saremmo dovute incontrare.
Dopo aver indossato un vestitino corto, nero, da giorno, accompagnato dalle superga alte bianche, uscii velocemente di casa e presi la macchina di Silvia, che mi aveva gentilmente prestato.
Raggiunsi il posto indicato da Anastasia, solo qualche ora dopo.
Era davvero lontano e avevo fatto fatica per raggiungerlo, nonostante avessi usato il navigatore.
Aveva sicuramente scelto quel posto, lontano dal centro di New York, per essere al sicuro da occhi indiscreti.

Entrai nel locale, che aveva delle luci calde, che non illuminavano molto l'ambiente.
Era tutto in legno scuro, ai lati della sala c'erano dei tavoli da biliardo, con strani tizi che giocavano e dall'altra parte, i tavoli.
Riconobbi subito i capelli mossi, lunghi e castani di Anastasia, che mi dava le spalle.

One mississippi #WATTYS2020 [CORREZIONI IN CORSO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora