Ora sono in classe, seduta, sperando che almeno oggi non ci sia Marcus.
-Annina, buongiorno. Mi fai sedere?- sento la sua orribile voce dietro.
-Ma ci devi essere tutti i giorni a rompermi le palle?-
-A quanto pare sì. Mi fai sedere, grazie?-
-Che noia... siediti coso inutile.-
-Ehi! Ho dei sentimenti! Non sono un robot.-
-Ma davvero? Pensavo che ti fossi una statua di ghiaccio con un cuore dello stesso materiale.-
-Ma...-
-Zitto e siediti, che non voglio sentire la tua orribile voce ed esistenza.-
-Ecco chi non ha un cuore dei due.-
-Zitto.-
-Ah, tra l'altro, bella collana.-
-Wow! Sai fare i complimenti! Mi meraviglio.-
-Che stronza che sei.-
-Preso tutto da te, coso.-###
Oggi ho il mio primo colloquio di lavoro in un bar e, con me, c'è anche Samantha.
-Trojan e Caminada? Seguitemi!-
Ci alziamo assieme e ci avviamo verso l'ufficio del capo, seguendo l'accompagnatore.
-Ecco, entrate pure ed accomodatevi. Il capo arriva subito.-
Sentiamo dei passi avvicinarsi sempre di più.
-Oh, buongiorno care. Iniziamo il colloquio?-
-Ok.-
-Allora, perché volete iniziare a fare questo lavoro?-
-Ecco, noi abbiamo bisogno di soldi per pagare il nostro appartamento e, dato che già nel nostro paese di origine facevamo già pare del "corpo" camerieri, abbiamo pensato che sarebbe una bella idea pagare il nostro appartamento facendo qualcosa che sappiamo già fare.-
-Beh, questa cosa e questa motivazione mi fanno capire che vi interessa fare questo lavoro.-
-Esatto.-
-E ciò è positivo, dato che in questo periodo ci sono sempre meno persone che lo fanno per piacere. Quindi, siete ammesse. Benvenute. Ora, il nostro collega, vi darà i vostri grembiuli. Comincerete domani dopo pranzo. Appena potete, venite. Il vostro turno finisce alle 17:30.-
-Grazie mille, capo. A domani!-
-A domani!-Sono di una stanchezza che non mi rendo conto nemmeno io. Infatti, appena ho appoggiato la testa sul cuscino, mi sono addormentata come un ghiro. Sonno che non dura molto in quanto, essendo a casa da sola, devo fare io le cose, come per esempio quando suona il citofono.
-Chi sei?-
-Sono il solito postino. Oggi ho solo una busta per lei, signorina Trojan.-
-Oh, grazie al cielo. Scendo subito.-Scendo le scale e apro al mio postino, dandogli una mancia, e me ne ritorno su con la busta.
Appena mi chiudo in camera, apro la busta, trovando una lunga lettera sentimentale che mi sono risparmiata e un anellino con il solito diamante.
-Ma quanto devi essere ricco per permetterti tutti questi gioielli?-
-Ah, non lo so.-
-Bello... Aspetta. Chi ha parlato?-Sobbalzo all'indietro.
-Ciao!-
-Cosa ci fai in casa mia?!? Non sei il benvenuto, Justin! Vattene!-
-Voglio parlarti.-
-E io no, ciao!-
-Ma...-
-No! Niente ma! Esci! Non so neanche come hai trovato casa mia ma non mi interessa.-
-Fammi parlare con te.-
-Ma allora non hai capito cosa voglio dire. Sei sordo?!? Non ti voglio in casa mia! Sloggia prima che ti butto fuori dalla finestra!-
-Allora domani parliamo. Al tuo armadietto, alle dieci in punto.-
-Farò si di non trovarmi lì a quell'ora. Ciao ciao!- lo scaccio mostrandogli la porta spalancata.E con grande soddisfazione, riesco a farlo uscire.
Chiamo Martinus per raccontargli le ultime cose che sono successe.
-Pronto Annina!-
-Ciao Tinus, ti devo raccontare delle cose che sono successe oggi.-
-Sentiamo, sono a tutte orecchie!-
-Allora, sai che oggi avevo il colloquio di lavoro per fare la cameriera nel bar sotto l'hotel del centro?-
-Sì.-
-Io e Samantha siamo state prese e domani iniziamo a lavorare.-
-Wow! È fantastico!-
-Poi sono tornata a casa e Samantha se né andata, mentre io dormivo. Sta di fatto che alle tre precise arriva il postino e mi consegna il pacco del giorno, che oggi era una semplice busta contenente una lettera troppo sentimentale per i miei gusti e un anello di diamante.-
-Ma che ricco hai rimorchiato?-
-Lascia stare. Ad un certo punto sento una voce che rispondere alla mia domanda, che ho fatto ad alta voce.-
-E chi era?-
-Justin. Ha scoperto dove abito, dove tengo le chiavi, il piano del mio appartamento e la mia stanza.-
-Ma è una cosa creepy! Come ha fatto a scoprire dove abiti?-
-Non lo volevo sapere, mi sarei semplicemente arrabbiata di più.-
-Giusto. Se domani lo vedi sospeso al muro con me davanti che lo tengo per il colletto, non ti arrabbiare.-
-Ok, non mi arrabbierò.-
-Ottimo. Usciamo a cena sta sera? Non ho voglia di stare a casa con mio fratello da solo.-
-Va bene. Tanto Samantha non c'è e non mi va di stare sola a cucinare.-
-Perfetto, allora ci vediamo alle diciotto al nostro ristorante?-
-Va bene. A dopo!-
-A dopo, e vieni elegante!-
-Perché elegante?-
-Perché sei più bella, e inoltre ti faccio conoscere dei miei vecchi amici con cui non ci parlo da un po'.-
-Lo faccio per te.-
-È stato facile convincerti, credevo di metterci secoli!-
-Spiritoso. A dopo.-
-A dopo.-###
Solitamente, quando veniamo in questo ristorante, io e Martinus abbiamo il nostro solito tavolo nell'angolo dell'edificio. Invece oggi, dato che c'è molta più gente del solito, hanno preparato una lunga tavolata per dieci persone sul terrazzo.
Ora che guardo bene siamo gli unici qui.
-Annina, loro sono i miei amici, quelli di cui ti ho parlato oggi al telefono.-
-Ok, piacere, Annina. Annina Trojan.-
-Sì, so chi sei.- parla una voce che, purtroppo, per mia grandissima sfiga, riconosco.
-Marcus. Che ci fai anche tu qui? Non crei già abbastanza disagio a scuola? Mi devi, o mi vuoi, rovinare anche questa cena oltre che la vita che passo a scuola?-
-No, mi hanno invitato i miei amici a questa serata super!-
-Aiuto... Ma davvero, tu devi essere dove sono io per caso? Ti hanno messo una calamità o appiccicato della colla così che mi segui ovunque?!? Cazzo, per una volta che potevo risparmiarmi di vedere la tua faccia da cazzone, e invece no!-
-Ti ricordo che se dai della testa di cazzo a me, dai della testa di cazzo anche a mio fratello.-
-Non mi pare di vedervi con la stessa testa. Non vedo due corpi in giro con una sola testa.-
-Ok, questo ragionamento ha senso.-
-E sai cos'altro ha senso?-
-No, cosa?-
-Che tu te ne vada di qui, non sei il benvenuto per me e tuo fratello, dato che ti deve sopportare anche lui.-
-Caso vuole che sono il benvenuto per i miei amici, non trovi?-
-E che cazzo però...-
-Capita...-Mi dirigo da Tinus per delle spiegazioni sulla presenza di quel demonio di suo fratello.
-Giuro su te che io non l'ho invitato.-
-Ma perché lui ci deve essere sempre dove sono io?-
-Non lo so, ma spero che almeno oggi non combini casini.-
-Lo spero anche io, solitamente fa cose con me, mica con te!-
-Ed è per questo che mi preoccupo di più.-
-Ehi Tinus! Lei è la tua ragazza?-Oh cielo.
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Buon Giorgio!
New capitolo and new disagio.
Justin conosce la casa di Annina e questo, a lei, no fa assolutamente piacere.
A quanto pare non riesce a scrostarsi di dosso sia Bieber, sia Marcus.
Avete un fratello/sorella?
Ciancio alle bande ci si vede al prossimo capitulo!
P.s. capitolo bonus <3
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First Kiss // M. G. //
FanfictionCome da una persona di merda, si può ricavare una grande anima d'oro.