23. opportunity

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Ci sono due tipi di persone di notte.

Quelle che se ne stanno immobili come persone morte in una bara riuscendo a non cambiare posizione perché si trovano comodi in quella, rimanendoci poi per tutta la durata della notte.

E quelle che non si addormentano affinché non trovano il lato giusto su cui dormire, per cui passano anche ore a spostare le coperte, buttare cuscini al suolo e mettersi in qualsiasi immaginabile posizione pur che sia comoda o comunque che riesca a farti dormire.

Io faccio parte del secondo gruppo mentre Marcus nel primo.

Io è da mezz'ora che continuo a muovermi come un'anguilla, ma da quando Marcus mi ha detto che sono di buona compagnia non riesco a chiudere occhio.

Dai Annina, devi farcela. Fallo per la tua salute!

-Annina, riesci a dormire o stai facendo finta come prima.-

Ehm, sì. Dopo che mi disse del fatto che con me sta bene, finsi di dormire per paura di dire cazzate.

-Io non riesco a chiudere occhio. Ho freddo, ma con le coperte mi sciolgo. Ho caldo, ma senza coperte congelo. Se sto metà metà ho freddo e caldo solo da una parte. Come posso fare?-
-Una statistica dice che il settanta percento della popolazione riesce ad addormentarsi abbracciata o al proprio partner, o al proprio cuscino, o persino al proprio animale domestico.-
-Per cui dici che se abbraccio il mio cuscino mi addormento?-
-Forse non il cuscino.-
-Ma io un animale domestico non ce l'ho!-
-Appunto, e la terza possibilità?-
-E chi se la ricordo?
-Io. Quella di dormire abbracciati a chi si ha vicino.-
-Per cui, per riuscire a dormire, dovrei abbracciarti?-
-Sarebbe un'idea. Oppure passi la notte insonne.-
-No!- e inizio ad abbracciarlo. -Io voglio dormire, almeno sta notte, non come la scorsa che ho dormito da mezzanotte alla una.-
-Cavolo. Ed eri così pimpante? Certo che ne hai di segreti.-
-Sì, ne ho molti. Notte.-

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Ammettiamolo, la mattina è sempre un problema per tutti, anche per te che stai leggendo.

-Annina, svegliati che è tardi. Ti voglio portare fuori a pranzo.- mi ripete Marcus.
-Ma che cazzo. Io voglio dormire. Non sei stanco?-
-Ho dormito così bene che non lo sono.-

Non avendo nessuna voglia di alzarmi, sento delle braccia sollevarmi di peso e portarmi da qualche altra parte della casa. Poi dell'acqua scende imbattente su di me.

-Marcus! Cazzo, è fredda!!!- urlo ormai sveglia.
-Lo so, ti ho ancora in braccio.-
-Ti prego, ti scongiuro, spegni l'acqua.-
-Affinché non ti svegli.-
-Ok, sono sveglia. Chiudi l'acqua!-

Fa come gli dico e mi appoggia sul box doccia.

-Grazie. Perché l'hai fatto?-
-Volevo svegliarti in modo tranquillo, senza usare secchi.-
-E prendermi su di peso e accendere l'acqua sopra le nostre teste è più delicato?-
-Almeno ci siamo slozzati assieme. Non solo tu.-
-Ok. Ora posso uscire? Vorrei cambiarmi se mi permetti.
-Ovvio, devo cambiarmi anch'io.-

Apro le ante ed esco diretta verso il mio guardaroba.

-Scusa, ma hai un bel culo.-
-Mi guardi il culo?-
-Beh, se ti metti di schiena cosa vuoi che ti guardo?-

Mi avvicino a lui.

-Non lo so, ma devi sapere che il mio culo è di mia proprietà.- sussurro vicinissima a lui.
-Mi viene quasi la tentazione di baciarti, mi mancano le tue labbra.-
-E che aspetti?-

Non se lo fa ripetere due volte e poggia le sue labbra sulle mie.

-Come mai mi hai lasciato baciarti?- sussurra, quasi ansimante, dopo il bacio.
-Non lo so.-
-Ci cambiamo? O vuoi che ti porto fuori con questi vestiti?-
-Beh, ammettilo. Sto bene anche così!- dico facendo un giro su me stessa.
-Sì, sei bella anche se vai in giro con un vestito da hot dog.-
-Serio?- arrossisco.
-Certo!-

Vado nella cabina armadio e mi chiudo dentro.

-Pronta?-
-Ma come mi devo vestire?-
-Posso entrare?-
-Sì, tanto ho ancora su il pigiama.-

Entra con cautela (non l'ho mai visto delicato) e osserva cosa posso mettermi.

-Voglio vederti con questa cosa corta...-
-Corp top.-
-Sì, e questa cosa nera.-
-Gonna a vita alta.-
-Sì, va bene, non ne so di moda.-
-Me li fa ripetere sempre Samantha, non chiedermi perché.-
-Sì, ora mettiti così.-

Esce e si mette a gironzolare per la mia stanza intento a guardare i miei quadri.

-Sai, eri bella anche da piccola.-
-Ma che dici, ero più rossa di quando finisco di fare ginnastica!-
-Sì, ma eri bella.-
-Ok, ok.-

Mi guardo svelto allo specchio per vedere se sono decente.

-Fatti vedere.-
-Non credo di volerlo.-
-E per me lo faresti?-
-Forse, non lo so.-
-Ti prego.-

Perché mi faccio sempre convincere dagli altri?

-No, ma sto male.-
-Se non ti vedo come posso dirti se stai bene o meno?-
-Uff!-

Esco con la testa bassa e con i capelli verso il davanti che coprono o vestiti.

-Annina, alza la testa che non vedo.-

Non mi muovo. Allora si piazza dietro a me, mi porta allo specchio e mi tira indietro i capelli.

-Guardati! Sei bellissima.-

Alza il mio mento con due dita e mi fa guardare il mio riflesso.

-Ecco. Adesso prendo questi bei capelli e li lego, sperando che esca meglio delle mie code.-

Prende un elastico dal suo polso e lega i miei capelli, stranamente senza creare nodi e in modo decente.

-Non sapevo che fossi capace a legare i capelli alle ragazze.-
-Sono io che pettino Emma quando i miei non ci sono.-
-Capito. Pronto?-
-Certo, tu?-
-Sì. Sono pronta.-

Scendiamo dal condominio e andiamo al ristorante, il solito dove andiamo io e Tinus.

-Un tavolo per due in un luogo tranquillo, se si può.- domanda cortesemente. Questo ragazzo è tutto da scoprire.
-Certo! Signorina Tomlinson e signor Gunnarsen, venite pure con me.-

Ci fa sedere sul terrazzo dell'ultima volta, dove c'erano anche i loro amici.

-Che fine hanno fatto i tipi della cena? E come si è conclusa la serata?-
-I ragazzi fanno tutti parte della truppa di scout con mio fratello, mentre per la serata è andato tutto bene, anche se ho detto loro la storia dei bagni e Martinus è rimasto zitto per quasi tutto il tempo. E tu invece?-
-Io sono rimasta a casa a guardare Thomas alla tv, mi sono divertita con Samantha.-

Noto subito che serra il pugno e sposta il suo sguardo verso il cielo.

-Tutto a posto? Che c'è?-
-Niente, tranquilla.-
-Non dirmi che sei per caso geloso di Thomas.-

A quelle parole diventa paonazzo.

-Non nominare più quel nome.-
-Per cui sei arrabbiato e geloso di Thomas! Che tenero!-
-Non sono... ok, sì. Sono geloso di Thomas perché è riuscito a fare tante cose che io in un anno che ti conosco (e già, un anno) non sono riuscito a fare.-
-Tipo? Fammi degli esempi.-
-È riuscito a farti sorridere, non come me. È riuscito a baciarti sulla guancia, cosa che io non riesco perché ormai so come sei fatta e non so se me lo permetti. È riuscito ad attirare la tua attenzione, cosa che io ho fatto, ma nel modo sbagliato. Lui è riuscito a farsi conoscere da te per quello che è, mentre io mi sono mostrato il bulletto che "scopa con le ragazze nei cessi".-
-E questo cosa vuol dire?-
-Io mi...-

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Buon Giorgio!

Eh eh! Come NON svegliare una ragazza by Marcus!

Scherzi a parte, cosa vorrà dire Marcus?

Chi riesce a completare la frase in modo corretto (cioè credo tutti) verrà nominato nel prossimo rovelatorio (il capitolo dove completerà la frase), ma solo le prime cinque persone.

Ma Ciancio alle bande ci si vede al prossimo capitulo!

P.s. non pubblicherò il capitolo rivelatorio affinché non ci saranno abbastanza commenti.

First Kiss // M. G. //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora