Extra 4.

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Oggi vedo solo rose e fiori, e non sto scherzando.

Samantha mi avverte che continuano ad arrivare sempre più persone e io continuo ad andare sempre più in ansia.

-Tomlinson, vuoi che ti porto una camomilla? No, scherzo. Gunnarsen, vuoi che ti porto una camomilla?- scherza lei.
-Divertente. Manca pochissimo, la gente continua ad aumentare e io sono qui, in questa stanza a camminare per tutta la sua lunghezza.-
-Appunto. Non dovresti stare come un leone in gabbia. Perché io devo essere pronta due ore prima e tu poco prima che tutto cominci?-

Sentiamo bussare, sarà mio fratello.

-Sì?- facciamo entrambe.
-Possiamo entrare? Siamo gli Stylson.-
-Entrate pure che vi dovete preparare anche voi.-

Oltrepassano la soglia ed entrano abbracciandomi forte.

-Siamo tutti fieri di te, sorellina. Oggi è il tuo giorno e chiunque cerchi di rovinartelo se la dovrà vedere con me.-
-Grazie fratellone, ma non respiro.-

Ci stacchiamo e, dopo un respiro profondo, decido di parlare.

-Ok, i vostri vestiti sono nell'armadio là in fondo. Io devo anche prepararmi, ora che ci penso.-

Afferro il mio abito bianco. Non ha troppi particolari: la gonna non tocca il pavimento ed è fatta da due strati, uno corto sotto e uno lungo bianco trasparente che fa intravedere le gambe, il corpetto anche fatto da due strati, uno normale e uno sopra in pizzo. È senza maniche con nessuna scollatura, il velo inesistente e guanti senza dita, tipo da punk rock ma bianchi. Scarpe senza il tacco, così che sono sicura di non cadere (ultime parole famose) bianche, precisamente delle All Star.

Indosso tutto e, con l'aiuto di Samantha, metto a posto i capelli e la faccia.

-Annina, ora devi stare quasi ferma, altrimenti non riesco nella mia impresa.- dice posizionandomi davanti allo specchio.

Ciocca dopo ciocca, ecco che la mia testa è completamente pronta.

Manca solo il "trucco": matita, mascara, eyeliner. Niente fondotinta, niente blish, blish o come si chiama poi, niente rossetto e niente sopracciglia disegnate, altrimente assomiglierei ad un mostro.

-Guarda in su che comincio con la matita.-

Altri cinque minuti passati e ne mancano ancora trenta. Una sola parola mi balena nella testa.

ANSIA!

Pov's Marcus

Smoking, scarpe lucide, capelli messi in modo decente e ansia ci sono.

Manca mezz'ora, tutta la gente aspetta che la cerimonia cominci e io non sono da meno.

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Meno cinque.

Entra il prete.

Entrano i testimoni a braccetto, cioè Samantha e Martinus.

Entrano Cameron con gli anelli e Madison con i petali.

Meno un minuto.

Comincio a sudare freddo.

Parte la musica e la tensione sale, come i presenti che si alzano.

Molte persone lo erano già, dato che non tutti sono riusciti a trovare posto, mentre molti altri sono all'esterno della chiesa.

Tinus appoggia una mano sulla mia spalla, come per rassicurarmi che andrà tutto per il meglio.

Ecco che vedo il suo vestito bianco, anche se non tocca a terra.

In pochi secondi, che sembrano infiniti, la trovo in piedi davanti a me con gli occhi lucidi per l'emozione.

First Kiss // M. G. //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora