Ci abbracciamo e ci scambiamo il nostro solito bacio sulla guancia.
-Che facciamo adesso? Mi vuoi concedere un ballo?-
-Sì, ma non al centro, please.-
-Ma certo, madame.-Mi tende la mano, la afferro e cominciamo a ballare. E proseguiamo fino a tardi.
###
Dannate campane che segnano mezzogiorno e continuano a rompere le palle.
-Mi devo già alzare, non ci credo.-
Mi metto in piedi, afferro il telefono e, come prima cosa, chiamo Samantha.
-Pronto?-
-Ciao Samy! Buon anno!-
-Grazie, ma perché questa chiamata?-
-Ti devo raccontare una cosa che è successa prima che mi inviassi il tuo messaggio.-
-Ok, sono tutta orecchie!-
-Allora, c'era un tipo che, dato che ho perso di vista Tinus, mi ha chiesto di ballare con lui, così da farmi scatenare. Alla fine del ballo una folla di persone, che si era creata attorno a noi, ci avverte che sopra di noi c'è del vischio. DEL VISCHIO!-
-Per cui l'hai baciato, giusto?-
-Sì, ma non è quello il punto. Avendo una maschera, io non sapevo chi era. L'ho baciato per obbligo e, visto che si era tolto la maschera per baciarmi, mi sono staccata e ho visto il mostro in persona.-
-E la Madonna! Chi era?-
-Marcus. Ci sono cascata due volte!-
-Marcus? Ma allora è fissato con te!-
-Però c'è un altro problema.-
-Vai, anche se sono preoccupata.-
-A me è piaciuto quel bacio.-Non sento niente provenire dal suo telefono.
-Samy? Ci sei ancora?-
-Sì, ma credo di essermi immaginata una conversazione strana, del tipo che ti è piaciuto il bacio di Marcus. Ma tanto era solo una immaginazione.-
-No, Samantha, è vero quello che ho detto.-
-Ok, ma ciò è preoccupante. Cioè, a quanto ho capito, ti è piaciuto il bacio del tuo peggior nemico?-
-Lo so, sono confusa quanto te, ma è il bacio che era bello, lui fa schifo!-
-A me, se preferisci lui o un'altra persona, non me ne frega, l'importante è che non ti faccia del male, altrimenti intervengo io.-
-Ma a me non piace affatto! Mi fa venire ribrezzo!-
-Comunque sia, non è poi così male fisicamente parlando.-
-Ho capito, ma non mi interessa il fisico, cioè in parte sì, ma la cosa più importante in una persona è il carattere.-
-Non è che fa lo stronzo con te perché vuole attirare la tua attenzione?-
-Non lo so.-
-O magari per nascondere un lato che lo intimorissce.-
-Può anche darsi.-
-Prova a conoscerlo, magari è diverso da quello che immagini.-
-Ne sei sicura?-
-Prometti che lo conoscerai meglio?-
-Ma...-
-Prometti?-
-Sì, te lo prometto.-
-Bene, ora vado, ciao!-
-Ciao.-###
(Spazio temporale che ci porta all'otto gennaio)
###
Pov's Marcus
Oggi dovrebbe tornare Samantha e, con lei, mio fratello e altra gentaglia, abbiamo, anzi, hanno organizzato una sorpresa per Annina Trojan, quella che sta sempre accanto a me in classe. Io faccio solo bella figura.
-Ciao Samantha!- la saluta mio fratello.
-Ciao Tinus! E ciao anche a te, Marcus, non mi sarei mai aspettata di vederti qui.-
-Oh tranquilla, mi ha quasi obbligato.-
-Già, ma c'è quel qualcosa che lo ha spinto a venire, non chiedermi cosa.- continua Martinus.
-Ok, andiamo?-###
Abbiamo affittato una sala abbastanza grande, dove fare questa dannata festa.
Tinus se né andato, dato che deve chiamare la festeggiata e obbligarla a mettere un vestito elegante, come ha fatto con me. Spero che sarà splendida. No, aspetta, che cazzo ho appena pensato? No, no, no! A me lei non piace!
Ne sei sicuro al cento percento?
Certo!
Ma se quando le stai vicino ti vengono le farfalle nello stomaco!
Ma ciò non sta a dire che mi piace.
È vero, ciò non dice che ti piace, ma dice che la ami.
Ma non è vero!
Zitto! La tua coscienza ha sempre ragione!
Va bene, fai come vuoi. Ammetto che forse mi piace, ma solo un pochino.
Spero che mio fratello riesca a convincerla a farla uscire.
Pov's Annina
Mi sveglio di malavoglia, dato che qualcuno suona alla porta incessantemente.
-ARRIVO SANTA MERDA!-
Alzo il culo e vado a rispondere al citofono.
-Chi è che mi sveglia a quest'ora del mattino?- sbraito, ma la voce, talmente è assonnata, che non sembra neanche un urlo.
-Mi fai salire? Sono Tinus.-
-Sì, non ti fa niente se sono in pigiama?-
-Tranquilla, tanto tra poco usciamo.-
-Come usciamo?-
-Fammi salire, così ti spiego.-Lo faccio salire e vado in cucina a prendere una tazza di qualcosa da mangiare.
-Annina, vestiti elegante!- parla scrutando la casa per capire dove sono.
-E perché mai?-
-Ti porto fuori.-
-Perché?-
-Perché è il tuo compleanno, auguri bella!-Ora che lo guardo bene, è vestito con un completo elegante.
-Grazie. E dove vorresti portarmi fuori?- chiedo con la bocca piena.
-È una sorpresa! Vieni con me che ti faccio vestire.-
-Ma...-
-Zitta, siamo quasi in ritardo. Vieni che scegliamo qualcosa da metterti.-
-È meglio se non insisto, altrimenti finisce male.-Mi fa strada per casa mia. Mi sembra strano dire che lui mi porta in giro per casa mia.
-Ecco, che ne dici di questo? Poi sopra ti metti, ehm... quest'altro!- dice mostrandomi un vestito blu notte che si schiarisce fino a diventare turchese e un cappotto nero.
-Ok, se pensi che sto bene. Vado in bagno e torno subito. Mi devo anche truccare?-
-Boh, forse se ti riscacqui la faccia e ti metti un po' di quel coso nero per le ciglia, sarai più bella di quello che sei già con quel pigiama di stitch.-
-Capito. Arrivo.-Entro in bagno, mi faccio un risciacquo svelto sotto la doccia, mi asciugo e mi preparo.
-Annina, ma sei ancora ancora viva? No, sai, sono qui che ti aspetto da venti minuti.-
-Sì, sono viva. Ho quasi finito.-
-Per "quasi finito" intendi altri venti minuti?-
-No, intendo due massimo tre minuti.-Faccio le ultime cose ed esco.
-Scommetto che dirai che sono bella solo per farmi felice, ma invece nascondi il fatto che questo vestito mi sta da schifo.-
-Ma ti pare che mento? Sono il tuo migliore, ti dico sempre la verità. E, ammetto, stai una favola.-
-Ok, ma non esagerare. Andiamo, prima che mi fai la paranoia del giorno?-
-Va bene.-___________________________________
Buon Giorgio!
Non so di cosa parlate oggi, quindi passiamo alla domanda di oggi.
Quando è il vostro compleanno?
Ma Ciancio alle bande ci si vede al prossimo capitulo!
STAI LEGGENDO
First Kiss // M. G. //
FanfictionCome da una persona di merda, si può ricavare una grande anima d'oro.