17. Italy

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Consegna delle pagelle, la cosa più ansiosa che esista in questo mondo.

Ma non è questo il punto.

Mi sono accorta di essere innamorata di Marcus, non me lo spiego ancora adesso, ma a me lui piace.

Mi avvicino a Martinus, mi siedo e accanto a me si mette Justin.

-Ciao Annina TOMLINSON. Da quanto tempo.-
-Giustino Castoro, è meglio che te ne vai lontano da me.-
-Perché "Giustino Castoro"?-
-Non è forse questo il tuo nome in codice? CASTORO?!?-
-Sì...-
-Ecco. Ora la smetti di inviarmi pacchi sopra pacchi? Il mio postino è piuttosto anziano e la mia buca delle lettere è stracolma. O la pianti con le buone, o parto con le cattive.-
-Non ti piacciono i miei regali?-
-Non sono quel tipo di ragazza che va in giro con diamanti e orecchini d'oro. Fai questi regali a Selena! A lei piacerebbero.-
-Ma io amo te, mica lei!-

Spalanco gli occhi. Ma perché proprio lui?!?

-Justin, c'è un problema. A me tu non piaci per niente.-
-Wow, friendzonato malissimo.-
-No, è peggio della friendzone perché non ti vedo neanche come un amico, soprattutto dopo quello che hai fatto sia a me, sia a Martinus. Ora, se non ti dispiace, vattene da qualcun'altro, ok?-

Si alza senza ribattere, poi si gira, mi bacia e rimane a fissarmi.

Gli tiro uno di quei sberloni che non si dimenticherà facilmente.

-TI HO DETTO DI STARMI LONTANO!!! VATTENE!-

Questa volta si aggrega anche Marcus.

-Hai capito? Allontanati da lei!- parla rabbioso.
-Non mi allontano se tu le stai vicino, l'anno scorso l'hai fatta soffrire!-
-Ciò non sta a dire che lo faccio di nuovo! Me ne sono pentito come non mai! E comunque l'hai fatta soffrire anche tu facendola arrabbiare con mio fratello con la storia del bacio!-
-Basta!- intervengo.

Tutta la sala si fa silenziosa.

-Per favore. Justin, stai alla larga da me e dai miei amici, soprattutto da Marcus. Marcus, siediti e calmati, che tutto passa. Ora vattene, castoro dei miei stivali.- dico un po' incazzata.

Finalmente se ne va.

-Grazie Marcus, davvero.-
-Scusa se ti ho fatto passare le pene della morte l'anno passato. Ero solo un bimbominkia del cazzo che si divertiva a fare cazzate e a farti esasperare. Voglio voltare pagina, essere un nuovo me stesso. Voglio farti cancellare i brutti ricordi.- sussurra col capo chino.
-In parte ci sei già riuscito. Sei cambiato totalmente dall'anno scorso e questo è già un passo avanti. Ora siediti e aspettiamo che arrivino i docenti che, ovviamente, sono in ritardo.-
-E poi dicono di noi.-

Scoppiamo a ridere come dei deficienti.

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E anche quest'anno l'ho passato alla grande! Non con i massimi voti, ma l'importante è passare.

Ormai mancano due giorni alla mia partenza per Milano e devo ancora preparare la valigia con Samantha.

-Samy! Prendi vestito freschi, che là in Italia si crepa dal caldo!-
-Ricevuto! Poi vieni che confrontiamo i vestiti!-
-Ok!-

Arrotolo magliette e pantaloni, così per avere più spazio per altre cose, come il phon, il portatile, il caricabatterie e le mie due paia di scarpe.

Appena finisco, vado da Samantha.

-Eccome!-
-Ok, io mi porto dietro sette magliette, cinque calzoncini, due pantaloni, sette fantasmini, sette intimi e una felpa.- afferma.
-Anch'io come te. Tanto possiamo comprare delle cose anche giù là!-
-Appunto! Sono così agitata! Voglio vedere Riccardo!-
-E io Thomas!-
-Manca solo che arrivi dopodomani e poi siamo a posto.-

First Kiss // M. G. //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora