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Mi cambio e mi stendo sul letto, accendo la televisione e abbraccio il cuscino.

Incomincia a scendermi una delle tante lacrime.

La verità è che io non sono forte, per niente.
So resistere fino ad un punto ma dopo crollo, il peso di tutto finisce con l'uccidermi.

Non tutti siamo forti come crediamo, come credono gli altri.

Ma nessuno si interessa di te, di me, di tutti.
Se distruggi una persona non te ne rendi nemmeno più conto.

Ma è normale perchè ti stanchi di tutto e tutti e finisci col fregartene, col far star bene solo te stesso, pensare al tuo di bene.
All'inizio va alla grande ma dopo? Dopo rimani solo e questo perchè sei diventato cattivo, perchè hai cercato di vivere la vita per il meglio ma la gente non sa cos'è davvero la cattiveria, tenterà sempre di farti male e alla fine riuscirà.

La cosa positiva della mia vita è che ho imparato tanto.

Ho imparato che le persone possono ferirti fino a farti del male ma loro continueranno a non preoccuparsi di ciò che hanno fatto.

Ho imparato che spesso i più forti sono quelli che hanno bisogno di più attenzioni...

Io mi sento il nulla e questo non me lo so spiegare...

La verità è che mi nascondo dietro strati di acidità, odio...
Fingo di essere stronza per non farmi mettere i piedi in testa ma io stronza non lo sono per niente...

È che abbiamo il cuore spento e l'orgoglio acceso.

Comunque, sappiamo tutti che le notti sono fatte per dire o pensare cose che il giorno non diresti.

E questo è solo uno dei miei piccoli 'sfoghi'.

Ho bagnato tutto il cuscino.

Le lenzuola sanno di lui, questo mi fa star male ancora di più ma che ci posso fare...

Anche le minime cose ti distruggono.

-

Mi sveglio sentendo dei colpi alla porta, cioè stanno bussando.

Mi alzo e vado ad aprire.

"Eei Nico, dimmi." dico assonata.

"Scusami se ti ho svegliata a quest'ora ma ti volevo avvisare che io e Diego andiamo in studio, Gionata viene con noi, e viene a stare qui Tedua."

"Sisi, okay."

Vado sul letto e mi rimetto a dormire.

-

Sento la porta chiudersi, quella d'ingresso.
Mi alzo, spaventata, e controllo chi c'è.

Cos? Tedua? Ah già, me l'ha detto Nico, ero così assonnata da non capirci un cazzo.

"C'è qualcuno?" grida.

Mi aggiusto ed esco dalla stanza.

"Io." dico sorridendo.

"Dormivi?" mi chiede.

Dormivo, si...

"Nono, ero sveglia da un po'." rispondo.

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