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Evil pov's

Squilla il telefono di Mario, ecco come rovinare i bei momenti.
Risponde e attendo un po' prima che chiuda.
Chiude e mi guarda.

"Scusami Evil, devo proprio andare. Non ti dispiace vero?"

"Ma scherzi? Vai vai." dico sorridendo.

Ricambia il sorriso e va via scappando.
Mi faccio una doccia e mi cambio con qualcosa di comodo, mi butto sul divano e vado su Netflix per vedere: Tredici...

-

Sento il rumore della porta, cazzo che paura.
Mi affaccio dal soggiorno per vedere chi è, Gionata.

"Evil." mi chiama.

Mi nascondo dietro il divano, sono una bambina lo ammetto.
Sento i suoi passi farsi vicini.

"Evil so che ci sei, c'è la televisione accesa e sento il tuo..." si ferma.

Cosa? Cosa cazzo è successo?

"RESPIRO." urla da sopra al divano, cioè mi ha sgamata e mi ha fatto spaventare.
Senza cuore proprio.

"Sei un stronzo! Non farlo più, vuoi per caso vedermi morta?!" urlo.

Ride e dopo si siede sul divano.

"Scusami."

Tossisce e dopo riprendere a parlare.

"Evil vorrei parlarti, seriamente."

Faccio segno con la mano di dire ciò che vuole.

"Evil scusami se ho questo vizio di merda di andare a donne, diciamolo così per non essere volgari. Scusami se ti ho delusa già dal primo giorno. Ti ho sentita piangere questa notte, mi scuso anche per questo. Evil, non riesco neanche a registrare il pezzo per quanto sto male, forse fisicamente non lo noti ma dentro sto una merda. Non penso a niente se non a te. Perdonami se sono uno stronzo." dice abbassando la testa.

"Gion noi ci siamo voluti bene, per qualche secondo. Ci siamo amati, tanto, ma ci siamo anche fatti del male. Mi hai fatto del male. Non credo che due come noi potessero stare assieme, finiremo solo col distruggerci." dico.

"Evil, dammi una possibilità."

Sta per piangere.
Ma lui capisce che mi manca? Eccome se mi manca, io lo amo ancora ma la seconda volta farà lo stesso errore, quindi è meglio non rischiare.

"Gionata per ora no."

"Evil, davvero?"

"Si Gionata, per davvero." ridacchio.

Ride anche lui però dopo si ferma.

"Evil dici seriamente?"

"Si Gion, seriamente."

Abbassa lo sguardo e dopo rincomincia a parlare.

"Posso andare in camera mia?" chiede.

"Prendo il telefono." rispondo.

Mi alzo dal divano ma mi blocca il polso con l'intenzione di farmi voltare verso lui.
Lo faccio felice e mi volto.

"Evil passerà tanto di quel tempo ma sappi che non mi scorderò di te, della persona che ha tenuto più a me che a tutto il resto e se stessa." mi lascia e vado in camera.

Mi distrugge così, mi fa fare la parte della cattiva quando io sto semplicemente cercando di non procurare ferite e delusioni al mio cuore.
Vado in camera e prendo il telefono, ritorno in soggiorno. Va in camera e ritorno ad essere sola.

Ho un messaggio da Nico.

Tony💓: Eei, Gion è arrivato? Avete parlato?

Si, abbiamo parlato ma niente di che, abbiamo chiuso almeno per ora

Tony💓: Ti capisco Evil, arrivo tra poco così mangiamo😋

Ti aspetto😋😂

Pensa sempre a mangiare, siamo uguali.

Nico va bene pasta con la panna?

Tony💓: SIII!😍

Sei molto affamato eh😂😂

Tony💓: Molto, troppo, assai😂

Comincio a preparare.

-

Nel momento in cui metto i piatti a tavola arriva Nico.

"Diego?" chiedo.

"Con Sara." mi risponde con l'accento romano.

Madonna quanto amo il romano.

"Mi devi insegnare a parlare il romano." dico ridendo.

"Certo piske." dice anch'esso ridendo.

"Piskelletta dark." dico facendo il segno del triplo sette.

"Le piskelle che mi piacciono." dice dandomi un bacio sulla guancia.

Rido e ci sediamo a tavola.

"Gionata a mangiare." urlo.

Non ricevo nessuna risposta.

"Sta dormendo secondo te?" chiedo a Nico.

Fa spallucce e si alza, credo per andare a vedere se dorme o meno.
Ritorna e fa di sì con la testa, dorme.
Cominciamo a mangiare, mi faccio i complimenti da sola. Sono ottimi!

"Cosa ti ha detto?" mi chiede.

"Sei come una migliore amica oh." sorrido.

"Comunque niente di che, vuole un'altra possibilità." continuo sbuffando.

Mi fa uno sguardo come per dire 'Davvero?' però un 'davvero' schifato.
Annuisco ridendo.

"Ma quello non si merita neanche una possibilità per un'altra scopata da una troia." si ferma per pulirsi la bocca.

"Lui non ti merita, non merita il tuo amore. Merita solo di morire all'inferno con quella puttana che ha scelto al tuo posto." dice serio però dopo scoppia a ridere.

Tutte lui se le inventa.

"Fossero tutte facili le cose." penso ad alta voce.

Spazio Autrice👱🏼‍♀️
ulalala
non cantava ulalala di lauro e gem, nono (qui c'è Gerry scotti, ok? Ok.)
vi piace?
'sto capitolo è di 777 parole

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