Scosse di assestamento

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Beh, arriva il lunedì, e Ian non è in giro. Mickey continua a fissare l'orologio e desidera che la giornata scorra più velocemente. Ha bisogno di vedere Ian. Neanche per il solo sesso, anche se è un po' disperato al momento. No, ha bisogno, davvero bisogno di assicurarsi che Ian stia bene. Perché ora Mickey ha due possibilità che si scontrano l'una contro l'altra nella sua testa: è successo qualcosa a Ian, o sta evitando Mickey. Senza dubbio, preferirebbe che fosse la seconda. Il ragazzo può odiarlo violentemente finché non è morto in un qualche fosso.

Mandy sta facendo stretching alla sbarra prima della lezione, nessun rossino attaccato a lei. Sembra più o meno preoccupata. Mickey è curioso di cosa farà qui senza il suo partner, ma immagina che entrambi abbiano assolutamente cose più importanti a cui pensare.

Gli altri ballerini fanno stretching e chiacchierano, tutti fin troppo nei loro piccoli mondi per prestare attenzione a Mickey. Quindi si alza e va da Mandy. Lei non lo nota in un primo secondo, visto che è curvata sulla gamba distesa. Quando si solleva, vede Mickey e immediatamente cambia espressione fulminandolo.

"Che cazzo guardi?" chiede. Cambia gamba e si distende di nuovo.

"Hai visto Gallagher ultimamente?" domanda.

"Che ti importa?" replica Mandy, la voce in sforzo per lo stretching.

Mickey fa spallucce. "Chiedevo soltanto. Di solito è qui, ecco tutto"

Mandy torna col piede per terra e con le mani ai fianchi. La sua occhiataccia è anche peggiore e dice, "La cottarella o qualsiasi cosa tu abbia? Finisce adesso, cazzo"

"Non ho una cotta per lui, porco cazzo" dice Mickey. "Continuerai ad essere una stronza testarda per questo?"

"Dipende, tu continuerai a provarci con il mio ragazzo, stronzo che si nasconde?" dice lei.

"Fanculo. Non so neanche perché te l'ho chiesto" dice Mickey.

Si volta per andarsene, e si allontana di due passi prima che Mandy lo richiami indietro. Si gira e la guarda aspettando. Mandy si morde il labbro e sposta il peso da un piede all'altro.

"Non so cos'è successo" dice. "Non lo sento da mercoledì"

"Felice di saperlo" replica, anche se non lo è.

"L'ho chiamato e chiamato, ma niente" aggiunge. "Se ti metti in contatto con lui o lo trovi, gli dici di chiamarmi? Voglio accertarmi che stia bene"

Mickey annuisce. "Certo, sì"

Mandy torna al suo stretching, e Mickey al piano. Suona qualche scala, più per distrarsi che per altro. Ha una lista in testa di tutte le orribili cose che possono succedere a qualcuno. La maggior parte di esse erano state sollevate letteralmente dalle minacce che un tempo faceva suo padre, quindi l'immagine mentale di Ian al momento non è bella.




Mickey non si aspetta di avere più fortuna rispetto a Mandy. Dopotutto, lei è la sua migliore amica. Mickey è solo il...beh, è qualcosa ma non è sicuro di cosa. In ogni caso, ha il numero di Ian e nient'altro che tempo stasera. È pronto a comporlo finché l'idiota dall'altra parte non risponda.

Anche se non è necessario. Ian risponde dopo soli tre squilli.

"Pronto?"

Mickey esita. Non si era aspettato che Ian rispondesse così velocemente, e ora sta realizzando che non ha pianificato nulla da dire. Balbetta per un secondo prima di buttare fuori, "Ehi, amico. Va tutto, voglio dire, è successo qualcosa?"

Sente Ian sospirare. Poi alcuni secondi di silenzio, e Mickey si domanda brevemente se Ian non stia per riattaccare.

"Soltanto" inizia Ian, poi si ferma. Silenzio. Poi, "Non posso dirlo al telefono"

I ragazzi etero non fanno danza classicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora