Mickey ucciderà Ian. Dal primo giorno sapeva che sarebbe accaduto, ma onestamente pensava che durasse di più. Probabilmente è meglio così, ad essere sinceri. Niente casini, niente coinvolgimento. Basta con Ian che avanza nelle sue fantasie autoerotiche. Basta Ian che si aggira intorno al camerino non facendo altro che alimentare quelle fantasie. E la cosa più importante, basta far incazzare Ian solo per condurlo a guardare nella direzione di Mickey, odia che Ian ci avesse visto giusto nella storia del comportarsi come un bambino di quarta elementare.
Oggi c'è più gente del solito nello spogliatoio. Non un sacco, ma abbastanza perché ci sia almeno un ragazzo in ogni fila di armadietti. Di tutti i giorni disponibili, i ragazzi dovevano scegliere proprio oggi per prendersi il tempo per lavare i loro dolci culetti e cambiarsi e spruzzarsi quell'Axe di merda ovunque. Mickey è brusco col proprio armadietto, sbattendolo di continuo. È brusco con il proprio zaino. Più o meno l'unica cosa con cui non sfoga la propria rabbia è la propria musica. C'è un tizio che sta tra Mickey e Ian, con la bocca all'insù che lo fa apparire effeminato da morire e i capelli unti all'indietro come uno stronzo. La sua faccia è brutta quanto basta, ma previene Mickey dal tirare Ian di lato e snocciolare qualche minaccia. Non c'è una dannata briciola di privacy in questo posto, ed è assolutamente inconveniente.
Quindi Mickey ingoia l'orgoglio e fa una mossa che aveva usato una o due volte in passato, solo per scopi molto differenti. Ian non è un idiota, o almeno non un completo coglione. Non sarà abbastanza stupido da cadere di nuovo nei trabocchetti di Mickey. Quindi Mickey starà al gioco rimanendo fermo. Diavolo, Ian è piuttosto attraente. Forse era stato lui a usare questa mossa per primo. Onestamente, Mickey non è certo di come siano i gay del North Side. Non vuole neanche saperlo.
Mickey aspetta finché il ragazzo tra lui e Ian non si accovaccia per mettere alcune cose nel suo armadietto. Poi Mickey cattura lo sguardo di Ian. Ian sta indossando una t-shirt, una che è dannatamente attillata. È una sorpresa che abbia avuto quella cosa addosso fin dall'inizio. Mickey sta per arrabbiarsi con se stesso per il fatto di guardare Ian in quel modo, ma poi realizza che probabilmente non sarà un male. Quindi lascia che i propri occhi scorrano per un secondo sul petto di Ian. Non è abbastanza ovvio perché qualsiasi altro lo noti, poiché Mickey mantiene un basso profilo. Ma è sufficiente perché Ian lo noti.
Mickey torna a guardare in su per incontrare lo sguardo di Ian. Ian ha un sopracciglio e un angolo della bocca sollevati; è una domanda. Ma Mickey non cede tanto facilmente. Si mette lo zaino sulla spalla e si dirige verso la porta. Mentre cammina, urta bruscamente Ian e sussurra, "Vicolo".
Ma poi fa retromarcia e butta una mano in aria. "Guarda dove cazzo metti i piedi, amico"
Ian china la testa. Dal lato del suo viso che Mickey riesce a vedere, potrebbe perfino star sorridendo un po'. Merda, Mickey è fottutamente troppo bravo in questo gioco. Lo fa quasi -quasi- desiderare di usare il trabocchetto con Gallagher per davvero, rimanendo fermo, senza messinscena.
Aspetta Ian fuori nel vicolo. Posa lo zaino sul suolo e tira fuori una sigaretta.
Il che si somma all'illusione pre-coitale, ma ha anche bisogno di una fottuta sigaretta e basta. Le pause sigaretta stanno diventando troppo poche e distanti l'una dall'altra durante il lavoro, specialmente considerando il fattore stress.
Ian appare all'imboccatura del vicolo quando Mickey ha consumato per metà la sigaretta. Ian non esita a raggiungerlo, questa volta. Infatti, sembra perfino piuttosto pieno di sé, come se avesse vinto riguardo a qualsiasi cosa stia accadendo tra i due ultimamente. Stronzo, come no. Mickey non gioca per il secondo posto.
Ian si leva lo zaino e lo mette accanto a quello di Mickey. Poi rimane lì stupidamente, le mani delle tasche come se non sa come la cosa andrà avanti.
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I ragazzi etero non fanno danza classica
FanficMickey è il nuovo pianista in una scuola di danza, e Ian è probabilmente la persona più irritante che abbia mai incontrato. Quindi naturalmente, anche se ciò si spinge ai limiti della professionalità, decide di infastidire il giovane. Perché ogni ra...