39. -I Met...-

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Pieno di dubbi, Armin, aspettò il fidanzato che tardava ad arrivare. Quella notte sembrava non finire mai.
Jean non aveva turni così lunghi, e sopratutto di notte, ma il biondo sapeva che se avesse fatto ancora più tardi gli avrebbe telefonato.

Il ragazzo si sedette sul divano accendendo la televisione, ma faticava a guardarla.
Ripensava alla sua idea riguardante lo sconosciuto.

Non era convinto di chi potesse esserci dietro, e il loro possibile motivo.
Erwin e Zeke erano stati i sospetti principali, con il professore come vero ideatore del piano, mentre il fratello di Eren collaborava.

Per quanto potesse essere un'idea plausibile, c'erano dei dettagli che non quadravano. Eppure ad Armin non erano venuti in mente, quando ne parlava con Eren.

Il professore di ginnastica, dati i suoi atteggiamenti in terza liceo, poteva aver interesse nel castano, ma era impegnato con qualcun altro. E, dato il modo in cui ne parlava Eren, sembrava tenere a lui.
Levi aveva cercato di dividerli, per gelosia, ma Erwin stava male. E non sembrava fingere.

In più, il professore di ginnastica, sapeva che Eren non avrebbe mai lasciato l'uomo che amava, gliel'aveva detto al suo tempo ed Armin pensò che, pur volendo, Erwin non avrebbe rischiato tanto per un rifiuto.

'Sarebbe stato più sospetto se questa situazione fosse stata causata ai tempi del liceo. Ora, invece, è fin troppo forzata la mia teoria.' Si disse il biondo corrugando le sopracciglia.

Zeke era solo un sospetto, pensato sul momento dal ragazzo, ma perché avrebbe desiderato dividere il fratello da Levi?
Eren non aveva mai parlato a nessuno del fratello, quindi il corvino non lo conosceva, ed era da escludere una possibile infatuazione di Zeke nei confronti del fidanzato del fratello.

Per cui, a meno che non gli avessero offerto una ricompensa, Zeke non aveva motivo di accettare.
Far soffrire il castano, non era nemmeno passato nella mente del biondo, quando li aveva visti insieme al bar erano molto uniti e si volevano bene.

'Che abbia sbagliato?' Si chiese il giovane, udendo la porta di casa aprirsi.

Si voltò verso l'ingresso, notando Jean entrare in casa. Il più alto si stupì vedendo il fidanzato ancora sveglio, all'una passata.

-Mi hai aspettato?- Gli chiese con un sorriso, mentre Armin annuiva.

Jean si tolse la giacca e lasciò le chiavi appese all'ingresso, poi si sedette sul divano accanto al fidanzato.
Passò un mano dietro le spalle del più giovane, avvicinandolo al proprio petto e lo abbracciò.

-Mi sei mancato.- Sussurrò dolcemente il più grande.

Accostò il proprio volto a quello del biondo, lasciando un bacio sulle labbra del fidanzato. Armin arrossì appoggiando le proprie braccia sulle spalle di Jean.

-Anche tu.- Mormorò il biondo.

-Andiamo a dormire?- Gli chiese separandosi dalle labbra del più piccolo.

Armin rispose con un 'si' sorridendo.


La mattina seguente, il biondo, si svegliò per primo. Era domenica, decise di lasciare il fidanzato a letto ed andò a vestirsi.

Aveva dimenticato i pensieri della notte precedente, ma gli ritornarono in mente appena uscì dal bagno.

'Spero Eren non abbia detto nulla a Levi. Se gli ha raccontato le nostre ipotesi, potrebbe tornare da Erwin e...' Armin corse a cercare il cellulare, doveva telefonare al migliore amico.

-Pronto?- Udì la voce assonnata di Eren, forse si era appena svegliato.

-Scusa l'orario, ma... dimmi che non hai parlato con Levi.-

-Gli ho mandato un messaggio ieri notte.- Rispose il castano sbadigliando.

-E cosa gli hai detto?- Domandò agitato il biondo. -Niente riguardo le nostre ipotesi.-

-Si. Gli ho detto che sospettiamo di Erwin e di un'altra persona.- Ammise il ragazzo.

-Ti avevo chiesto di non farlo.- Lo rimproverò il più piccolo.

-Non devi preoccuparti. Hai sempre visto giusto, Armin.- Lo rassicurò il castano.

-Ma erano solo ipotesi!- Esclamò il biondo, poi sospirò. -Eren... ho paura che verrà di nuovo picchiato se non fermiamo Levi.-

-Perché? Questa volta se le merita.- Borbottò il più grande, non capendo la preoccupazione del miglior amico.

-Credo di aver dato per scontato troppe cose. Ed Erwin non c'entra niente, quasi sicuramente. Se Levi torna da lui, oggi, potrebbe fare altri danni.- Gli spiegò Armin nervoso.

-Quindi devo andare ad avvisarlo?- Domandò Eren.

-Si.- Disse il biondo, salutando Jean mentre scendeva in cucina. -Mi dispiace, davvero, ero troppo sicuro delle mie teorie.-

-Tranquillo, Armin. Dopotutto ti eri raccomandato, ma sono io a non aver ascoltato.- Lo rassicurò il castano. -Vedrò di andare subito da Erwin.-

-Grazie...- Lo salutò spegnendo la chiamata.

Jean si accigliò chiedendo di cosa stessero parlando.

-Ieri sera ho chiesto ad Eren di venire qua, ed abbiamo parlato un po'. Da quando abbiamo conosciuto suo fratello, ho dei pensieri in testa, così ho pensato di esporglieli.- Spiegò il più piccolo. -Te li spiego a pranzo.-

Il fidanzato annuì, cercando qualcosa da mangiare.

-Ah! Mi sono dimenticato di dirtelo.- Esclamò all'improvviso Jean.

-Che cosa?-

-Ieri al ristorante, ho incontrato una persona.-

-Chi?- Si incuriosì il biondo.

-Mikasa.-

-La 'ragazza di Eren' ai tempi del liceo?- Chiese il più piccolo, pur sapendo bene che era una farsa quella del fidanzamento dei due.

-Esatto.- Annuì il più alto. -Abbiamo parlato un po'.-

-Che ti ha detto? Oltre a ripetere 'Eren' in ogni frase?- Ridacchiò il biondo, coinvolgendo il fidanzato.

-È andata ad abitare da un suo parente, dato che vive vicino all'università che frequenta. Ma non mi ha detto cosa ha scelto. Per ora, non è fidanzata con nessuno, e ieri era insieme a questo suo parente al ristorante.- Raccontò Jean, sorseggiando del tè freddo. -Non si aspettava di vedermi, questo è sicuro.-

-Quindi non vive più qui.- Pensò il biondo. -L'unica università che c'è è quella che frequento io, e non l'ho mai incontrata, in più non si sarebbe trasferita dato che la casa dei genitori di Mikasa è a due passi dall'università.-

Jean seguiva il discorso del più piccolo, annuendo.

-Si. Infatti vive nella parte nord di Trost.- Ammise il più grande.

Armin fissò negli occhi il fidanzato, spalancando la bocca.

-Davvero?- Balbettò il biondo.



//Questa mi ha fatto ridere😂👇🏽

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