23. -Presence-

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-Entra.- Lo invitò sorridente l'uomo aprendo la porta al ragazzo.

Il castano seguì il più grande dentro casa, Eren gli aveva telefonato qualche minuto prima ed aveva chiesto al fratello se poteva parlargli. Zeke, quella mattina, era a casa da lavoro ed aveva accettato notando la preoccupazione, per telefono, del fratello.

Il giovane si sedette sul divano con difronte il biondo, il quale aspettava che Eren parlasse. C'erano troppe domande e sarebbe bastato porne una per tirare fuori il discorso, ma il più alto pensò che il ragazzo avesse bisogno di spazio per riordinare le idee.

-Ti ricordi che l'altro giorno ti ho mandato quel messaggio?- Cominciò il castano pensando di partire fin dall'inizio. -Quello dove ti dicevo che per qualche giorno non sarei stato in città.-

-Si, mi ricordo. Eri da un tuo amico in montagna.- Aggiunse il biondo.

-No, quella era la scusa. In realtà sono fuggito da Levi.- Lo corresse il più piccolo.

-Come sei 'fuggito'?- Si stupì il biondo, per quell'uso di parole.

-Avevo paura di lui.- Sussurrò in modo che solo Zeke lo sentisse.

Nonostante in quella casa ci fossero solo loro due, il castano, riusciva a pensare persino che il fidanzato lo potesse sentire.
L'aveva spiato con Erwin, chi assicurava che in quel momento non lo stesse spiando col fratello?

-Per aver paura di una persona, bisogna che questa persona ti abbia fatto qualcosa.- Disse il biondo corrugando le sopracciglia. -Ti ha fatto del male?- Domandò poi.

-Si.- Annuì il castano. -È una settimana che si comporta stranamente. È come se non esistessi per lui, e preferisce starsene al cellulare, prima di venire qui abbiamo discusso e lui continuava a non considerarmi.-

Eren fece un sospiro, prima di proseguire.

-Mi tratta male, non si preoccupa per niente, non si fida e pensa che io lo tradisca. Sono andato dai miei migliori amici, per questi giorni, dopo che ha oltrepassato il limite.- Aggiunse sul procinto di piangere.

-Oltrepassato il limite?- Ripeté il biondo, non intuendo a cosa si riferisse il fratello.

-Mi ha dato due schiaffi.- Spiegò il giovane.

Zeke sgranò gli occhi, quell'uomo aveva picchiato suo fratello, era qualcosa che non sopportava ma saltare a conclusioni affrettate era sbagliato, doveva saperne di più.
Per arrivare a picchiare il fidanzato bisognava che quest'ultimo avesse fatto qualcosa, per cui Eren doveva parlare di più.

-Perché l'ha fatto?- Chiese sotto lo sguardo confuso del più piccolo.

-Beh... stavamo... sono rientrato a casa, dopo il lavoro, ho fatto più tardi del solito perché non avevo nessuna intenzione di essere insultato ancora. Prima che andassi a lavoro mi aveva chiesto di avvertirlo, ma lui mi aveva appena trattato male, così sono uscito di nascosto.- Raccontò il castano. -Ho pensato fosse arrabbiato per quello, ma qualcuno, o lui stesso, gli ha detto di avermi visto al bar in compagnia. Ed era vero, ma ero coi miei migliori amici, ma la sua gelosia non mi ha lasciato spiegare e ha fatto quel che ha fatto.- Concluse nervoso.

L'avventura del giovane era particolare, sembrava come se il corvino fosse cambiato da una settimana esatta. Zeke pensò per un istante che potesse essere solo agitato, in ansia, ma non c'era motivo di trattare male la persona con cui hai intenzione di sposarti.

-Si era mai comportato così?-

-No.- Negò il castano. -Quando ero al liceo, forse, era un po' geloso, ma non se la prendeva se me ne stavo con i miei amici o se parlavo con altre persone. Tranne una, ma per quello lo capisco.- Ammise, più sottovoce, l'ultima frase.

-Odiava una persona?- Si incuriosì il biondo.

-Si. Il professore Smith, l'hai presente?-

-Insegnava ginnastica, giusto?- Pensò ricordandosi dell'uomo, dato che per un anno era stato il professore anche di Zeke. -Quei due non andavano d'accordo, ma non pensavo si odiassero. Che è successo?-

-È una storia troppo lunga, ma si era risolta ai tempi.- Tagliò corto il ragazzo. -Però oltre quella persona, non ha mai cercato di allontanarmi dagli altri. Lavoro al bar e parlo tutti i giorni con i miei colleghi e con i clienti, non gli da fastidio, anzi.-

Zeke annuì, perplesso, il fratello gli aveva dato un infinità di informazioni. Forse Levi aveva trovato da dire con il biondo, ma escluse la possibilità. Perché avrebbe dovuto litigare con Eren allora?

Oppure il corvino aveva visto o gli era stato raccontato qualcosa che l'aveva infastidito. Ma, di nuovo, perché non parlarne con il castano?

Un altro dettaglio saltò agli occhi del biondo. Era successo una settimana prima, ma che giorno esattamente?

-Ti ricordi quando ha iniziato a comportarsi così?-

Eren si portò una mano sulla fronte, era una settimana fa, precisa o no?

-Ah si! Il giorno in cui ti ho rincontrato.- Annuì il ragazzo.

'Che la mia comparsa l'abbia infastidito?' Si domandò Zeke, avvicinandosi alla verità, ma non collegando come il fratello di Eren potesse causare problemi.


//Non mi ricordo in quale FanFiction, ma avevo chiesto se ascoltavate il kpop💕

Mi è venuta un'idea. Oggi ho voglia di aggiornare tante volte, e quindi vi chiedo una cosa.

Aggiorno altre tre volte today🙈 ma voi mi consigliate tantissime canzoni kpop?

🐙grazie😘\\

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