Eren osservò l'auto del più grande uscire dal parcheggio e dirigersi verso Trost.
Il corvino aveva pianto, il ragazzo non conosceva il motivo, ma sapeva che anche alla guida dell'auto non avrebbe smesso.Forse piangeva da solo, ma erano colpa sua quelle lacrime. Il castano si sentiva responsabile di quel pianto, ma non avrebbe dovuto.
Perché, allora, anche il giovane stava piangendo? E perché stava male?
Eren si incamminò verso casa sua, poco distante dal parcheggio, dove aveva lasciato l'auto Levi.
Cercò le chiavi di casa, nelle tasche dei jeans, infilandole nella serratura.
-Eren, come stai?- Chiese una voce femminile, alle spalle del castano.
Il ragazzo si voltò riconoscendo la vicina di casa.
Petra sorrise al più giovane e, nonostante Eren non fosse dell'umore giusto, le sorrise anche lui.-Oggi non benissimo.- Rispose il giovane. -Tu?-
-Siamo in due, allora. Ho litigato con mio marito qualche giorno fa, e ancora non abbiamo fatto pace.- Ammise la donna sospirando.
-Mi dispiace... anch'io ho litigato con Levi.- Confessò il castano, pentendosi per averlo raccontato proprio alla ex moglie del corvino.
-Sul serio? Sembravate così uniti e... e non dovevate sposarvi?- Si sorprese la donna.
Eren riuscì a percepire il fastidio e il disprezzo nelle parole della più grande. Sapeva che, Petra, fingeva, dopotutto era stata lei a raccontare alla madre del ragazzo bugie riguardo l'ex marito.
-Si, ma per il momento dobbiamo risolvere altri problemi.- Il ragazzo tentava di sviare il discorso, e di concentrarlo su qualsiasi altro argomento.
'Ma lei come sa del nostro matrimonio? Non l'avevamo detto a nessuno.' Pensò tra sé e sé, ricordandosi che Carla e Petra spesso parlavano, e forse la madre l'aveva informata.
-Se non fosse stato per mio marito, non mi avreste scoperta.- Disse la donna sotto lo sguardo confuso del giovane.
-Come?- Balbettò il castano, corrugando le sopracciglia.
-Quella volta che avevo lasciato il cellulare a casa, mio marito ha scritto a Levi, forse in quel momento gli ha rivelato l'identità dello sconosciuto.- Spiegò Petra infuriata con Oruo, per il suo comportamento. -Non te ne ha parlato prima?-
-Prima?- Ripeté il più piccolo. -Ci hai seguiti?-
-Devo pur sempre tenervi d'occhio, no? Altrimenti che sconosciuta sarei?- Chiese, con fare ovvio, la più grande.
-Tu... tu saresti la 'sconosciuta'?- Si sorprese il ragazzo. -Perché me lo stai dicendo?-
-Si, certo che sono io. La prima sono io, e la seconda... poco fa te l'avrà detto sicuramente.- Confessò la donna.
Eren fissò negli occhi Petra, per qualche istante. La sconosciuta era sempre stata vicina a lui, ed era anche una delle poche persone non sospettate dal ragazzo.
Quello che non capiva era perché la donna glielo stava rivelando. Poco prima aveva seguito Eren e Levi, ma loro non avevano parlato dello sconosciuto.
Forse Petra li aveva visti insieme e aveva pensato che si fossero rivisti per parlarne, ma non aveva sentito effettivamente i loro discorsi.
Era questo il motivo per cui era così convinta di essere stata scoperta?-Noi non abbiamo parlato dello sconosciuto. Ed io non pensavo fossi tu.- Ammise il castano.
-Stai scherzando?!- Esclamò la più bassa. -Voi due... io... questo significa che ti ho appena detto...- Balbettava agitata per aver commesso un errore.
-Ad interpretare la parte dello 'sconosciuto' era, decisamente, più bravo Levi.- Commentò il più alto, trattenendosi dal ridere.
Scoprire l'identità della causa di quella settimana, e di tutte le conseguenze createsi in seguito, era soddisfacente.
Eppure, Eren, non riusciva a perdonare automaticamente il corvino.E, sopratutto, uno dei due sconosciuti era ancora nell'ignoto.
Chi era il secondo? Il fratello, giusto?-Levi ha già ipotizzato che sia io, e mi aveva quasi incastrata. Ora avrà cambiato idea, e tu non gli dirai di me.- Disse Petra, cercando un modo per far andare avanti il suo piano e quello del secondo sconosciuto.
-Cosa te lo fa credere? Ho il modo per farlo sapere a Levi e, forse, risolvere la questione... io glielo dirò.- Obiettò il castano innervosito.
-Il secondo sconosciuto gli aveva detto di non incontrarti. Eppure lui l'ha fatto. Levi non ti ha detto la verità su un'incidente, che lo riguarda, ma è molto meglio per te se non ne vieni a conoscenza.- Spiegò la donna sorridendo. -Puoi scegliere se raccontare di me a Levi, ed io ci metterei poco a far scoprire a tutti la verità su quell'incidente. Oppure startene zitto, e continuare così.-
-Un'incidente? E se ti dicessi che già ne so qualcosa?- Chiese il ragazzo, sapendo di star mentendo.
-È una bugia. Io e Levi abbiamo parlato, dato che sono la sconosciuta, so che non ne sai nulla.- Rispose la donna. -Non tentare nemmeno di farglielo sapere di nascosto, ne verremo a conoscenza senz'altro.-
Eren vide la più grande entrare in casa propria, lasciando solo il ragazzo sotto la pioggia.
La sconosciuta si era appena rivelata, ma ora che lo sapeva, Eren, non poteva dirlo a Levi.O poteva?
Avrebbe messo nei guai il corvino, se tutti fossero venuti a conoscenza di quell'incidente. Però avrebbero risolto la questione dello sconosciuto.
E se nello scoprire la verità, persino Eren si fosse ricreduto sul carattere del corvino?
Il professore forse aveva combinato qualcosa, di brutto, e se si fosse scoperto sarebbe stato male per essersi fidato di lui.Preferiva la situazione attuale, che venire a conoscenza di un incidente causato da Levi.
Forse Eren soffriva, di meno, in quella situazione.'Perché ha voluto parlare con me? Se sapeva di mettersi nei guai?' Si chiese entrando in casa.
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WhatsApp 2 //EreRi\\
Fanfiction(Possibili spoiler riguardanti il manga/anime!) SEQUEL di 'WhatsApp' Eren Jaeger, ormai maggiorenne, si trasferisce a casa del fidanzato Levi Ackerman. La coppia non deve più nascondersi, come per gli anni precedenti, e il corvino chiede al fidanza...