Levi non si dava pace. Era un mese che non vedeva il suo fidanzato.
Era un mese che non parlava con il suo fidanzato.
Ed era un mese che non pensava ad altro, se non al suo fidanzato.'Lui mi vuole ancora.' Si ripeteva, convincendosi pian piano che i due stavano ancora insieme.
Il corvino era ancora nel cuore del ragazzo, era l'amore della sua vita ed Eren era triste senza di lui.
L'uomo si era scagliato contro lo sconosciuto. Lo tartassava di domande, riguardati chi fosse lui, chi fosse il cliente, dove fosse il castano, con chi fosse, perché se ne era andato e perché non gli rispondeva.
Oltre ad il ragazzo c'era anche il contatto ad ignorarlo. Probabilmente, a detta di Levi, lo sconosciuto sapeva la risposta a tutte le sue domande, ma non voleva dargliele.
Ed il corvino non poteva prendersela con il contatto, perché aveva ragione a trattarlo così.
Levi non aveva fatto lo stesso con Eren?
Il 'fidanzato' gli aveva posto delle domande, gli aveva chiesto scusa, lo aveva perdonato e lui, per colpa dell'orgoglio, l'aveva ignorato dicendo di aver di meglio da fare.'Tornerà... lui tornerà da me...' Ripeteva dentro la propria testa, come fosse una verità certa.
Ma se c'era una parte del corvino, che si pentiva e si sentiva sola, c'era anche una parte che lo faceva andare avanti e gli suggeriva di dimenticarsi del ragazzo.
Era grazie ad essa, se il professore andava ancora a lavoro, non si deprimeva in casa da solo, ne parlava con Hanji e viveva il giorno successivo.
Tuttavia, in quei momenti, era convinto di non star sbagliando e di non aver sbagliato, quando non aveva cercato di fermare o di parlare con Eren.Entrambi i caratteri di Levi erano necessari, a quest'ultimo, e lui ne era consapevole.
Starsene da solo, a piangere, ad insultarsi e a impazzire su come far tornare il più piccolo, non lo aiutavano.
Ma nemmeno fregarsene e concentrarsi solo sul proprio ego.'I due Levi' mettevano in confusione la mente dell'uomo, ma al tempo stesso lo facevano ragionare e riflettere sui propri errori.
Una sera, tornò a casa stanco e più tranquillo del solito. La giornata a scuola era trascorsa normalmente, e finalmente il corvino poteva rilassarsi per il resto della sera.
Era lunedì, l'inizio della settimana, e faceva freddo all'esterno nonostante fosse quasi Maggio.
Ancora un mese di lavoro, poi sarebbe finita la scuola, ed al professore faceva paura il pensiero di restarsene solo in estate.Come avrebbe fatto a distrarsi? Avrebbe passato l'intera stagione estiva a casa? Da solo? A piangere?
'Mi sta bene.' Diceva una parte di lui.
'Anche quel ragazzino starà solo, perché è quello che desiderava no?' Rispondeva l'altra.
Il corvino sbuffò cercando qualcosa per distrarsi.
Quasi ad udirlo, il cellulare segnalò un nuovo messaggio, Levi controllò immediatamente chi gli avesse scritto sperando fosse il castano.Roteò gli occhi al cielo, rendendosi conto che il 'fidanzato' non era, ma bensì lo sconosciuto.
-Okay Levi, risponderò a qualche tua domanda.- Diceva il testo.
Il corvino sbuffò, un'altra volta, sonoramente.
-Bene. Comincia da quelle che ti ho posto per un mese.-
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WhatsApp 2 //EreRi\\
Fiksi Penggemar(Possibili spoiler riguardanti il manga/anime!) SEQUEL di 'WhatsApp' Eren Jaeger, ormai maggiorenne, si trasferisce a casa del fidanzato Levi Ackerman. La coppia non deve più nascondersi, come per gli anni precedenti, e il corvino chiede al fidanza...