38. -Their Fault-

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Eren rientrò a casa verso mezzanotte, aveva capito più o meno cos'era potuto accadere nel corvino, ma la colpa era solo sua.
Non sarebbe riuscito a perdonarlo così facilmente.

Credeva nelle parole di uno sconosciuto, o due, dei quali i due amici erano giunti alla possibile identità.
Armin aveva ipotizzato in Zeke, data la sua collocazione e la frequenza con cui si incontrava con Eren, ma mancava la motivazione delle sue azioni.

Così il castano aveva dichiarato chi credesse fosse il primo contatto.
Erwin.

Poteva aver mentito riguardo il non sapere che Eren aveva un fratello, mentire anche sulla relazione con il professore di matematica e l'unico che potesse essere geloso, o voler dividere, il ragazzo da Levi era proprio il biondo.

Il miglior amico di Eren aveva ipotizzato che i due uomini si fossero messi d'accordo. Il primo sconosciuto era Erwin, mentre il secondo era Zeke. Ed il motivo per cui Armin non aveva accennato al castano della sua idea subito, era che uno dei due sospetti era presente al bar.

Doveva accertarsi delle sue idee, e solo in quel momento era certo di un nuovo sconosciuto, ma non del tutto sull'identità.
Armin era stato chiaro con il ragazzo, non doveva dargli subito ragione dato che poteva sbagliare persino lui. Erwin e Zeke potevano davvero non aver niente a che fare con la situazione, e il passato comportamento del professore di ginnastica non era un buon motivo per accusarlo.

Eren, però, ne era sicuro. Era certo che almeno Erwin potesse agire così, e forse Zeke collaborava senza nemmeno volerlo o senza doppi fini.

Così rientrato in casa si era chiuso in camera, deciso a risolvere la faccenda con il fidanzato.

Per quanto il professore potesse essere in colpa per aver cercato di dividere Eren ed il corvino, pure Levi aveva le proprie colpe.

Ma il castano non aveva pensato ad un dettaglio: perché i due sospetti avrebbero dovuto rivelare determinati indizi proprio ad Eren?

Zeke aveva suggerito, più volte, che il comportamento di Levi era iniziato proprio dopo l'incontro con il fratello.
Ed Erwin era strano si facesse picchiare così tante volte, dal corvino, per cui doveva aver rivelato qualcosa al professore di storia che l'aveva fatto reagire così.

'E se Levi sapesse già che uno sconosciuto è Erwin?' Si domandò il ragazzo. 'Forse l'ha picchiato proprio perché lo sapeva.'

Aprì il contatto del 'fidanzato' decidendo di scrivergli un altro dei suoi lunghissimi messaggi.

'E questa volta... ascoltami!'


Era stato il sabato sera più noioso degli ultimi tempi. Levi era andato in un bar, nonostante avesse bevuto era ancora lucido, e se ne tornò a casa prima di mezzanotte.
Si annoiava in posti affollati e rumorosi come i bar, alla notte sopratutto.

Si stese sul letto matrimoniale, chiuse gli occhi spostando, inconsciamente, una mano verso la parte di letto che fino al mese precedente era occupata da Eren.

Sentì, dopo una decina di minuti, il cellulare segnalare un messaggio.
Sbuffò, all'idea che la sconosciuta, gli avesse scritto di nuovo, poi lesse il mittente.

'Eren?!' Martellava la propria mente, mentre le mani si affrettavano ad aprire il messaggio.

-Ciao Levi. Se ti stai aspettando un messaggio di scuse o un modo per riappacificarsi, allora questo non lo è.

Dopo più di un mese non ti sei fatto né sentire, né vedere, per cui comincio a pensare che sul serio di me non ti importi. E non provare a dire che nemmeno io non l'ho fatto, perché non sono io ad avere sbagliato!

Penso tu l'abbia scoperto, dato che ho parlato con Erwin, ma se non lo sai: ho una fratello, di 25 anni, si chiama Zeke ed è mio fratello solo da parte di padre.
Ora che lo sai, veniamo al perché di questo messaggio.

Per una settimana, e poco più, sei stato geloso di lui. Qualcuno ti ha detto che mi vedevo con un uomo, e che ti tradivo con lui, e tu gli hai creduto. Ti sei fidato di uno 'sconosciuto' piuttosto che di me.

Non mi ero accorto di non avertelo detto prima, di mio fratello, non l'ho fatto apposta ma nessuno oltre a me ed alla mia famiglia sapeva di Zeke. Non ne ho mai fatto un accenno, perché per tutta la mia adolescenza eravamo distanti e ci vedevamo poco. Io ero legato a lui, così per non ricordarmelo, fingevo di essere figlio unico.

Nemmeno Erwin sa di questa persona, solo dopo la tua visita dell'altro giorno, e complimenti per averlo diviso dal suo compagno.
Poi sarei io il 'piccolo' bambino che si atteggia da adulto?!

Sono arrabbiato con te. Non perché hai fatto del male ad Erwin, sei stato geloso e hai dato retta ad uno sconosciuto. Ma perché non ne hai mai fatto parola con me.
E come io non ho mai parlato di Zeke, con te e con nessun altro, tu non mi hai mai raccontato della tua famiglia! Nemmeno il nome di tua madre conosco!

Ti starai chiedendo come so di questo 'sconosciuto'? Armin mi ha aperto gli occhi, l'ha pensato lui. E sono sicuro che sia così.
Dopotutto hai sempre protetto il tuo cellulare da me, non mi hai mai fatto leggere i tuoi messaggi e sembravi così 'preso' da un'altra persona, che stavo pensando che fossi tu a tradirmi.

Io non ti ho tradito. Né con mio fratello, né con i miei migliori amici, né con Erwin! Ma tu? Sei sicuro di non essere tu quello che mi ha 'tradito'?

Ti volevo solo informare dell'identità di quello sconosciuto, i quali probabilmente sono due. Di uno non te lo dirò, gli voglio troppo bene per permetterti di fargli del male. Se lo scoprirai da solo, capirai chi voglio proteggere.

Levi, ti faccio i miei complimenti, per aver preferito il cellulare a me. Per avermi perso per Erwin.

Buona notte.-

Levi, sconvolto, rileggeva la penultima frase.
Di uno sconosciuto si sapeva il sesso, ma dell'altro no.

'Uno dei due è Erwin?!'


//Qualcuna shippa EruRi? 🙈😍 (perché quasi tutte le ereriste che conosco la detestano🙃)\\

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