Prologo

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La musica alta, il forte odore di alcool pungente.

Ecco il mio tipico sabato sera, da qualche mese a questa parte perlomeno.
Da quando io e Alessio, il mio ex ragazzo, ci siamo lasciati.

Ex ragazzo.
Cavolo, ancora mi fa strano pensare a lui in questi termini.
Eppure ci siamo lasciati in buoni rapporti, è stata una decisione partorita da entrambi.
Tuttavia, tre anni di relazione non si dimenticano da un giorno all'altro.

Alice, la mia migliore amica, questo proprio non lo vuole capire.
Si ostina a portarmi a ballare, come se io possa innamorarmi di un qualunque tizio mezzo ubriaco dentro ad un caotico locale.

Vi chiederete perché io mi faccia sempre trascinare qui, quindi.

Ebbene, so per certo che Alice ha le migliori intenzioni per me e accontentarla non mi costa nulla, anche perché, onestamente, cosa ho di meglio da fare a casa da sola?

"Isabella, si può sapere a cosa stai pensando?" Sbuffa la mia amica, vedendomi persa nel mio mondo... di nuovo.

Le rivolgo un mezzo sorriso di scuse e lei alza gli occhi al cielo.

Non sopporta quando sono sovrappensiero, quindi quasi sempre, in realtà.

"Lo hai visto quello?" Accenna verso un ragazzo dai capelli scuri, seduto al bancone.

"Non sta neanche ballando, Ali. Vorrà starsene per i fatti suoi."

Sinceramente non ho nessuna voglia di spuntargli alle spalle come una iena e presentarmi.

Alice mi rivolge un'occhiataccia.

"Magari sta aspettando una come te..." Riprova a convincermi.

Rivolgo lo sguardo verso il diretto interessato, che sta tracannando un bicchiere di birra.
È in ombra e riesco solo a intravedere parte del suo viso.
È un bel ragazzo, certo, ma...

"Se non vai da lui sei una stupida." Sentenzia la mia amica, che, come al solito, non ha peli sulla lingua.
"Se non fossi felicemente fidanzata, io un pensierino ce lo farei, sono onesta."

Già, perché Alice sta vivendo la storia dei suoi sogni con il bellissimo Alvaro Morata, che però, a causa del suo lavoro di calciatore, si è ritrasferito a Madrid, dove presto Ali lo raggiungerà.

Ancora non posso crederci che la mia migliore amica vada a vivere in un altro paese, lontano da casa e lontano da me.

Mi mancherà come l'ossigeno al fuoco, come l'acqua agli oceani.

"Per favore, Bella, fallo per me.
Non posso partire senza sapere di aver fatto il possibile." Dice e da un lato mi viene da piangere per l'emozione, dall'altro mi viene da ridere, perché il suo chiodo fisso è: trovare il ragazzo a Isabella.
O meglio, non vuole lasciarmi qui a Torino da sola.

Non che io non abbia amici, ma... Ecco, posso contarli sulla dita.

Sospiro, prima di avvicinarmi al ragazzo, che ancora non si è mosso dal bancone.

Lo faccio solo per te, Ali.

Continuo a ripetermi, mentre mi preparo ad una figuraccia clamorosa.

Mi siedo sulla sedia accanto alla sua con finta disinvoltura.

Sento il suo sguardo bruciarmi addosso.

"Un mojito, per favore." Chiedo al barista.

Poi mi volto e i suoi occhi verdi rapiscono i miei.

Fidati ancora di me - Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora